Mi alzo stanca.
Corindoni cardinalizi gocciolano uggiosi
da occhi indifesi mentori di iniquità
sfuggono grevi su di un letto di seta
effluvi di fuoco che cesellano la carne.
Il cristallo riflette mille facce di me
mentre il viola del cuore si sposa con il sole
spine appassite ghiacciano i sogni
sospesi tra il vento e la cruda realtà.