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Autore: Phedwa    04/05/2015    3 recensioni
[...]"Deve rispondere a queste d0mande inserendo dati veritieri poiché potrebbe v1ncere un premio. Intende continu@re?"
Genere: Horror, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono appena tornata dal lavoro e, stanca morta come sono, lancio tutte le mie cose sul pavimento per poi fiondarmi sopra il divano con un lungo sospiro. Sono quasi le nove, ed essendo domani giorno di riposo, decido di rimanere sveglia per un po' rilassandomi al pc. Prendo un bric di thè al limone dal frigo e con l'altra mano sollevo il mio pc portatile che fino a poco fa giaceva in camera mia. Mi risiedo comodamente sul divano e mentre aspetto che il pc mostri la schermata iniziale, infilo la cannuccia nel bric per poi sorseggiare il contenuto ancora freddo.
"Mhh... vediamo cosa fare..." farfuglio con la cannuccia tra i denti dopo aver cliccato l'icona di Google Chrome. Stranamente non è comparso il motore di ricerca predefinito bensì un altro completamente diverso. Rimango perplessa per un momento: non ricordo di aver impostato nulla e mai prima d'ora avevo visto il computer comportarsi in questo modo. Decido di sorvolare, magari l'aveva usato Erica, una mia collega di lavoro nonché migliore amica. Noto che sotto la barra di ricerca c'è una specie di pubblicità sotto forma di banner. Dico una "specie di pubblicità" perché raffigurato c'è una mano animata e pixellata che indica, verso destra, il nulla; il tutto su sfondo bianco. Mi vengono dei dubbi su di esso, "ma cosa mai starà indicando?" penso confusa. Il bello è che sono tentata ad aprirlo, sempre se questo banner conduce a qualche link, quindi clicco su di esso senza pensarci due volte. Tanto non ho niente da fare. Poco dopo si apre una nuova scheda con Chrome che mi segnala un malware. Rimango lì, con le mani sul mouse, indecisa se andare avanti o meno.
"Massì, tanto devo comunque comprare un pc nuovo!" dico sorseggiando l'ultimo goccio di thè. E così ignoro l'avviso e vado avanti. Ci mette un po' a caricare ma dopo qualche lungo secondo una scritta appare su una pagina completamente bianca:

"Deve rispondere a queste d0mande inserendo dati veritieri poiché potrebbe v1ncere un premio. Intende continu@re?"

Come non detto, la solita cazzata pubblicitaria. E come se non bastasse, sotto la frase non c'è nessuna opzione per cui non posso rispondere. "Che senso ha?!" mi chiedo leggermente accigliata. Ad un tratto il bric del thè mi scivola dalla mano per poi finire sulla tastiera digitando delle parole a caso.

"kjdg0"

 A quanto pare per rispondere bisogna scrivere sulla tastiera come se stessi chattando con qualcuno, o meglio, con un bot. Premo invio giusto per vedere cosa mi dice. Spunta un "Risposta non valida.", velocemente seguito dalla stessa frase di prima solo che il "Intende continuare?" è scritto in maiuscolo. Tutto questo non m’ispira niente di buono e inizia a essere parecchio inquietante la cosa. Decido comunque di rispondere.

"Sì."

Sento che mi pentirò di aver fatto questa scelta...

"C0me ti chi4mi?"
"Sonia."
"Qu@nti anni hai?"


Ma cos'è? Un interrogatorio per caso?! E poi, perché scrive in questo modo? Mentre mi faccio mille domande, per sbaglio, invece di inviare "25", invio "25ù". Maledetta tastiera!

"QUANTI ANNI HA1?"

M’immobilizzo due secondi: siamo sicuri di star parlando con un bot? In questo momento sono molto confusa e intimorita da ciò ma qualcosa mi spinge ad andare avanti.

"25"
"D0ve abiti?"


A questo punto scelgo per sicurezza di falsificare il mio indirizzo poiché non mi fido tanto di questa, se così possiamo chiamarla, cosa. E ad essere onesti non avrei vinto niente lo stesso dato che io e la fortuna siamo come due linee parallele, in pratica non ci incontriamo mai.

"Via delle tre campane, 89"

Inaspettatamente la pagina si ricarica da capo mettendosi automaticamente a schermo intero e mostrando di nuovo la frase iniziale anche se con qualche piccolo e preoccupante cambiamento.

"Deve rispondere a queste d0mande inserendo DAT1 VERITIERI poiché potrebbe v1ncere un premio. Intende continu@re?"

Rimango impietrita con un brivido che mi percorre la schiena. Spero seriamente che sia uno scherzo. Arrivo perfino a controllare la data di oggi: no, non è il primo d'aprile né il mio compleanno né qualsivoglia altra ricorrenza. Cerco di uscire dallo schermo intero per chiudere il browser ma questo tentativo si rivela inutile. Cerco disperatamente anche di spegnere il pc manualmente ma il tasto di accensione/spegnimento non risponde ai miei comandi. Molto probabilmente il virus è già entrato in circolazione. Forse è la mia amica che ha voluto prendermi in giro mettendo in atto questo scempio, sapete, lei è molto pratica nel settore tecnico-informatico. Voglio contattarla ma l'ora non mi permette di farlo dato che sono le dieci passate.
Fisso lo schermo e con il cuore a mille decido di proseguire con l'idea che fosse stata Erica a manomettere tutto.

"Sì."

Dopo il nome e l'età mi chiede di nuovo l'indirizzo. Non voglio sapere cosa potrebbe accadere se rifalsificassi la mia via quindi digito quella vera seguita da un "se è uno scherzo non è divertente" con tanto di punti esclamativi.

"C0sa vorr€sti vincere se @vessi la possi%ilità di $cegliere un prem1o?"
"U N PUGMO DA REGALRE A TE STYUPIDO PERVERT ITO!1 GUARDDA CHE XHIAMO LA PLIZIA!"
digito secca secca con qualche errore di battitura per colpa delle mie mani tremolanti. Ormai sono veramente convinta di star parlando con qualcuno.

"Risposta n0n valida."
"Chji se i? Cosda voui da mewP?!?"


Ad un certo punto i caratteri diventano bianchi su sfondo nero con una buona parte di me che sta per impazzire. Ecco che una finestra di dialogo compare sulla pagina con scritto "Congratulazioni, ha vinto". La mia pazienza raggiunge il limite e inizio ad imprecare ad alta voce: sto quasi per cagarmi addosso dalla paura e questo qua viene a dirmi che ho vinto?! Assurdo!
All'improvviso uno scricchiolio mi distrae facendomi sobbalzare non poco. E' la porta d'ingresso che solo adesso ricordo di non avere chiuso a chiave vista l'immensa stanchezza che mi portavo appresso qualche ora fa. Faccio per andare a controllare ma un’immagine riempie lo schermo attirando la mia attenzione. Spalanco gli occhi portando la mano sulla mia bocca dallo sconvolto. Ci sono io con un’espressione molto spaventata rivolta sul monitor e una mano pixellata, come quella di poco fa, che indica la porta aperta che si trova rispettivamente dietro di me. Mi giro lentamente e un grido esasperato è l'ultima e l'unica cosa che riesco a tirare fuori.
   
 
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