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Autore: akirakirara    01/05/2015    1 recensioni
«Oliver, le tue minacce non mi spaventano, e tanto meno so come potresti attuare qualcosa di tanto terribile da solo. Non ti lascio andare, o mi porti con te oppure rimani qui con me e le mie adorate bacinelle d'acqua.»
Un sorriso traditore minacciò di spuntare sulle labbra dell'uomo ma lui costrinse i muscoli facciali a distendersi nell'espressione seria che stava riservando a Roy da ormai un quarto d'ora.
«Tu e le bacinelle d'acqua potete tranquillamente rimanere qui a farvi compagnia mentre io mi occupo di Slade, ti prometto che tornerò prima che l'acqua evapori e cominci a sentirti solo.»
NB Raccolta di One-shot scollegate tra loro, situazioni verosimili o poco verosimili con accoppiamenti di personaggi... strani. Possono contenere contenuti a tematiche omosessuali e sessuali oppure variazioni di trama, what if, e tanto altro ancora.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione!! Possibile piccolo spoiler, anche se facilmente intuibile dagli episodi fino ad adesso doppiati in italiano di Flash, per chi riesca a comprenderlo. In questo presente è quindi presente Barry Allen ma non ho messo il racconto tra le crossover perché è presente anche nel telefilm di Arrow.

 

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«Salve, ci conosciamo?» 
Barry si voltò verso la voce e si trovò davanti un giovane uomo sorridente, sembrava famigliare. 
«No, non credo, ma mi pare di averla già vista da qualche parte.» 
L’uomo si guardò in giro e prese Barry per un braccio trascinandoselo dietro. 
«Hey, dove stiamo andando?» 
«In quel caffè carino laggiù, sono sicuro che abbiamo un po’ di cose da dirci.» 
«Ma lei non mi conosce, o almeno, non sembra esserne sicuro. E poi io non conosco lei.» 
«Si, ma appena si è voltato ho avuto una conferma, lei è proprio qualcuno che vorrei conoscere.» 
Barry non capiva a pieno quel discorso, forse si era perso una parte del discorso o forse la persona che lo stava facendo accomodare a un tavolo sotto un ombrellone era semplicemente un pazzo. Ad ogni modo il comportamento strano lo aveva incuriosito quindi ordinò qualcosa, probabilmente la prima cosa del menù, alla cameriera carina e lanciò un altro sguardo al suo nuovo amico. 
«Mi dica, come mai sembro una persona che vorrebbe conoscere? Perché sa, non mi hanno mai abbordato, figuriamoci per strada, e non sono propriamente di quella sponda.» 
L’uomo sorrise divertito mentre si guardava di nuovo in giro, sembrava che gli fosse necessario controllare l’ambiente intorno a lui. 
«Sai, io te abbiamo una cosa in comune, una cosa molto importante e altamente segreta.» 
Barry si mosse a disagio sulla sedia. Che cavolo sta blaterando questo? 
Mentre fissava sconcertato l’uomo all’udito gli giunsero tante voci. Moltissime, che si accavallavano e cercavano di sovrastarsi. Guardando verso la strada vide una folla avvicinarsi, sembravano manifestanti e urlavano uno slogan indistinto. 
In mezzo a quel vociare indistinto udì il suono di una bambina, stava piangendo e chiedeva aiuto. Si alzò e si precipitò verso la massa infiltrandosi a forza di spintoni. Sarebbe stato tutto molto più semplice se avesse usato la sua velocità ma, dopo un paio di occhiate alle proprie spalle, si era reso conto che il tizio lo seguiva e non poteva correre via in modo così aperto. 
Grazie al cielo, e anche per sfortuna, la folla li divise e Barry si concentrò sulla vocina. Pareva affievolirsi e con un enorme sforzo il velocista si districò tra le persone e prese in braccio la bambina riportandola ai lati della strada. 
«Eccoti, per un attimo non ti vedevo più. E tu piccolina? Sei stata trascinata dalla folla?» A Barry prese un colpo, come aveva fatto quell’uomo a ritrovarlo? Cominciava decisamente a inquietarlo e il fatto che stesse accarezzando la guancia della lo stava preoccupando. Sembra un maniaco. 
«Si, e adesso noi andiamo a ritrovare i suoi genitori mentre tu… se vuoi puoi andare.» 
«Bel modo per liquidare le persone, ma per tua sfortuna dovrai rimanere con me ancora per qualche minuto. Ho due cose da dirti.» 
Fantastico, qualunque cosa sia spero si contenga, siamo davanti a una bambina. L’uomo si avvicinò in modo pericoloso a Barry mettendogli una mano sulla spalla e sussurrò. 
« Numero uno, piccolo Flash, qualcuno che sta sopra di te non ti vuole propriamente bene, o almeno non nel modo che vorresti tu. Numero due, qualcun altro, a cui piace molto vestirsi di verde, sta per essere minacciato da una persona che crede di aver ucciso, perché non vai ad aiutarlo?» 
Gli occhi del ragazzo si spalancarono mentre l’uomo si allontanava, si voltava e iniziava a camminare. 
«Aspetta!» 
«Si?» Si voltò l’uomo con un sorrisetto. 
«Cosa vuol dire e chi sei?» 
L’uomo picchiò il tacco della scarpa contro il marciapiede e poi proseguì mescolandosi con la folla, alle sue spalle una parola appena udibile. 
«Tommy»
   
 
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