Attacco di panico. Attacco isterico. Attacco di nervosismo.
No, questo non sono io. Questo 22enne fasciato in un abito di Cavalli non sono io.
O meglio, non sono totalmente io: è soltanto la parte di me che la gente vuole vedere. Vuole adorare. Vuole venerare.
Tanti sinonimi per dire la stessa cosa: che delle ragazzine sarebbero pronte a morire per me. No, non per me. Per Edward.
Io odio Edward. Credo di essere giunto a questa conclusione più o meno tre premiere fa, quando ho visto un cartellone e ho sentito una ragazzina chiamarmi, urlando "Edward! Edward!" come un'ossessa. E in quel momento mi è crollato il mondo addosso.