Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Ricorda la storia  |      
Autore: TvSeriesAddicted    01/05/2015    2 recensioni
“Ogni cinquecento anni, nella prima notte di luna piena d'estate, lo spirito della tua amata riuscirà ad oltrepassare il confine delle Terre Immortali e raggiungerti nella Radura della Regina. Arriverà con il calare della notte e se ne andrà con il ritorno della luce. Non un istante di più”.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Thranduil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il Re aspettava con ansia quella notte. L'aveva aspettata per 500 anni, dopo che l'ultima era conclusa ed il sole si era alzato. Il dono della strega elfica Galadriel, la divina, era l'unica cosa che lo manteneva in vita.

 

Ogni cinquecento anni, nella prima notte di luna piena d'estate, lo spirito della tua amata riuscirà ad oltrepassare il confine delle Terre Immortali e raggiungerti nella Radura della Regina. Arriverà con il calare della notte e se ne andrà con il ritorno della luce. Non un istante di più”.

 

Thranduil sapeva bene dove recarsi per incontrarla. Cavalcò alla luce del tramonto che filtrava fra i fitti rami degli alberi del reame, per miglia e miglia, fino ad arrivare nel luogo prestabilito.

 

Appena scese da cavallo, la percepì anche se era ancora giorno. Viveva in ogni roccia, in ogni fiore, in ogni ruscello.

 

Chiuse gli occhi cercando di cogliere l'atmosfera e l'incanto di quell'attesa. Ricordò cosa successe molti anni fa in quel luogo. Quella giovane elfa dai capelli chiari come le nuvole in un pomeriggio di primavera, dagli occhi viola d'ametista, l'aveva completamente rapito. Lei lo condusse per mano nella Radura, camminando a piedi nudi con l'erba bagnata che gli stuzzicava le dita, lentamente, godendosi ogni istante di quel pomeriggio.

La ragazza si stese per terra e chiuse gli occhi.

L'allora principe l'ammirava estasiato, fino a quando ella si levò per accarezzargli la guancia e spostare le labbra sulle sue.

 

Amrâlime”

 

La sua voce, dolce e fresca, risuonava ancora nell'aria.

 

Il Re sentiva ancora le sue mani insinuarsi fra i capelli pettinandoli, ricordava ancora la sensazione di abbandonare il capo nel suo tenero grembo.

 

Ad un tratto aprì gli occhi sorpreso dall'oscurità che in un battito di ciglia era piombata sul Reame.

 

All'improvviso una luce bianca ed abbagliante avvolse il Bosco, e tutti gli animali, la Natura stessa si fermò per salutare la Sovrana.

 

Ed ella riapparve. Bella come le pallide stelle lontane di una serata estiva, giovane come una farfalla durante la sua prima danza.

 

Thranduil provò ad avvicinarsi con gli occhi colmi di lacrime, ma lei gli prese le mani e gli fece asciugare le guance, anch'esse bagnate di pianto.

 

Mi sei mancata così tanto”.

 

La Regina si aggrappò al compagno di una vita, abbandonandosi ad un bacio appassionato, la cura per il dolore causato da una così grande distanza.

 

Lo so”.

 

Il Sovrano accarezzò le sue vesti, le slacciò la seta che l'avvolgeva e i loro corpi si ricongiunsero, affamati e bisognosi l'uno dell'altra, dolcemente e lentamente.

 

Dopo che ebbero consumato il loro amore, rimasero abbracciati ad ammirarsi, mentre il Bosco ritornava allo splendore originario, puro ed incantato, ora che aveva ritrovato il pezzo mancante.

 

Ella disegnava cerchi e spirali immaginari sul petto del Re, con l'orecchio appoggiato al suo petto, ascoltando il ritmo del suo cuore ancora pulsante, così diverso dal suo, silenzioso e freddo, morto da tempo.

 

Mi dispiace”.

 

Il Re sospirò sconsolato mentre la moglie alzava il capo in cerca di spiegazioni.

 

Mi dispiace di non essere stato un bravo padre per Legolas. Se ci fossi stata tu, tu avresti saputo cosa fare”.

 

Ora l'uomo, all'apparenza forte e distaccato, piangeva per un figlio che amava ma che al quale non riusciva a manifestare il suo affetto, ed ora era troppo tardi. Era andato a Nord, a cercare colui che veniva chiamato Granpasso e probabilmente non lo avrebbe mai più rivisto.

 

La donna si commosse al pensiero di ciò che avrebbe potuto avere ma che la morte le aveva strappato via.

 

Avrei tanto voluto esserci. Lo avrei voluto davvero tanto. Ma sei stato un grande padre, hai sempre fatto del tuo meglio, e ora Legolas è diventato il più bello e il più forte dei principi elfici.”

 

E' così… Certe volte è imprevedibile. Quell'elfa Tauriel, l'ha seguita fino ad Erebor e non l'ha mai lasciata andare, nemmeno quando ha capito che non ricambiava il suo amore”.

 

Anche tu eri così”.

 

La Sovrana si sollevò su un braccio e lo baciò e fecero l'amore ancora ed ancora, fino a quando non videro il cielo rischiararsi.

 

Si alzarono e rimasero in piedi, con l'angoscia di doversi separare nuovamente.

 

Ci vediamo fra cinquecento anni amore mio”.

 

Ella soffriva. Soffriva e cercava di rendere la separazione meno dolorosa lasciandogli la mano, ma lui la riafferrò spostandole il corpo contro il suo, stringendola a sé, affogando in lei.

 

Ogni notte guardo il cielo e ti parlo, ti prego, dimmi che mi hai sentito”.

 

Sono la prima stella che i tuoi occhi vedono la sera e l'ultima che ti abbandona la mattina. Ti sento, ti guardo, non ti lascio mai solo in realtà”.

 

La luce prepotente del mattino si faceva sempre più forte e la luce bianca riapparve, boia impassibile, che separava nuovamente i due amanti.

 

Thranduil rimase a fissare a lungo il luogo dove prima giaceva la sua sposa e pianse lacrime amare.

 

Addio mia sposa, alla prossima Notte. Addio mia stella, tu che sei per me le ore che salvano la mia eternità”.

 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: TvSeriesAddicted