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Autore: Malanova    27/04/2015    2 recensioni
Questi sono, principalmente, i pensieri dei tre protagonisti principali ai momenti più o meno cloud del film accompagnati con un'altra delle canzoni di Jovanotti: Hiro ed il funerale di Tadashi, Callaghan e la perdita della figlia e Baymax nel portale della Rondine Silente ... Spero che vi piaccia e ... Buona lettura!
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Baymax, Hiro Hamada, Professor Robert Callaghan/Yokai
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Si vince, si perde
Si pestano merde
Che si infilano nelle fessure sotto la suola
Si vive, si muore
Si prova dolore dal quale
Non c’è un pensiero
Che ti consola
Si parla con i cani, si stringono mani
Si fa finta di essere qualcosa
Si guarda il tramonto, si arriva in ritardo
Ci piovono addosso macerie di vite esplose …”.

Io non ci posso credere … Tadashi … no, non può essere accaduto davvero … Lui non può essere … I pensieri di Hiro si bloccano ancora davanti a quella parola mentre i denti iniziano a mordere il labbro inferiore e le mani si serrano sulle tempie. E’ seduto sulla cima delle scale che conducono alla sua stanza ed non ha la minima intenzione di scendere. Gli occhi scuri sono immobili sul riflesso azzurrino della finestra crepato dalle gocce di pioggia che scivolano lungo la superficie del vetro come minuscole comete di cristallo. Hiro può sentire dalla sua postazione le voci conciliate dei amici di Tadashi cercare di consolare la zia Cass, che a sua volta cerca di ricacciare indietro le lacrime ed accetta con gratitudine la tazza di the che le offre Honey. Riesce perfino a sentire il dolore di GoGo, che fissa ostinatamente il pavimento come sta facendo lui, e piange silenziosamente. Per un attimo Hiro si ritrova ad invidiarli. Sui suoi occhi non c’è neanche una lacrima. Si alza lentamente dallo scalino e se ne va nella sua stanza. Zia Cass sente la porta scorrevole chiudersi con un colpo secco “Hiro”.

“Si fanno dei piani, si stringono mani
Si firmano accordi che prevedono una penale
Si sputa per terra, si perde la guerra
Si pensa che alla fine poi tanto è sempre uguale
Si muove la torre, si copre l’alfiere
Si passa una giornata a difendere ciò che è perso
Si scrive la password, si entra nel network e per un po’ si immagina tutto diverso …”.

Callaghan camminava avanti e indietro nel suo lussuoso ufficio, con la testa fra le mani ed gli occhi dilatati dalla rabbia e dalla disperazione. Abigail … La sua adorata bambina … Nonostante tutto ciò, Craig era stato solo “rimproverato” per la sua superficialità e sospeso dal suo servizio per due settimane mentre il governo insabbiava il progetto Rondine Silente. Il solo pensiero che Craig l’avesse fatta franca lo colpì come un pugno allo stomaco ed lo fece cadere a terra in ginocchio, tremante, impotente. Si sentiva così vuoto e spoglio … Il simbolo della Rondine Silente spiccava come una macchia di sangue sul muro metallico. Lo scienziato si ritrovò a fissarlo a lungo prima di decidersi di tirarsi su. Non poteva permettere che Craig se la cavasse con così poco … Non dopo avergli portato via la sua bambina … I suoi occhi si posarono sulla maschera kabuki, uno dei regali di sua figlia e la mise. La fine di Craig è vicina.

“Noi siamo l’elemento umano nella macchina
E siamo liberi sotto alle nuvole
Noi siamo l’elemento umano nella macchina
E siamo liberi sotto alle nuvole
Noi siamo l’elemento umano nella macchina
E siamo liberi sotto alle nuvole ...”.

Baymax rimase a guardare la navicella dirigersi a velocità supersonica verso l’uscita del portale, con Hiro ben ancorato su di essa. Anche se era distante; il robot poteva ancora percepire sulla sua pelle di silicone il calore del suo abbraccio e delle sue lacrime. Chiuse gli occhi. Aveva adempiuto al suo dovere, aveva fatto superare a Hiro la tragica perdita del fratello, aveva fermato Callaghan e salvato la giovane donna eppure … Non poté fare a meno di toccarsi il petto, dove gli umani avevano il cuore. Sentiva qualcosa di strano … Una specie di calo di tensione ed una consapevolezza a lui sconosciuta … Erano queste le emozioni? Perché doveva sentirsi così? Un nuovo Baymax sarebbe stato al fianco di quel ragazzo, lui stesso lanciò il suo Chip con all’interno l’intera mappatura del suo essere ma … Quel Baymax non sarebbe mai stato … Riaprì gli occhi e sussurrò “Addio, Hiro …”.

  
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