Mi
sto innamorando di Owari
no Seraph,
tanto che ho iniziato a leggere il manga.
Non sarà la serie più
originale del mondo, ma trovo che sia davvero appassionante e di
grande ispirazione, quindi eccomi qui, con questa storia che non sarà
nulla di che ma che ho sentito il bisogno di scrivere sopraffatta
dalla dolcezza del rapporto tra Yuu e Mika; non contiene spoiler, si può considerare un missing moment del primo episodio.
Spero sarà una
piacevole lettura.
È
molesto, maldestro, potenzialmente pericoloso per se stesso e per gli
altri. Ciò ferisce Mikaela, perché gli vuole bene, è la sua
famiglia, è... probabilmente la cosa per lui più cara, preziosa.
"Capisci? Se li decapitiamo, moriranno! Non è
difficile!"
"Per favore, Yuu-chan..."
"E
prima di decapitarli li farò inginocchiare a
me."
"Yuu-chan..."
"Voglio vedere
il terrore negli occhi di quei bastardi!"
Non sono soli,
come potrebbero esserlo in una strada molto frequentata? Mika sente
dei passi, ma la voce di Yuuichiro è sempre più alta, estraniata
pericolosamente dalla realtà.
"Yuu-chan!"
"Voglio
che mi supplichino mentre sono in ginocchio, con i loro schifosi
occhietti freddi e..."
Stavolta il tono di Mikaela è più
imponente, urgente, con la coda dell'occhio vede delle figure
inconfondibili: "Yuu-chan!! Smettila!"
"...Mika,
te l'ho detto io li ammazzerò tutti quegli schifosi..."
...vampiri,
questa è la parola che avrebbe voluto dire, la parola della cosa che
più odia al mondo, che gli fa desiderare un futuro d'assasino. Ma la
parola muore, velocemente, mentre lui è schiacciato contro il muro,
muore mentre una stretta famigliare stringe le spalle, muore quando
sente dei passi dietro di lui e delle risate che si allontanano; i vampiri muoiono nella bocca di Mika e Yuu contempla di essere
il prossimo.
È tutto fin troppo veloce per razionalizzare, un
cuore violento, una mente annebbiata... ma poi con sensuali e teneri
movimenti, quando un rivolo di saliva cade e tocca la parte scoperta
della gamba, è allora che realizza: Mika lo sta baciando.
Tra le
tante cose da adulti di cui Yuu ha avuto esperienza, questa è una
novità, una novità piacevole, che lo prende allo stomaco, lo culla,
lo contorce e poi... caldo, non solo nella sua bocca, ma sempre più
giù, oltre lo stomaco, oltre il ventre.
E chiude gli occhi,
scivola in una bellissima oscurità dove sa di non esser solo, non sa
perché sta così bene, ma si schiaffeggia subito mentalmente: certo
che lo sa, è perché è Mika.
E poi tutto finisce: la
lingua di Mika si allontana, non c'è più un altro petto contro il
suo, la luminosa realtà lo richiama e il suo corpo vive una dolorosa
insoddisfazione.
"Se ne sono andati. Non farlo mai più
Yuu-chan, te l'ho detto, è pericoloso fantasticare ad alta
voce."
"Era un diversivo?"
"Eh?"
Mika sembra non averci pensato, sembra sorpreso.
Per Yuu diventa
crudele: il momento più piacevole della sua vita era un tentativo
disperato di chiudergli la bocca. Ma in fondo è tutta colpa sua,
della sua boccaccia, di quello che urla; non ce l'ha con Mika, non
potrebbe mai biasimarlo, però non può che pensarci, pur non avendo
mai avuto precedenti esperienze, Yuu è certo che un ragazzino non
dovrebbe saper baciare in quel modo, era qualcosa di talmente adulto
che ha svegliato qualcosa di adulto anche in lui, tanto che è
l'unico ad essere visibilmente imbarazzato tra i due.
"...la
prossima volta un pugno potrebbe bastare, Mika."
"Non
ammetto che ci sia una prossima volta, tu non devi fantasticare ad
alta voce Yuu-chan."
"Invece lo farò, perché noi
diventeremo adulti un giorno e lo faremo come uomini
liberi."
Stavolta l'imbarazzo si palesa in Mikaela, lo
sguardo di Yuu-chan è così deciso, arde di determinazione al punto
che vuole crederci.
"...e il primo della lista sarà quel
Ferid."
"Lord Ferid?" è così sorpreso
Mikaela che sembra preoccupato.
"È lui che ti ha
insegnato a fare quelle cose..." mormora con voce bassa e
impastata dall'imbarazzo, "...a farle così bene, no?", ma
finito di formularla si pente per averlo detto. Una vergogna nuova si
impossessa di lui e fa diventare lucidi i suoi occhi. È frustrato,
arrabbiato... vuole solo ammazzarli tutti.
Quelle parole però
scaldano il cuore di Mikaela, perché lui comprende i sottotesti, sa
leggerli così bene da saper sorridere per essi, di quel sorriso
inquietantemente sincero che ha sempre mostrato a Yuu. È molesto,
maldestro, potenzialmente pericoloso per se stesso e per gli altri
perché è una persona dal cuore fin troppo gentile.
"Chi mi
ha insegnato a fare certe cose non c'è più da molto tempo
ormai, Yuu-chan."
Yuu lo guarda e sta male per il
sorriso di Mika, comprende, ma non rende tutto più semplice, solo
più disgustoso.
Mika si avvicina, con una carezza sul viso
di Yuu spera di poter portar via qualsiasi brutto pensiero e poi lo
prende per mano: "la crudeltà non nasce certo con i vampiri,
Yuu-chan. Ma non ha più importanza, quello che conta è il presente,
la nostra famiglia nel presente."
Yuu annuisce guardando
la mano di Mika: è una mano calda con una stretta salda. È una
bella sensazione.
"...ed io farò di tutto perché un
presente come questo ci sia anche nel futuro, Yuu-chan. Per questo
non dire mai più cose simili ad alta voce."
A Yuu si
stringe il cuore, come stringe ancor più quella preziosa mano.
"Noi
meritiamo un futuro migliore Mika. Un futuro migliore, insieme, per
questo quelle tu chiami fantasie io... le farò diventare realtà.
Perché le meritiamo" e non lo dice, ma pensa che Mika lo meriti
più di tutti. E l'altro, che è così bravo a leggere i sottotesti
che scioglie la stretta di mano ed è Yuu, tutto Yuu-chan, che
stringe a se.
Di nuovo petto contro petto, stretti,
pericolosamente vicini in modo da farli stare tragicamente bene. Ma
niente cose come tra adulti.
"La prossima volta" si
allontana Mika e sorride a Yuu "farò così per
ammutolirti."
Yuuichiro è davvero senza parole, ma non
replica e prende solo la mano di Mika trascinandolo in malo modo
verso casa.
Anche un tipo rumoroso come lui sa che a volte i
silenzi dicono più di tante parole, ma tacendo - stavolta - spera
che l'acuta mente di Mika non abbia letto il contenuto del suo
silenzio.
Una
piccola nota di chiusura dovevo lasciarla: viene detto da Mika stesso
che i genitori abusavano di lui e quando si sono stancati di abusarne
l'hanno abbandonato sulla strada. Non voglio scoprire i dettagli, ma
credi che gli abusi fossero di diversa natura, quindi anche sessuale.
Certo, chi ha un trauma simile non dovrebbe riuscire persino a
scherzarci sopra, a parlarne come nulla fosse, ma la cosa incredibile
di Mika è che per lui non ha importanza, la sopravvivenza viene al
primo posto e tutto il resto non importa, può soffrire, ma gli
importa relativamente: la cosa più importante per lui sembra
comunque essere vivo e con chi ama, quindi spero di esser risultata
insensibile al tema, questa è solo la mia visione di questo
personaggio che amo tanto.