Titolo: Raggio di luce
Fandom: Merlin (BBC)
Personaggi: Arthur Pendragon, Merlin (accennati Gaius, Uther Pendragon,Morgana)
Parole:633
Note: Scitta per la Notte Bianca 18 di Maridichallenge
Disclaimer: Non mi appartengono e non ci guadagno nulla.




Essere diverso non è piacevole. Da che il mondo è mondo che questa è, probabilmente, la verità riconosciuta da tutti. Doversi nascondere, rimanere esclusi: nessuno vorrebbe sentirsi così. Per alcune persone, però, la vita scorre e loro non possono essere chi realmente sono. C'è chi nasconde una mania, chi ha un'opinione diametralmente opposta ai più, chi ha qualche deformità o qualche particolarità, chi ha dei geni mutati. A dirla così sembra tanto brutta, ma in realtà tutto dipende da come questi geni si sono modificati rispetto a quelli degli altri esseri umani. Leggere nel pensiero ad esempio è una bella mutazione. Assorbire l'energia vitale di chiunque tocchi non lo è. Comunque sì, non importa quanto siano esaltanti i ''superpoteri'' con cui nasci, visto che poi si è costretti a vivere un'esistenza nel silenzio e nel buio. Un primo raggio di luce viene dalla residenza del professor Gaius, dove i mutanti sono accolti per ciò che sono, ed anzi, vengono incoraggiati ad usare i loro poteri e ad imparare a padroneggiarli sempre con maggiore cura.
Uno spiragli luminoso oscurato, però, da persone come Uther Pendragon. Politico a capo dei movimenti anti-mutanti. C'è stato un periodo in cui era riuscito ad inculcare talmente tanta paura e talmente tanti pregiudizi nelle menti dei suoi cittadini che era partita una vera e propria caccia alle streghe ed ogni minima diversità veniva additata come ''potenziale minaccia per l'umanità''. Balle. È naturale che poi altre ombre scendano in campo e dei mutanti si coalizzino per eliminare gli esseri umani, in modo da poter vivere in pace e serenità. Secondo lui sono balle anche quelle, perché la vendetta non potrà mai essere la giusta soluzione, ma questo Morgana sembra non capirlo in nessun modo. Troppo chiusa su sé stessa e ancorata alle proprie idee per rendersi conto di come stiano realmente le cose.
Se però vivere nella residenza per i mutanti è una prima forma di serenità e di luce, ciò che probabilmente per lui è il sole è poter andare in città, camminare per le strade, entrare nei negozi. Bere un caffé con un amico.
Will non approva.
Will non è come Merlin, ma sono cresciuti insieme. Probabilmente la prima volta che un oggetto si è mosso senza nessun motivo erano insieme, quindi Will sa tutto dei suoi poteri. Ed è l'unico, oltre a sua madre, oltre a Gaius e i suoi alunni, ad averlo accettato così com'è.
Tutto questo prima di un caffé.
Buffo come quando si cammina di fretta i pensieri si affollano nella mente di una persona e ricostruiscono scenari o analizzano situazioni. Prende un lungo respiro quando finalmente intravede l'insegna del bar in cui deve dirigersi. E più si avvicina più inizia a distinguere i volti della folla che fa avanti e indietro sul marciapiede, ma solo una persona è ferma vicino all'entrata. Merlin agita il braccio in aria, un enorme sorriso stampato in volto. Finirà che dovrà offrire lui per farsi perdonare del ritardo, se lo sente.
È anche buffo anche come non importa quante volte ''salvi al volo'' una tazza che sta per cadere o riesca ad afferrare l'altro ragazzo per la maglia prima che si faccia distrattamente investire da una qualche macchina, perché tutto ciò che gli verrà detto sarà « A vederti non si direbbe, ma hai dei riflessi veramente pronti. »
E sì, okay, questa è la vera luce che illumina le sue giornate. Prendere un caffé ogni tanto con un idiota che non riesce a vedere al di là del proprio naso, nonostante i mutanti siano un tema caldo nell'attualità, e continua a pensare che il proprio amico si trovi solo al posto giusto nel momento giusto.
Un giorno, quando sarà il momento giusto, ed il mondo sarà pronto, gli racconterà la verità.
« Sorgi e splendi, Arthur! »