Era una buia serata d'inverno, camminavo a passo lento nonostante il freddo che mi arrivava alle ossa, perchè persino rabbrividire mi faceva sentire viva.
Era una delle poche cose che mi era permesso percepire gratuitamente.
Colori, profumi, sapori, erano off limit per chi non poteva permetterseli.
La gente si teneva i soldi da parte una vita intera per potersi godere il profumo del caffè la mattina o l'azzurro del cielo in primavera.
Le piccole gioie della vita, insomma, nella nostra società avevano un prezzo.
Tutti quelli che si lamentavano, dovevano sorbirsi la solita predica su come nel passato si avesse dato tutto per scontato e la vita avesse perso di significato.
Dunque, eccoci qui: schiavi del Dio Denaro e alla disperata ricerca di emozioni gratuite.
Io, per fortuna, avevo trovato la mia.

Si chiama Calliope e rende il bianco e il nero i colori più brillanti di sempre.
Ed è proprio da lei che mi stavo dirigendo con il sorriso sulle labbra.
La intravidi nel vialetto di casa sua, accellerai il passo e la avvolsi in un caldo abbraccio.
Entrammo nel suo salotto e ci appollaiammo su una poltrona.
Preferivamo sempre la poltrana al divano, per avere la scusa di stringerci il più possibile.
Fu allora che mi annunciò nell'orecchio che aveva preso un'importante decisione.
La guardai con occhi impazienti e disse:

Comprerò il colore dei tuoi occhi e il sapore delle tue labbra.

Ci fu un momento di silenzio e prima che potessi ribattere aggiunse:

Niente potrà farmi cambiare idea.

Ovviamente, cercai lo stesso di farla ragionare:

Ma, Calliope, sono un sacco di soldi! Tutti quelli che hai risparmiato fino ad ora per poter vedere il colore del sangue e sentirne l'odore! Non potrai intraprendere la carriera di medico... Ne va del tuo futuro!

Non ho futuro senza di te, Arizona. Non lo capisci? Voglio conoscere tutto di te, per viverti appieno. Sarà come comprare la felicità.

Non ti hanno insegnato che le emozioni sono l'unica cosa che non si compra?

Non ce n'è stato bisogno, l'ho capito da sola innamorandomi di te.




E a quel punto nessun colore, profumo o sapore avrebbe potuto rendere migliore la mia vita.