Di diecimila vite spese
per conoscere la primavera
no ne colsi che un vago profumo
già sfuggito.
Di una sola parola devo
avere vergogna: vita.
Di questa vita sprecata
a comporre sentimenti
e persone e memorie
è come quaderno di cui
non riempio nemmeno una riga.
Allora perché indugiare ancora?
Lascia un segnalibro e
se di primavera non conoscerai nulla
impara a conoscere autunno
inverno ed estate.
Allora lascio un segnalibro,
fatto di fiori essiccati,
vago e dolce il loro profumo
perché voglio conoscere
e di questa vergogna dimenticarmi.
E allora di diecimila vite
spese conoscerò gli autunni,
le estati e gli inverni e di
questa primavera amara
dolce sarà il suo vago profumo.