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Una storia nera
Un sax suonò, in melodie stridule, come pianti
d'un uomo di cotone. Ed il delirio,
vibrava sull'ottone - ossidato. Ed
un' ultima mosca, si poggiò sulla finestra.
Gli occhi, d'un gufo - immobile.
Trasfondevano, dilatati: inquietanti,
in teoremi di follia - fluidi nel vento. Ed il canto,
d'una madre scura, colava su strade dimenticate.
Dal tombino, voci di bimbi perduti.
Ed un marinaio, batteva su bidoni e charleston,
navigando, in lacrime amare, come caffè -
privo di zucchero.
Un altro soffio, di polmoni saggi,
consumati da nicotina sporca. Ed il fegato, fece l'amore -
con Whisky e ghiaccio. Per lunghe notti,
finchè non ci liberarono.