«Mi hai detto 'vacci piano', e invece già ti amo.
D'altronde, quando l'amore prende il sopravvento, sai che non puoi negarlo.
Ma se non vuoi, non puoi, o non sei pronta, farò finta che non ci sia niente che saltella nel mio cuore quando penso a te.»

Invece no, Arizona risponde che può ed è pronta.
Lo vuole.
Mi vuole.

«Non stavo cercando nessuno quando tu hai guardato dalla mia parte.
Chi poteva saperlo che tu saresti stata qui, a guardarmi così.
C'è voluta un'unica occhiata e ora non sono più la stessa.
All'improvviso tu sei tutto quello di cui ho bisogno, la ragione per cui sorrido.
Non mi sono mai sentita così bene.
Ho bisogno di saperlo: ti senti anche tu così?» aggiunge persino.

E io non posso che annuire.
 

Riavvolgo questa scena più e più volte, nella mia testa.
Non riesco a trovare nulla che non sprizzi amore da tutti i pori.
Le avevo persino scritto un messaggio, una volta rientrata:
"Adesso finalmente posso essere me stessa, voglio che il mondo veda che tu sarai con me."
E credevo che lei avrebbe esaudito questo mio desiderio.
Invece, non mi ha più cercata.

Sono trascorse 48 opprimenti ore.
Sono rintanata in casa con la speranza che i miei sentimenti facciano lo stesso.
Non posso sopportartli senza lei su cui riversarli.
Cerco di distrarmi guardando la pioggia.
Mi hai lasciata da sola davanti al cielo, vorrei gridare.
Vienimi a prendere, vorrei implorare.
Mi riconosci, ho il cuore pieno di battiti e gli occhi pieni di te!
Non riesco a togliermela dai pensieri.
Servirebbe qualcosa di forte.
Come un suono squillante che rimbomba nelle orecchie.
Lo sento... il citofono!

Non rispondo.
Mi precipito direttamente giù dalle scale, saltando i gradini a due a due.
Voglio poter vedere con i miei occhi quelli del mio visitatore.
Non mi illudo sia lei, ma devo constatarlo.
E comunque ci spero, tanto che tremo.
O forse sono brividi.
Di freddo? No, decisamente di emozione, perchè inzuppata, ma bellissima, fuori dal mio portone, c'è proprio lei.

«Speravo di trovarti!» mi dice, a voce alta, per sovrastare il rumore dell'acqua.
«Sei venuta a cercarmi?» le chiedo, con voce tremante.
«Sì, oggi sì.»
Le sorrido.
Oggi mi basta.

Angolo dell'autrice: Come avrete capito, le frasi in corsivo sono tutte di canzoni, alcune tradotte dall'inglese.
Spero vi sia piaciuta, anche se non sono sicura abbia un senso.