05/05/2015
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Voglio
solo la tua voce
Aveva sentito tante di quelle voci sul Signore dei Mari, il padrone oscuro che regnava gli oceani, temuto da tutti e riverito con grande timore. Una creatura leggendaria, un enorme drago dal corpo rivestito del metallo più resistente al mondo. Certo non si sarebbe mai aspettato che il potente Metalseadramon fosse così... poco dragonico e molto in vena di cantare, ma lui si trattenne dal ridergli in faccia. Voleva le gambe, non farsi spezzare le pinne. Dal canto suo, per il drago, la visita "inaspettata" del primogenito del re Hiroaki era un'occasione che andava celebrata come si deve.
-Allora, il patto è questo.- disse con voce sensuale -Ti darò una pozione che ti trasformerà in un essere umano per tre giorni.-
Il principe Yamato deglutì. Tre giorni erano così pochi, considerando che la principessa Sora non conosceva neppure il suo nome...
Con la coda, Metalseadramon gli prese delicatamente il viso per rivolgerlo verso il proprio volto antropomorfo.
-E ora ascoltami bene, è importante. Prima che il sole tramonti il terzo giorno, la tua bella dovrà darti un bacio.-
Facile, pensò. Ma il drago parve leggergli nella mente.
-Ma non un bacio qualsiasi. Un bacio di vero amore. Uno qualsiasi posso dartelo anche io.- disse, continuando a tenergli il viso e avvicinandosi pericolosamente alle sue labbra.
-Ho capito!- esclamò quello sudando freddo -Ho capito!-
-Tsk, noioso...- borbottò seccato il Signore dei Mari, lasciandolo andare. -Comunque, se s'innamorerà di te e ti darà quel bacio, resterai umano per tutta la vita. Altrimenti...- rise fra sé -Tornerai ad essere un tritone. E allora mi apparterrai. Per sempre.-
Altro brivido freddo.
Yamato non ci teneva proprio ad un destino così misero, ma, d'altro canto, il pensiero di non rivedere più suo padre e Takeru lo frenava. Che situazione.
-La vita è fatta di scelte, non te l'hanno detto?-il drago gli lesse nuovamente la mente, era certo l'avesse fatto.
-Lo so!- esclamò stizzito. Sudava davvero freddo. Non era una decisione facile, da prendere così, su due pinne!
-Immagino che i tuoi servigi abbiano un prezzo?-
-Oh, tranquillo.- ribatté il drago -E' una sciocchezza.-
Rapido si precipitò verso di lui per parlargli a pochi centimetri dal viso, occhi negli occhi. Nonostante con quell'aspetto antropomorfo avesse il suo fascino androgino, Metalseadramon era una creatura spaventosa. Da quegli occhi rosso sangue c'era da aspettarsi solo male.
-Voglio la tua voce.- disse.
Yamato sbatté gli occhi, perplesso.
-Allora? Prego, una firmetta qui.- insistette il drago, porgendogli una pergamena e una piuma di luce per apporre la firma.
-La mia voce?- Domandò.
-Una sciocchezzuola, visto?-
-Ma se è uguale alla mia!-
-...-
-... ci farò un pensierino...- disse il principe, prima di nuotare via alla velocità di un siluro. Chiedere aiuto al Signore dei Mari... che gli era saltato in mente?!