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Autore: ladyrowena    04/05/2015    0 recensioni
Nasir non riesce a dormire ed Agron le tenta tutte per farlo rilassare...Come andrà a finire?
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Agron
Note: AU | Avvertimenti: Mpreg
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Quella  notte sobbalzi nel sonno a causa di un calcio che ti arriva con precisione matematica sullo stinco. Con gli occhi pesti di sonno,ti rigiri verso il comodino.
Sono solo le fottute quattro di notte. Cazzo.
Ti rigiri sotto le coperte sperando che il tepore delle coperte ti riporti nel mondo dei sogni ma già sai che sarà una speranza vana. D’improvviso il materasso oscilla pericolosamente e ti svegli completamente. Sei esausto,il  lavoro in ufficio è diventato pesante  e non ricordi da quando non ti fai otto ore di sonno tutte in fila. L’ennesima botta sullo stinco ti fa mugugnare di dolore e sospiri pesantemente.
“Nasir?”
“Scusa” sussurra mortificato
Sai cosa ci vuole quando è così agitato.
Sorridi involontariamente e sospirando ti alzi dal letto. A piedi nudi e senza accendere alcuna lampada,ti avvicini alla poltrona che hai di fianco e indossi svelto un paio di pantaloni sbiaditi della tuta. Ti dirigi prima al bagno e dopo raggiungi la cucina dove con gesti precisi afferri un pentolino riempiendolo fino all’orlo di acqua e delle bustine di tè nero  che sai piacergli tanto. Poggi il recipiente sul bocchettone del gas e attendi che bolla. Hai qualche ripensamento sulla quantità d’acqua ma lasci perdere sapendo che Nasir lo avrebbe bevuto tutto domani.
Male non fa
Sbadigli, ti appoggi all’isola della cucina e prendi ad ammirare le gocce di pioggia che scuotono il vetro della finestra. Anche quel giorno pioveva,lo ricordi bene. E’ il ricordo più nitido che hai.
“Sempre,vero?”
“Sempre,sempre”
Ti perdi ripensando a quello che avete dovuto sopportare e ti domandi come ora ti ritrovi alle fottute quattro di notte lì. Ricordi i litigi feroci,le rimostranze dei tuoi genitori,la gelosia di tuo fratello,il fantastico sesso riconciliatore,le risate,i pianti.
Tutto. Sembra ieri.
Vieni riportato alla realtà dall’acqua che bolle e apri a tentoni nella penombra della cucina le bustine di tè ponendole in infusione per circa un quarto d’ora.
“Mi porta un tè nero?Mi raccomando,non zuccherato e con una puntina di miele dentro. Ne senti in pieno il vero sapore. Vuoi provarlo?”
Ha fatto diventare anche te un adulatore di quella bevanda nerastra che avevi sempre pensato non avere sapore. Eri un adulatore del caffè. Una volta,tanto tempo fa. Anche qui sorridi.
Pazzesco,chi ci avrebbe mai creduto!
Prendi dalla mensola in alto una tazza blu con degli arabeschi sopra e ci versi la bevanda tentando di farla raffreddare. L’avete comprata in quel mercatino di Marracash dove ti hanno offerto venti cammelli per lui.
Sogghigni al pensiero.
Dopo me l’ha fatta pagare. Eh,sì!
Ma la stanchezza imperterrita ritorna ,non vedi l’ora di tornare a letto e di dormire quelle altre tre ore. Sbuffi ripensando alla giornata che ti aspetta ,ti verrebbe quasi voglia di darti malato e di rimanere a casa così da controllare la situazione.
Ripensi scioccato a quando lo avete scoperto e ti senti travolgere dalla gioia. Ancora non puoi credere alla fortuna che avete avuto.
“Ho mal di stomaco”
“Di nuovo?!?”
“Ehi,sono cose che non posso controllare “
“Ok,ora basta. Vestiti che andiamo da Duro,è di turno in clinica”
“Aspetta che mi vesto meglio”
“Sono tre giorni che non ce la fai a tenere un pasto nello stomaco,vai avanti a fette biscottate e pensi al vestiario. Pazzesco!Stai scherzando,vero?!?”

Pensi a come sarà dopo. Già ti immagini e la cosa ti piace poco perché già sai che sarai un bersaglio facile per le prese in giro di Duro e Gannicus.
Ritorni alla tazza e ti accorgi che è tiepida ma non freddissima così agguanti dal ripiano  in basso il barattolo di miele e con la punta di un cucchiaino ne estrai un po’ dalla confezione. Lo poni velocemente nella brodaglia quasi nera e mescoli con attenzione.
“Non deve coprire il sapore del tè”
Riponi il bollitore e il cucchiaino nel lavello ripromettendoti di lavare tutto l’indomani mattina prima di andare a lavoro e ti dirigi verso la camera da letto al buio.
Ti fermi sulla soglia con la tazza fumante e ammiri l’uomo che sofferente ed esausto si appoggia con una miriade di cuscini multicolore alla spalliera del letto. Ha gli occhi rossi e i capelli acconciati in una crocchia scompigliata ma per te rimane sempre bellissimo. Ancora non ci credi,è come se ogni volta ti dessi un pizzico per svegliarti da una realtà che assomiglia troppo a un sogno.
“Cosa fai lì impalato?” ti domanda con voce stanca e affannata
“Ti ammiro”gli rispondi sghignazzando lievemente
“Smettila,non c’è niente da ammirare – ti risponde seccato -  Sono una mongolfiera”
Ridi di gusto dirigendoti  verso la sua parte di letto e ti siedi sulla sponda porgendogli la tazza.
“Stai attento. Scotta ancora”
Nasir prende la tazza e gusta la bevanda con gli occhi chiusi. Mugugna con piacere e sai che questo ti porterà a domare tra poco un’erezione dalle proporzioni cosmiche.
“Sapevo di averti sposato per un motivo. Hai imparato a farlo meglio di me”
“Tutto merito tuo”
Ti sorride radioso Nasir ma d’improvviso strizza gli occhi cacciando un piccolo lamento. Si scopre lievemente dal piumone e va a strizzare la t-shirt consunta e spiegazzate che nasconde il suo ventre gravido.
Ti impressioni un po’,non lo avevi mai visto così.
“Ehi,va tutto bene?”
“Sì ,stasera ha deciso che non devo dormire”
“ Vuoi che andiamo in clinica a dare una controllata?”
“No,tranquillo. Ora si calma”
Prendi dalle sue mani la tazza e la poggi sul suo comodino stando ben attento a non versarlo. Lo guardi preoccupato, Duro l’aveva detto che non sarebbe stata semplice la gravidanza sin dal primo momento ma non credevi che sarebbe stata così sofferta. Vorresti  quasi sostituirlo quando vi sono di queste “crisi notturne”,ti senti impotente e non sai cosa fare per alleviargli il dolore.
“Canta” sussurra lui riappoggiandosi sui cuscini
“Cosa?”
“Canta. Gli piace quando lo fai”
Un tuono rimbomba improvvisamente nel cielo e Nasir geme nuovamente. Ti distendi lievemente vicino a lui,all’altezza del suo pancione, e prendi a carezzarlo leggero.
Ancora non puoi credere che tuo figlio sia lì dentro,il vostro miracolo.
Inizi a cantare lieve e,come se avesse sentito la tua presenza lì o il tuo stupore, il piccolo filibustiere fa sentire la sua presenza con una leggera botta sotto la tua mano. Sorridi con tenerezza accarezzando quel punto quasi con reverenza e continuando a intonare quella delicata melodia che ha accompagnato te e Duro durante l’infanzia.
Nasir sospira tranquillo e chiude lievemente gli occhi assaporando anche lui quel meraviglioso suono. Si rilassa completamente tra i leggeri tocchi sul ventre teso e  la dolcissima voce di suo marito.
Continui a massaggiare piano quella pelle ambrata su cui in passato hai lasciato succhiotti e graffi,baci e carezze. Arrivi pian piano anche a massaggiare le mani di Nasir, poggiate sul suo ventre,su cui spicca la fede dorata che vi siete scambiati un anno fa. La tocchi con riverenza e ci poni sopra un  bacio leggero sentendo pian piano vostro figlio calmarsi. Continui comunque a carezzarlo e a baciare punti indistinti sulla dura protuberanza. Sai con certezza che si sta addormentando anche Nasir e nella penombra della stanza pronunci le  uniche parole che sai piacergli tanto.
“Ti amo”
  
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