Nota dell’autrice: Prima di cominciare a narrare, premetto che i personaggi sono in versione umana ma mantengo le ali (i pegasi); gli unicorni invece possiedono la magia e invece di incanalarla nel corno lo fanno nelle mani che risplendono di luce e brillantini (ad esempio: il luccichio delle mani di Rarity sarà azzurro brillante e quello di Twilight sarà fucsia come nel cartone). I Cutie Mark, invece, saranno un segno su entrambe le spalle.


 Cap. 1

A new school, a new life.

La luce filtrava dalla finestra di una casa pacifica accanto alla tanto temuta Everfree Forest.

Non era molto piccola, ma neanche tanto grande, era di due piani; nel primo piano vi erano la cucina, il salotto, lo sgabuzzino e le scale che portavano al piano di sopra dove c’erano una camera occupata da vari strumenti musicali, spartiti, matite, colori e quant’altro; una camera da letto ed il bagno. Nel muro superiore stava una porticina che se aperta lasciava cadere una scala che portava alla soffitta dove si trovavano scatoloni e ciarpame vario.

Nella camera da letto stava dormendo una ragazza dai lunghi capelli castani e la carnagione rosea. Indossava una maglietta semplice a mezza manica di colore fucsia e dei leggings neri.

Ad un tratto, la ragazza si svegliò di scatto ansimando: evidentemente aveva fatto un incubo.


“Non può essere… di nuovo quel sogno…” disse cercando di prendere fiato.


Si alzò e andò in bagno per sciacquarsi il viso e per pettinarsi i lisci e ribelli capelli; una volta fatto si diresse verso la cucina e cominciò a fare dei toast e a preparare una tazza di cioccolata.


-Sto impazzendo…- pensò –com’è possibile che faccio questo sogno tutti tutte le notti….-


Spense i fornelli e, dopo aver prese la caffettiera, versò la calda bevanda in un bicchiere di vetro rosso con la scritta “Nescafé”; prese i toasts e li mise in un piatto per poi prendere varie confezioni di marmellata e mettere anch’esse sul tavolo circolare.

Si sedette e si mise a spalmare la marmellata di albicocche su un toast che poi cominciò a sgranocchiare

Nonostante fosse occupata a fare la sua colazione, non faceva altro che pensare al sogno che tanto tormentava le sue notti: lei che andava in una prestigiosa accademia e che viveva fantastiche avventure assieme a sei ragazze di cui non rammentava i nomi.

Stava per dare un altro morso al toast con la marmellata ma una voce da fuori che gridava “Posta!” la fece sobbalzare al punto di farle cadere il toast sul tavolo e far traballare il bicchiere che per fortuna non cadde.

“fiuuuuu…..” sospirò di sollievo la castana per poi alzarsi e andare a prendere le lettere dalla cassetta della posta.

Uscì fuori e si godette la vista del cielo limpido e sereno di quella calma mattina per un po’, poi andò a prendere le lettere e incamminandosi dentro cominciò a sfogliarle una dopo l’altra.

“pubblicità, pubblicità, pubblicità, pubblicità, bollette, pubblicità, Equestria Academy, pubblicità…” e in quel momento si bloccò. Equestria Academy? La stessa scuola che tanto vedeva nei suoi sogni ricorrenti? Non poteva lasciarsi sfuggire una simile opportunità e quindi comincio a leggere con avidità il contenuto di quel foglio.

“Equestria Academy, la scuola dove i vostri sogni si potranno realizzare. Quest’accademia offre a tutti i ragazzi dai 14 ai 19 anni di poter avere un’istruzione completa che gli consentirà di poter avere un ottimo posto di lavoro all’interno di Equestria; vi sono, inoltre, dei corsi alternativi e di recupero che posso far capire e approfondire determinate materie. Cosa aspettate? Iscrivetevi! Le iscrizioni finiscono il 27 Agosto!” continuando a leggere Aurora trovò la E-Mail e il numero di telefono della scuola e dopo averci pensato su per qualche corse dentro casa e prese il suo telefono con determinazione e compose il numero.


“Pronto, sono la Preside Loren Diamond della Equestria Academy, come posso aiutarla?” disse una voce

calma e gentile dal telefono.

“Sono Aurora Sharuba Uinta, e mi voglio iscrivere alla Equestria Academy!”