Titolo: One good reason to change
Fandom: The Avengers
Personaggi: Clint, Natasha
Words: 387
Genere: Introspettivo
Rating: Arancione
Note: Scritta per il drabble event del 26 Aprile 2015 con il prompt: "Marvel MCU, Clint/Natasha, Give me one good reason why I should never make a change [Budapest, George Ezra]"

One good reason to change

Il loro era un rapporto particolare.
Nessuno ne era davvero a conoscenza.
Non stavano cercando di nasconderlo: solo che a Natasha non piaceva molto essere toccata.
Il sesso non era poi tanto diverso: di baci ce ne erano pochi, l'intero atto si trasformava in una vera e propria battaglia. Era ruvido e selvaggio e a Clint non dispiaceva affatto.
A volte, però, il desiderio di qualcos'altro gli solleticava la mente.
Era notte fonda alla Stark Tower. Clint, seduto per metà con una coperta troppo morbida che gli copriva il corpo nudo dalla cintola in giù, osservava distratto il panorama oltre le grandi finestre della loro stanza. Natasha dormiva al suo fianco, poggiata su un lato con il volto nella sua direzione. I capelli corti le si erano sparsi sul viso disordinatamente, come a voler nascondere l'improvvisa innocenza dei suoi lineamenti.
Un braccio era proteso verso di lui, senza mai toccarlo. Una cicatrice sbiadita ne decorava la pelle del polso bianco.
Il suo corpo era sempre stato ricorperto di cicatrici, ma quella era particolare, diversa, legata a un passato che tuttora Natasha stava cercando di correggere. Di tutte, quella era l'unica cicatrice che custodiva gelosamente.
Clint ne sfiorò i bordi frastagliati con la punta delle dita. Al suo tocco, Natasha si svegliò con un sussulto quasi impercettibile.
«Che cosa stai facendo?»
Clint ostentò finta innocenza.
«Ti sto toccando.»
«Noi non ci tocchiamo.»
Natasha, indispettita, cercò di nascondere il braccio sotto le coperte, ma Clint l'afferrò in fretta, impedendole di allontanarsi.
«Forse dovremmo cambiare.»
La stava spaventato. Nessuno avrebbe potuto dire quanto Natasha fosse spaventata in quel momento, ma a Clint non era sfuggito quel timore incerto che si era ben nascosto dietro lo sguardo truce che la donna gli stava attualmente lanciando.
«Perchè dovremmo farlo?»
«Dammi una buona ragione perchè non dovremmo»
Natasha tentò ancora una volta di allontanarsi senza però provarci davvero. E Clint non voleva lasciarla. Era un guscio di cui aveva appena scalfito la superficie. Voleva andare oltre, metterla a nudo e coprirla con le proprie membra, così che solo a lui fosse concesso guardarla per davvero.
«Cambiare non è sempre una brutta cosa, Nat.»
Le leccò le labbra con la punta della lingua, poi la baciò con lentezza sconosciuta, e con le dita iniziò a farsi spazio tra le crepe di una vecchia cicatrice.