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Autore: Mary and J    05/05/2015    0 recensioni
La trama die racconti che seguiranno è ispirata al film The Avengers. La storia sarà ambientata in una scuola per supereroi e non. I personaggi saranno modificati caratterialmente anche se certi tratti saranno uguali mentre alcuni saranno inventati. Inoltre subiranno un cambiamento di sesso. Vi racconteremo della loro vita quotidiana all’interno della scuola, dei loro scontri con i nemici e delle vicende coinvolgenti di questo stupefacente gruppo di supereroi.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri, Bruce Banner/Hulk, Clint Barton/Occhio di Falco, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Arrivai ai parcheggi del college con la mia Audi RT, tutti quelli che riuscivo a vedere guardavano la mia auto. Naturalmente come dargli torto è fantastica, diciamo che la struttura scolastica più tutte le persone, sfiguravano. Mi misi in mezzo a due parcheggi perché non volevo che qualcuno rovinasse la mia auto. Scesi, misi i miei occhiali e dissi:
 - Jarvis chiudi l'auto- e la macchina emise il suono di chiusura nello stesso momento in cui si sentii la voce di Jarvis dire- si signorina-e mi avviai verso l'entrata. Tutti mi guardavano, beh onestamente sono spettacolare, intelligente e diciamo che tutti sanno chi sono, Tanja Stark. Ero abituata alle attenzioni altrui. Arrivai all'entrata di quella prigione, dove sembravo l'unica persona ad essere triste, gli altri erano tutti concentrati a farsi "fighi" mostrando i loro poteri.
 -signorina Stark?- disse una voce dietro di me.
 Quando mi girai trovai un ragazzo alto, muscoloso, insomma di bell’ aspetto che mi guardava e sorrideva. Avevo una certa fama creata da quei ridicoli giornali di gossip, uscivo solo con uomini belli, alla mia altezza. Dopo lo scandalo dell’anno scorso dove sono stata fotografata con un uomo più grande, naturalmente bellissimo, hanno anche insinuato che fossi una "donna dai facili costumi" ma a me non importava, cazzo anche le donne possono divertirsi, punto! Tutta questa storia di raggiungere i pari diritti con gli uomini e poi essere chiamata puttana perché mi diverto mi sembra una gran cazzata. Tornando al presente, si devo ammetterlo era carino ma semplicemente era arrivato nel momento sbagliato quindi lo liquidai - Scusa ma adesso non ho tempo- e continuai la mia entrata verso quello che sarebbe stato il mio incubo. Secondo alcune persone sarei instabile, egocentrico e scostante con gli altri*. Quindi altre persone che dopo la morte di mio padre credevano di doversi occupare di me, mi hanno mandato in questo college pensando che magari mi avrebbe aiutato a risolvere i miei problemi, ma quello che non hanno capito è che io non ho problemi, sono perfetta. Tralasciando tutto questo finalmente ero davanti alla porta dell’aula dove si sarebbe svolta la mia prima lezione di astrofisica nucleare.
 Quando entrai subito mi accorsi di essere in ritardo difatti erano tutti seduti. Inoltre il professore esclamò- oh guardate chi si è degnato di presentarsi alla lezione! La signorina Stark!-
 -professore mi scusi non avrei mai voluto arrivare in ritardo ad una lezione dove non imparerò nulla di nuovo- risposi con la stessa ironia usata da lui e mi diressi verso il primo posto libero più in fondo possibile. Accesi il pc e dissi a Jarvis- Jarvis trovami Hulk e Capitan America- tramite una ricerca che scannerizzò tutta la scuola jarvis disse- Signorina Stark, Hulk si trova in quest’aula due posti più avanti e Capitan America nell’aula rossa, dove si pratica l’utilizzo delle armi.-
Allora mi sporsi leggermente in avanti e vidi la versione noiosa di Hulk, una ragazza castana tutta intenta a prendere appunti sulla lezione. Chiesi a Jarvis di darmi anche delle indicazioni sulla posizione di quella spia rossa, Natasha Romanoff. Anche lei era a lezione insieme al Capitano. Passai il resto della lezione a giocare a Poker sul PC e a pianificare come incontrare il mostro verde e Il soldato. Finalmente suonò la fine della lezione, e non appena misi piede fuori dall’aula una ragazza dai capelli lunghi e castani mi urtò
-Ehi, vai di fretta?-
le chiesi sbadatamente. Mi sembrò come pietrificata ma poi si riprese e disse – Scusami-
Infine mi recai alla prossima lezione: informatica.


*citazione da The Avengers
   
 
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