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Autore: Daughter_Of_The_Moon    04/05/2015    7 recensioni
Stiles è morto per salvare la sua famiglia e i suoi amici dal Nogitsune.
Scott ancora non riesce ad accettare questo fatto.
“Qualche volta mi ritrovo a camminare per casa, con la sensazione di aver perduto qualcosa di importante, e mi accorgo che sei tu. ”
Buona lettura, Daughter_(perché il nick abbreviato è bello u.u)
Prima pubblicazione: 04/05/2015
Prima revisione: 11/04/2016
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Dear...-letters'
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11/04/2016

A distanza di non so quanto, ho deciso di rivedere questa mia vecchia OS e cambiare qualcosa, renderla ancora più drammatica (ci sono riuscita?) e correggere i miei vecchi errori. Nonostante ciò, ho riletto questa cosa solo una volta e mi scuso se ci sono degli errori. Detto ciò, ci si vede in giro!


DEAR STILES

Lettera al fratello



Caro Stiles...no, così non va bene. Caro Stiles un corno.
Ricomincio.
Stiles, mi manchi. Tsk, nemmeno questo è adatto. Chi inizierebbe mai una lettera con un “mi manchi”? Ma, alla fine, chi scrive più lettere?
Fratello, perché? Già, così è meglio, ma un perché può avere tanti significati. Allora forse è meglio che io specifichi.

Stiles, perché te ne sei andato? Perché mi hai lasciato da solo anche tu? Anzi, perché proprio tu? Con chi parlerò, ora, durante le lezioni, con chi progetterò quei maledetti piani B, che non funzionavano mai, ma, alla fine, non era importante perché eravamo sempre io e te? Con chi, eh Stiles? Non con te, sicuramente. Perché non ci sei più. Non sei alla ne alla mia destra, ne alla mia sinistra. Non sei dietro di me, a proteggermi le spalle da qualche lupo psicopatico, non ci sei ad avvertirmi. Non sei nemmeno dall’altra parte del telefono, a parlare ininterrottamente.
Ci eravamo promessi che ci saremmo sempre stati, che non ci saremmo lasciati, però alla fine sei stato tu ad andartene. Te ne sei andato per salvare tutti noi. Ed è buffo, perché tu eri solo l’umano, quello senza poteri, ma di sicuro valevi molto più di tutti noi licantropi. Eri solo un ragazzo che con il soprannaturale centrava poco o niente. Eri solo il mio migliore amico, quello che affrontava la paura, quello che l’unica sua difesa era il sarcasmo. Ma, a pagare i nostri errori, sei stato tu.

Hanno pianto tutti al tuo funerale, persino Derek, che in realtà ci teneva tanto a te, più di quanto penseresti. Persino Isaac.
Vorrei dirti che ho parlato a cuore aperto, che ho parlato a tutti del tuo coraggio, ma la verità è un altra. Mi sono ritrovato a leggere una lettera come quasi tutti, una lettera piena di bugie.

Lydia mi dice che dovrei andare avanti, che dovrei lasciarti nei miei ricordi e basta, lo dice a tutti, ma intanto lei piange.
E piango anche io.

A volte mi chiedo, sai, cosa sarebbe accaduto se io non fossi stato morso, quante lacrime non sarebbero state versate. Penso che non sarebbero successe tante di quelle cose. Penso che non saresti stato costretto a sacrificarti per tuo padre, così che il Nogitsune non si sarebbe mai impossessato di te. Penso che se  io non avessi fatto il bambino che gioca al supereroe, tu saresti qui, a dirmi sorpreso un “non sapevo che tu sapessi pensare!” o a prendermi in giro per il mio scodinzolare dietro ad Allison.
Allison.
Anche lei non c'è più, ora.
Strano che tutte le persone, quelle che volevo rimanessero con me in eterno, alla fine se ne sono andate. Per colpa mia. Perché si, Stiles, è colpa mia se voi siete morti. Morti, capisci?
E chi mi resta, adesso?

Ci sono giorni, in cui mi ritrovo a camminare per casa, con la sensazione di aver perduto qualcosa di importante, e mi accorgo che, quella cosa, sei tu. Perché io non ci credo, non posso credere che sei morto, nonostante io continui a ripetermelo, nella mia testa.

Ti ricordi quando, nell’hotel dei suicidi, mi salvasti? Eri disposto a morire con me. Mi dicesti che ero tuo fratello, che avevi bisogno di me*. Adesso sono io che ho bisogno di te, Stiles. Mi getterei volentieri tra le fiamme se solo questo servisse a riportarti indietro. Mi strapperei la pelle con i denti, così che le mie cellule lupesche non funzionino più.
Se servisse, tenterei qualsiasi cosa, per riaverti qui, ma non posso fare nulla. Nulla.
Io sono solo un licantropo maledetto che non  è niente senza di te.
E so che non è il modo migliore per finire una lettera, che avevo giurato di non scriverlo, ma mi manchi, mi manchi seriamente e fa male reprimere l’istinto di mandarti un messaggio, perché non ci sarà nessuno a rispondermi con battute di scarsa qualità e citazioni tratte da StarWars.

Ho ancora il tuo numero di cellulare salvato, a proposito, e so che dovrò cancellarlo una volta per tutte, dimenticarlo, ma non posso. Quel numero è l’unico modo per sentire la tua voce, nella segreteria telefonica, e, dannazione!, so che presto lo disattiveranno ma quelle dieci cifre** sono la sola cosa che mi resta di te e scordarle sarebbe come dirti addio, accettare il fatto che tu sei morto, che te ne sei andato per sempre. Ed io non posso. Non sono pronto.

Per dire addio ad una persona ci vuole volontà, e tanto coraggio. Ed io non sono coraggioso.
Dire addio significa proseguire, ed io non ce la faccio. Non questa volta.
Mi dispiace di averti deluso.


Tuo fratello, nonché migliore amico,
Scott.





Alcune precisazioni:

*riferimento all'episodio 3x06, Motel California. Così come la battuta “io non sono nulla senza di te”, che è vagamente ispirata a quello che dice Scott a Stiles.

**in realtà non so veramente quante sono le cifre di un numero americano, ho presupposto che fossero dieci. Se sapete quante sono realmente, potete scriverlo nelle recensioni.

Ora so di dover dare qualche spiegazione riguardo questo obbrobrio testo. Come avrete capito, Stiles è morto per salvare la “squadra” dal Nogitsune, dopo che questo ha ucciso Allison. Non vi do i dettagli della morte, non credo che vi interessino più di tanto. La FF è già abbastanza deprimente così.


04/05/2015

Angolo della pazza:

TANTARATAN!!! Sono tornata! Felici, eh? *non si sente una mosca*

Bene, dopo secoli torno con una nuova” storia. Avevo questa shottina da un sacco di tempo, ma, per un motivo o per l'altro, non sono riuscita a scrivere il finale. Qualche giorno fa mi è capitato tra le mani questa vecchia bozza e mi è venuta l'illuminazione. Spero solo che vada bene ^=^ Giuro che presto pubblicherò qualcosa di più allego, ma che ci posso fare se nelle mie storie l'angst regna!

Okay, vi ho scassato fin troppo. Vado a cercare immagini di panda cucciolosi per scrivere qualcosa di fluffuoso!

*scompare nel nulla*

Daughter_



   
 
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