Fu così che rovinai per sempre la nostra amicizia.

Distolse per un' attimo io suoi occhi limpidi come l'acqua dell'oceano per volgerli verso la finestra intenti a scrutare i tetti delle case e il mare in lontananza

" in che senso?"

" Haru tu mi piaci non come amico, non più, provo qualcosa che va oltre l'amicizia, non so se mi sono spiegato, ma Haru io...credo di amarti". Ecco, glielo avevo detto e adesso non sarei più potuto scappare. Abbassai leggermente il capo, io suoi occhi, non riuscivo a guardarli.

"Mi dispiace Makoto...io..." Fece un breve pausa, lo sapevo, l'ho sempre saputo che non sarebbe mai stato mio.

"Ho capito"

Mi alzai dalla sedia continuando a fissare il pavimento, non ero forte abbastanza per sentire le sue parole, e mi diressi velocemente verso la porta che divideva la sua camera dal resto della casa. Lo sentii che si alzava, ma ero certo che non mi avrebbe fermato...

"Mako io... Mi dispiace"

Mi voltai per un secondo per specchiarmi ancora una volta in quelle pozze d'acqua. "Anche a me." E uscii.

Il vento sbatteva contro il mio viso e asciugava le lacrime che spingevano prepotenti per uscire copiose dai miei occhi. Arrivai a casa cercando di non attirare attenzioni ,dato il mio stato, e corsi su per le scale chiudendomi in camera e buttandomi sul letto con il viso premuto sul cuscino. 

Avevo rovinato tutto, diciotto anni di amicizia, se così si poteva chiamare, buttati nel cesso. "Sono un disastro" pensai. 

Mi voltai per prendere il respiro e mi appoggiai al cuscino con il viso verso il soffitto e le mani dietro la testa. Mi veniva da piangere ma mi imposi di non farlo, era solo tempo sprecato. Girai lievemente la testa verso il comodino guardando quella foto che ormai era mia abitudine osservare tutte le mattina appena sveglio. Mi avvicinai e la presi. Eravamo ritratti io, Haru, Rin e Sousuke, completamente fradici a causa della guerra con i gavettoni che aveva caratterizzato quel pomeriggio primaverile. Eravamo sempre stati così uniti ma adesso che Rin e Sou si erano trasferiti a Tokyo e  che la mia amicizia con Haru poteva considerarsi finita, ero rimasto solo. Questo pensiero mi face rabbrividire, ma diedi la colpa alla finestra aperta che lasciava entrare un tiepido vento autunnale. Mi alzai e la chiusi ma rimasi per un po'  a guardare il paesaggio che mi si stagliava davanti.

Presi l'ipod e uscii di nuovo di casa, diretto sta volta verso la spiaggia.

Mi misi gli auricolari e lo accesi. Mentre le prime note partivano presi la foto, che avevo tolto dalla cornice e la riguardai...

 

 

Loving can hurt,     

loving can hurt sometimes,

But it's the only thing that i know,

When it gets hard,

You know it can get hard sometimes

It is the only thing that makes us feel alive

We keep this love in a photograph

We made this mamories for ourselves

Where our eyes are never closing

Our hearts were never broker 

And time's forever frozen, still

So you can keep me inside the poket of your ripped jeans

Holding me colse until our eyes meet

You won't ever be alone,

Wait for me to come home...

 

 

Piangevo, singhiozzavo e correvo verso la riva del mare. Quando sentii l'acqua bagnarmi i piedi gridai e in un impeto di rabbia lanciai la fotografia in mare osservandola mentre toccava la superficie dell'acqua ,chiara come i suoi occhi, e sprofondava dentro di essa. 

Mi avvicinai una mano al cuore sorprendendomi nel sentirlo battere ancora e mi ripromisi che mai più nessuno l'avrebbe toccato.

 

 

 

 

Angolo dell'autrice🌸

Ciao a tutti!! Innanzitutto vi volevo ringraziare per essere arrivati alla fine^^

Questa storia è ispirata a un video che un giorno girando a caso su YouTube ho visto e allora ho deciso "perché non provare a ricavarne una fan fic?" Spero che l'idea sia piaciuta e se si fatemi sapere anche con una piccola recensione se vi va. 

La canzone che ho inserito è " Photograph" di Ed sheeran, e pensavo di metterne una in ogni capitolo come se fosse il filo conduttore di tutta la storia ( spero di riuscirci almeno -.-)

Eh niente spero di avervi almeno un po' incuriosito 

Un bacio, alla prossima

Jarco

 

 

Link del video: http://youtu.be/ujNxgxSHTnY