premessa:
i Tokio Hotel, così come Monia non mi apparetengono, così come non appartengono a nessuno, su di me avrei de dubbi. Non è un twincest è non è a scopro lucro...
buona lettura.
Beautiful Star
Amore,
era questo che aspettavo, l’amore.
No,
non parlo di quell’ amore tra uomini e donne, ma di quello
che solo poche persone sanno darti. Non genitori o parenti, ma persone
davvero speciali, quelle che sanno regalarti momenti indimenticabili e
davanti alle quali potresti fare qualunque cosa, qualunque
stupidaggine, ma che sai che non ti giudicheranno mai.
Perché è
così difficile trovare una persona così?
Perché ne esistono così poche al mondo?
Domande
stupide?
Forse,
ma con la loro stupidità sono riuscite ancora a mantenersi
ignote.
Capitolo
1
Là,
da sole, impaurite.
Come
aveva fatto il giorno più bello della nostra vita a
trasformarsi in un vero inferno?
Fino
a poche ore fa credevo che nulla potesse rovinare quel giorno. Mi
sbagliavo.
I
loro sorrisi, le loro mosse, ricordavo ancora tutto così
bene, mi sembrava di riviverlo. Si quello era il mio assaggio di
paradiso.
Peccato
che il pranzo vada sempre finito, infatti arrivò anche in
mio assaggio d’inferno.
Il
concerto era finito, noi eravamo pronte per chiamare mia madre e
chiedergli di venirci a prendere, peccato che il cellulare era scarico.
“Stiamo
calme, chiediamo aiuto a quei ragazzi laggiù”
propose lei, peccato che non avessimo considerato il fatto che
potessero essere maniaci drogati.
Ecco
com’eravamo arrivati in quel vicolo cieco.
-E
ora?- chiese lei con gli occhi lucidi –Che facciamo?
Quanto
avrei voluto dirgli “Dai, non ti preoccupare,
andrà tutto bene!”, ma come facevo? Io
ero la prima in quel momento a morire di paura.
*Strash*
Si
sentì un rumore.
Non
era un rumore molto rumoroso, sembrava più una foglia secca
caduta che veniva acciaccata da un passante che camminava
frettolosamente, e che era troppo preso per i suoi pensieri per
accorgersi di quel rumore per lui del tutto normale.
*Strash*
Si
risentì.
Io
e Monia ci guardammo negli occhi, entrambe impaurite.
Perché
quella sera doveva capitarci tutto a noi?
*Strash*
Era
la tersa volta. Proveniva da dietro i secchioni
dell’immondizia alla fine di quel vicolo.
Mi
alzai.
-Che
stai facendo?!
-vado
a vedere cos’è...- non ne ero del tutto sicura
neanch’io.
Mi
guardò per un secondo perplessa, poi si riprese.
-Tu
sei pazza!
-perché?
-Come
perché? Perché se
c’è un altro maniaco, come la metti?
-Senti
ho paura anch’io- ora era diventata una sfida per
dimostrargli il mio coraggio. –ma se magari è
qualcuno per bene? Potrebbe salvarci!
-Va
bene, però se i procioni ti sbranano o se un ubriaco ti
spara non dire che non te l’avevo detto!
Ecco
di nuovo la sua ramanzina, ma ormai c’ero abituata, e non ci
facevo più tanto caso.
Mi
avviai.
Avevo
paura, il cuore mi batteva forse più forte del dovuto, ma ce
la dovevo fare.
Arrivai
dietro quei secchioni, avevo paura a vedere cosa ci sarebbe stato, ma...
-AAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
No,
non poteva essere lui... da quando trovi gli angeli tra i cassonetti?
Guardai
meglio, non potevo crederci... era proprio lui!
Il
suo corpo, i suoi occhi, i suoi lineamenti così perfetti ed
angelici, lo avrei riconosciuto a miglia di distanza.
Monia
sentendo il mio urlo accorse preoccupata da me...stessa identica
reazione.
Lui
era lì, sdraiato tra la spazzatura sanguinante. Aveva il
trucco colato, e i capelli che una volta erano sparati, pian piano si
erano allisciati.
Restammo
qualche secondo ad ammirarlo.
Una
persona normale avrebbe subito visto se aveva un portafoglio o dei
soldi, peccato che noi non eravamo normali, eravamo pazze, pazze di
quattro angeli che ci avevano cambiato la vita.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
eccomi tornata con una nuova fanfiction che già da un po' vagava nella mia mente. voglio scusarmi in anticipo per il fatto che posterò un po' lentamente, ma questi giorni, anche se può sembrare strano, ho molto da fare, quindi vi prego...perdonatemi!