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Autore: Liris    30/12/2008    11 recensioni
L’ennesimo starnuto risuonò nella grande sala poco illuminata dell’appartamento numero 20, mentre un sospiro lo seguiva dalla cucina.
Avvolto in due belle coperte calde e colorate stava un biondino tutto arrossato e assonnato, che stava martoriando con le piccole dita un fazzoletto pulito.
Un altro starnuto fece sobbalzare l’antenna bionda che ora stava molle sulla fronte del giovane ragazzo, quasi come ammosciata anche lei e colpita dallo stesso male del proprietario.
-Edward, non mi morire in sala!- affermò la voce profonda e divertita di Roy, mentre finiva di sistemare una bella ciotola fumante su un vassoio, prendendo il tutto e uscendo dalla cucina.
Piccola One-shot sotto lo spirito natalizio ^^ un regalo in ritardo di Natale XD
Genere: Romantico, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Edward Elric, Roy Mustang, Un pò tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicato alla mia tata Shun di Andromeda
Che mi segue e mi sopporta ogni santa sera XD
e che spero gli piacerà questa piccola schifessuola di Natale ç_ç









-Fagioli nella Neve-









L’ennesimo starnuto risuonò nella grande sala poco illuminata dell’appartamento numero 20, mentre un sospiro lo seguiva dalla cucina.

Avvolto in due belle coperte calde e colorate stava un biondino tutto arrossato e assonnato, che stava martoriando con le piccole dita un fazzoletto pulito.
Un altro starnuto fece sobbalzare l’antenna bionda che ora stava molle sulla fronte del giovane ragazzo, quasi come ammosciata anche lei e colpita dallo stesso male del proprietario.
-Edward, non mi morire in sala!- affermò la voce profonda e divertita di Roy, mentre finiva di sistemare una bella ciotola fumante su un vassoio, prendendo il tutto e uscendo dalla cucina.
-Non….non- un ennesimo starnuto interruppe le parole del biondino, che borbottò e si soffiò il naso, alzando gli occhi dorati sul compagno che si stava avvicinando al suo capezzale. -…non è colpa mia se…se sono influenzato!- borbottò, riuscendo a mettere due parole in croce vicine.

Era una bella mattina di inizio inverno, e il Generale Roy Mustang aveva deciso di rimanere a casa per curare un bisbetico e indisposto fagiolino che aveva irrimediabilmente preso freddo la sera prima per una stupida questione.

-Certo Mame-chan, è colpa di quello che passava per la strada- lo prese in giro, sedendosi sul divano, dove era libero, in modo che Edward potesse stare comodo e con le gambe distese.
Questo mise su un adorabile broncio, mentre con gli occhietti curiosi, puntava la tazza fumante e dal profumo invitante.
Alcuni biscotti erano stati accuratamente messi su un piattino li vicino, insieme alla zuccheriera, e il tutto era posto su un vassoio ben tenuto saldo da Roy.
-Non mi prenda per il culo Taisa!- borbottò il biondo, incrociando le braccia al petto e lasciando che gli occhi si staccassero ora dal viso del superiore, vagando imbarazzati per la stanza ben arredata e dall’aspetto accogliente.
Il moro scosse piano la testa, appoggiando il vassoio sul tavolino li davanti, prendendo poi un biscotto fra le dita.
-Non mi permetterei mai, Mame-chan, è solo che ribadisco che sia stato stupido da parte tua rimanere sotto la neve per tutto quel tempo- sussurrò con voce mielosa avvicinandosi al più giovane con quell’invitante biscotto tenuto fra due dita, che in un secondo era stato acciuffato da Edward.

Questo gustò a fatica il sapore del dolcetto, scacciando il senso di oppressione che la sua gola faceva sentire, ed ingoiando quella leccornia tutta per lui.
-Ti permetti troppo spesso, per i miei gusti, a prendermi per i fondelli.- e uno starnuto seguì queste sue borbottate parole, mentre Roy se la ghignava, accarezzando con amore quelle ciocche ribelli e dorate che incorniciavano il volto del suo fagiolo indisposto.


Il legume in questione, la sera prima, aveva lasciato perdere la sua salute personale per una stupida questione rimasta in sospeso, sostando così sotto una nevicata coi fiocchi nel giardino del Quartier Generale.
Roy, che in quel momento era rintanato al calduccio del suo ufficio a guardare con odio le pratiche che lo tenevano diciamo così, occupato, non poteva neanche immaginare che il compagno si trovasse proprio sotto di qualche piano dalla sua finestra.
Edward girava e rigirava come un animale in gabbia, creando così un leggero solco circolare nella neve alta cinque centimetri che aveva ormai ben coperto tutta Central City, fregandosene del freddo e pensando solamente alla litigata avvenuta pochi istanti prima proprio nell’ufficio sopra la sua testa.

Il punto in questione era stato un malinteso su fagioli e vecchie fiamme, al che i due, dopo essersi mandati al diavolo, si erano separati nella stanza in cui sembrava essere calato un gelo terribile.
Roy aveva pensato che Edward se ne fosse tornato al loro appartamento a preparargli qualche tiro infame dei suoi per fargliela pagare, mentre invece il biondino si era rifugiato in giardino a sfogare la sua rabbia su un povero cespuglio innocente, trasmutandolo in una perfetta immagine del Baka Taisa per prenderlo a pugni.
La neve aveva continuato a scendere con costanza riempiendo la testolina bionda di piccoli fiocchi candidi, che a contatto con questa si scioglievano lentamente, inzuppando per benino le ciocche legate in una perfetta treccia.
Solo una buona ora dopo Mustang era uscito, recando con se alcuni documenti da portarsi a casa, stringendosi i due lati del colletto del suo pastrano nero.
Per puro caso era passato per il giardino del Quartier Generale e il suo stupore era stato grande, quando aveva visto una figurina rannicchiata e chiusa in un impermeabile rosso, scossa da piccoli singhiozzi.
Dire che sorpresa e una buona dose di collera attraversavano Roy Mustang era sminuire come si sentiva realmente.


-Adesso smettila di sparar cavolate e bevi un buon sorso di the caldo, così che ti scalda un po’ lo stomaco.- mormorò il moro, prendendo la tazza e porgendola al compagno, che scosse sconsolato la testa, rannicchiandosi nella coperta.
-Non lo voglio…- sbuffò Edward, girando gli occhi dorati verso lo schienale del divano, mentre Roy alzava un sopracciglio perplesso.
-Suvvia, Ed, non fare il bambi…- -A CHI….Chi…- starnuto -STAI DANDO DEL…del…dd- secondo starnuto -….MARMOCCHIO EH??- e un terzo starnuto chiuse la sfuriata.
-Guarda non riesci neanche più a inventarti delle cose fantasiose come prima, Acciao- affermò Mustang, scuotendo la testa, e riposando la tazza sul tavolino.
Questo non sembrò smuovere Edward, perché con fare imbronciato rimase immobile e con le braccia incrociate.

Alzatosi, il moro, cercò di giocarsi una nuova carta, mentre con fare noncurante tentava di allontanarsi.
Qualcosa però fermò la sua mossa, trattenendolo per una manica del maglione.
Giratosi a guardare cosa gli impediva di avanzare, notò due occhietti lucidi e influenzati, che lo imploravano silenziosamente.
-Non andartene……- mormorò, abbassando quelle polle di miele che l’uomo amava, stringendo la presa del pugno sul maglione -So….so che potrei passarti…il raffreddore, però…rimani un po’ qui?- domandò questa volta a voce, lasciando che un tepore maggiore lo investisse alla fine di quelle poche e tentennate parole.
Roy sospirò piano, scompigliandogli le ciocche dorate, avvicinandosi al suo viso rosso come il giaccone che quello stupido fagiolo portava sempre addosso -Quanto sei idiota…quanto pensi me ne frega di prendermi un malanno?- e questo iniziò già lasciò perplesso Edward, che alzò il viso per incontrare le pupille d’antracite del suo perenne Taisa -Avrò più tempo per riposare e passare le giornate con te!- finì questo ridacchiando, mentre si lanciava sul biondo che prese a scalciare e tentare di fuggire.

Le risate però di entrambi stonavano nei tentativi di fuga del più giovane, che lasciò cadere la maschera falsa dell‘offeso, per stringersi addosso il suo uomo.
-Idiota sarai tu- affermò, regalandogli un dolce e semplice bacio che il maggiore trasformò in una perfetta unione passionale e per nulla casta


Quello a cui Roy stava rubando in quel momento fiato, si era beccato quel malanno per pura idiozia.
Trovatolo rannicchiato nell’angolino sotto la sua finestra, tremante e infreddolito, e per metà coperto da un leggero velo di neve, aveva aspettato che Mustang finisse il turno per chiedergli scusa per il suo comportamento stupido.
Cosa che aveva fatto sia piacere al moro, che infuriare, visto che fuori non c’era davvero un bel tempo per rimanersene lì scoperto alle intemperie. L’aveva avvolto nel cappotto, Roy, e senza lasciargli il tempo di interrompere quella piccola riunione di cuori allo sbaraglio, aveva zittito il più giovane con un bacio pieno d’amore.

Tutto per poi averlo in suo potere e riprenderlo come si deve, senza che il biondino facesse un solo verso, visto come ancora doveva mettere in moto il cervello dopo quell’unione.

Filati poi a casa, Edward si era provato la febbre, e il fattaccio del malanno era venuto fuori senza ritegno.


-H….hai intenzione…nh…. di uccidermi?- domandò ora leggermente senza fiato il FullMetal, cercando di separare i loro corpi a contatto da due coperte, e soprattutto le loro labbra voraci.
O meglio, voraci e affamate erano quelle del Generale Mustang, che si divertiva a soffiare sopra a quelle del suo amante.
-Per così poco?….figurati….- sussurrò, baciandolo ancora e lasciando che le sue stupide difese cadessero sotto anni di meritata esperienza.

Un gioco perfetto d’amore, che si interruppe con un piccolo morso da parte del più giovane.
Roy si tenne in equilibrio sul corpo del suo fagiolino con le braccia, mentre si leccava il labbro inferiore offeso.
-Dispettoso di un Mame-chan…- borbottò, sorridendo, tornando seduto e portandosi senza mezzi termini il biondino sulle gambe.
Questo lo lasciò fare, tenendolo sempre d’occhio.
-No….sono solo influenzato- disse capriccioso, mentre si copriva meglio e uno starnuto metteva fine alla questione.
Mustang ridacchiò prendendo ancora la tazza di the, senza spostare il corpo del suo fagiolino, e glie la porse a questo che la prese, guardandolo male.
-Bravo, ora bevi tutto così potrai riposare meglio- mormorò, baciandogli la fronte, mentre Edward socchiudeva i suoi dorati occhi, decisamente concorde a tutte quelle attenzioni affettuose.

Quella giornata aveva decisamente mandato a monte il suo infallibile orgoglio.

Che poi, forse, quello stesso era stato buttato nel cesso molto tempo prima.

Posando la tazza sul tavolino, cinse il collo di Roy con le braccia, strusciando il naso bollente contro la pelle fresca di lui.
Questo rise, accarezzandogli la testolina bionda, avvolgendolo meglio con la coperta, sentendo il suo respiro caldo.
-Certo che te lo sei preso bene il malanno, Mame-chan..- mormorò il moro, baciando a lungo la fronte imperlata di sudore freddo del giovane, coccolandolo e viziandolo in ogni maniera.
Edward si era ben sistemato su di lui, preso da una buona dose di stanchezza dovuta alla febbre; sorrise a quelle parole, restituendo i baci che gli venivano donati dal suo Flame, e dischiuse le palpebre, liberando così i suoi dorati occhi.
-Sempre colpa tua- borbottò, nascondendo poi il viso contro il petto forte e caldo dell’altro che rise a quell’affermazione.


E fra tre giorni sarebbe stato Natale.



Proprio un buon momento per decidere di ammalarsi.




***






-Davvero Ed, sei sicuro di potercela fare?- la voce di Roy sembrava puntare su una nota preoccupata, tanto che il biondino in questione alzò la testa, incontrando con i suoi dorati occhi quelli d’onice del suo uomo.
Vestito con un semplice pantalone da tuta nero, un bel veglioncino bianco e i capelli lasciati sciolti dietro la schiena, il suo incarnato era di un rosato molto vivace e risaltante sul complesso.
Un bel sorriso radioso, frutto di grande fatica visto la situazione, comparve sul suo viso dalle guance arrossate -Tranquillo. Ti ho detto che ce la farò! Quindi non pensare che sia un debole sai!- affermò, sfoderando tutta la sua determinazione.
Mustang alzò gli occhi al cielo, sistemandogli la coperta sulle spalle con fare paterno.
-Anche il fagiolino più forte più benissimo essere stroncato da un febbrone da paura- sentenziò questo, lasciando che l’ira del suo angelo si abbattesse su di lui con un forte calcio.

Saltellò per mezz’ora il moro, per tutta la sala perfettamente addobbata e pronta per gli ospiti.

Edward aveva insistito tanto in quei tre giorni che la festa che avevano organizzato a casa, per quell’anno, si svolgesse senza problemi.
Roy naturalmente, a quegli occhioni imploranti e pieni di miele colato non aveva saputo resistere. E poi passare la serata di Natale tutti riuniti insieme era qualcosa di speciale per il suo fagiolino: qualcosa che non aveva mai avuto il piacere di assaporare, lui e il fratello, da piccoli e che invece in quegli anni era una cosa ricorrente e attesissima.

Il problema però era che Edward si era beccato quella maledetta influenza, e Mustang aveva solo paura che si stancasse troppo per tutta la serata.
Ma la questione era stata ormai archiviata, e tutto era stato preparato alla perfezione.

Fagiolino forte e testardo.
Ecco cosa pensava il giovane Taisa, mentre sistemava gli ultimi piatti sulla tavola dai colori natalizi aiutato da quel soldo di cacio intabarrato nel plaid caldo.

Almeno non aveva la febbre alta e gli starnuti erano cessati quella stessa mattina.

-Dove sono i…- ma la domanda del moro fu interrotta dal suono del campanello e dal successivo bussare vivace.
Alzò un sopracciglio Edward guardando l’orologio a muro che segnava solo le sette e mezza.
L’orario di arrivo doveva essere le otto, ma qualcuno aveva deciso di arrivare in anticipo, e Roy sembrò essere assolutamente sicuro sull’identità di questo “qualcuno”.

Difatti, quando aprì la porta di ingresso vi trovò un festante Huges, con in braccio la sua adorata Elycia, e seguito dalla moglie Glacer che teneva un piatto coperto dalla carta stagnola.
-Ehilà, vecchio mio!- affermò l’occhialuto, battendo una pacca amichevole sulla spalla dell’altro, che con un alzata di occhi al cielo, si armò di sana pazienza.
-Cosa ci fai qui, Huges? Non ti avevo detto di lasciare la tua adorata famiglia e farti un giro su per Briggs?- domandò a tradimento Mustang, facendo così rimanere imbambolato e falsamente ferito Maes.
-Purtroppo è difficile liberarsi di lui, Roy caro- affermò Glacer, sorpassando il marito per poter salutare affettuosamente il moro e il biondino appena sbucato.
Edward si tenne lontano, stringendosi meglio il plaid addosso, ma salutò calorosamente la famigliola a cui fece poi gli onori di casa.

Dopo pochi minuti Huges si era ripreso e si era lasciato andare sul divano mentre la moglie e il miglior amico sistemavano la grande torta in un posto sicuro, la figlia si metteva a guardare gioiosamente il grande abete in un angolo e Edward finiva di controllare le ultime cose.
-Come va Ed? Vedo che questa brutta influenza non ti da tregua neanche il giorno di Natale- fece il moro, osservando con occhi preoccupati il biondino che con un sorriso scosse la testa.
-Tutto bene Huges, non ti preoccupare anche tu per favore! Ho già una pianta grassa in casa, non farmene avere due- affermò, scatenando l‘ilarità del padre di famiglia, che si sistemò la montatura meglio sul naso.
-D‘accordo, va bene, non dirò più niente- disse lasciando che la sua dolce metà si sedesse accanto a lui.


Alle otto in punto arrivò anche il resto della truppa, e solo qualche minuto più tardi anche Alphonse con Winry e Pinako, così che infine tutta l‘allegra famiglia era riunita e festante
La cena si svolse senza problemi, fra una risata e un bicchiere di buon vino, tranne forse a metà di questa che Edward si alzò dal suo posto a tavola accanto a Roy per andarsi a sistemare sul divano.
Il Taisa, come anche gli altri, si preoccuparono del suo pallore ma il giovane FullMetal li tranquillizzò e fece intendere di continuare pure.
La tavola apparecchiata era perfettamente in parallelo con il divano, così che Edward non fu davvero “distante“ dalla combricola festante, ma anzi partecipò a più discorsi, sotto il vigile sguardo di Mustang.

Così la fine cena passò tranquilla, ora con un buon pezzo di torta di Glacer, ora con una fetta di pandoro zuccheroso che Elycia si spazzolò, sotto l‘occhio orgoglioso del padre fotografo, in pochi minuti.
Solo in un momento il maggiore degli Elric sembrò scollegare per qualche minuto il cervello, addormentandosi con la testa appoggiata sulla spalla del fratello, che senza muoversi, osservava gli altri con un leggero divertimento.


Quando il biondino si svegliò, poté appurare di essere bellamente accoccolato contro il petto di un Roy oltremodo divertito.
Ma non ebbe nulla da protestare, se non un leggero nervosismo a causa di parole su fagioli deboli e quant‘altro, che fu risolto con una morsicata alla mano e via dicendo.

-Pare che sia ora di aprire i regali!- affermò Huges, mettendosi seduto accanto alla sua piccola accomodata sul grande tappeto ai piedi del divano, insieme a Fury e Alphonse.
E via, i regali vennero scartati, e Mustang poté finalmente compiacersi del aria felice che avvolgeva il suo fagiolino ammalato, mentre veniva ricoperto di attenzioni che gli causarono un leggero rossore di imbarazzo sulle guance.

La fine della serata, o meglio nottata arrivò tardi e ben accolta dallo sbadiglio innocente della piccola Elycia, che abbracciata al suo papà faticava a tenere gli occhietti aperti, come forse il resto della comitiva.
Uno ad uno ognuno lasciò la casa a turno, salutando i proprietari con abbraccio caloroso e pieno d‘affetto, per lasciarli finalmente ad un meritato riposo.



Finalmente soli, Roy si girò alla ricerca del suo biondo angelo, tutto intento a sistemare con aria assonnata e stanca i piatti sporchi.
-Ehi! Che diamine stai facendo??- domandò il moro divertito, osservando come il fagiolino fosse rimasto immobile, come colto in flagrante.
-Ehm…..sistemo?- provò, ricevendo però un occhiataccia dal maggiore che gli fece appoggiare la pila di nuovo sul tavolo.
-Non se ne parla nemmeno! Tu adesso te ne fili subito a letto imbacuccato come una scamorza in stagionamento! Su!- affermò con le mani chiuse a pugno sui fianchi.

Edward alzò un sopracciglio perplesso, per poi scoppiare a ridere ridicendosi mentalmente il paragone di Mustang in mente.
-Da dove diavolo ti è venuto fuori??- chiese piegato in due dalle risate, mentre Roy si univa a lui nell‘ilarità generale, raggiungendolo e intrappolandolo affettuosamente fra le sue braccia.
-Sono creativo stanotte…- mormorò, baciandogli la fronte tiepida e accarezzandogli la lunga cascata dorata.
Il giovane Elric si lasciò rapire da quelle attenzioni, sorridendo inconsciamente, mentre l‘altro silenziosamente lo ricopriva di piccoli baci d‘affetto.
-Dai, Ed…ora vai a lett….ehi!- borbottò, osservando come il suo angelo fosse decisamente caduto in letargo fra le sue braccia.
Sospirando pazientemente lo prese in braccio e si diresse in camera da letto, dove lo depositò dolcemente fra le coperte calde e morbide.
-Mi fai dannare, Mame-chan…- mormorò Roy, prendendosi un paio di minuti per osservare il ragazzo addormentato e imbacuccato nel letto, con i capelli simili a spighe di grano maturo sparsi sul cuscino.

Sospirò per la seconda volta, passandosi una mano fra la zazzera nera e scompigliata dei suoi capelli, guardando per un ultima volta il suo fagiolino preferito.
-Ma ti amo per questo…- sussurrò, uscendo poi per lasciarlo dormire tranquillamente mentre lui andava a sistemare in sala.

E via dolce notte di Natale fra coccole e baci…

Sorrise sornione, prendendo la pila di piatti e portandola in cucina.


Si sarebbe decisamente rifatto quando quel fagiolo bisbetico si sarebbe rimesso.

Oh, si…
Decisamente…














Note Autrice:

Oh, dunque v.v mi sembra giusto dire che anche io volevo finalmente posticchiare qualcosa per natale XD ecco! E visto che ho via libera per il pc….v.v mahauahuahaua torno in carreggiata almeno per questa piccola one-shot A___A uhuhuh
Beh, che dire…mi sono ispirata a fatti di vita vissuta XD ovvero, è quello che è successo a me la vigilia del Natale scorso XD in cui una stupenda influenza mi ha lasciato mezza moribonda mentre gli altri si divertivano e mangiavano a sazietà ç__ç
Tutto quello narrato è successo XD tranne le coccole da parte di un figo fidanzato ç.ç e la portata a “sposa” in camera da letto v.v ehh, sigh ç.ç ghghghgh tutto questo solo per il mio fagiolo preferito v.v
Ringrazio chi mi segue e chi legge e recensisce le mie fic *_* e soprattutto chi me le mette fra i preferiti XD hghgh

Fate felice una povera pazza autrice…..leggete e commentate *-* grassie!
A Natale si è tutti più buoni v.v (siamo ormai a Capodanno…v.v n.d.Ed)(shhhhh >.< zittooo n.d.me) XD

Augurissimi a tutti di Buon Anno Nuovo!!

   
 
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