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Autore: SanSiro    06/05/2015    4 recensioni
[Jamie Campbell Bower] [Robert Sheehan]
Tutti mi dicevano di dimenticalo. Dimenticare chi? Lui? Lui che rendeva le mie giornate belle? Che con un sorriso mi faceva battere il cuore? Come potrei dimenticarlo? È un termine errato. Non si può pretendere di dimenticare una persona che è stata così importante.
***
Mi sono persa, ho perso la mia identità. Ho dimenticato chi sono.. Ho dimenticato tutto.. Sarò io a scoprire chi sono e vorrei che tu sia quel ragazzo che mi aiuterà a trovare la mia strada.
Questa storia è scritta a quattro mani..
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Lily Collins, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love me.'
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Il significato più antico e che dura ancora oggi di questo bellissimo fiore che prende il nome di Giglio è la purezza e la castità; non solo esprime anche nobiltà e fierezza d'animo. È il fiore ideale da regalare ad una donna fiera, onesta e di classe così da considerarla come una regina. Il Giglio simboleggia inoltre l'innocenza, la verginità e il candore. A seconda delle varie specie di questo fiore abbiamo diversi significati: 
Giglio Bianco indica verginità, purezza, maestà;
Giglio della Valle rappresenta dolcezza,ritorno alla felicità;
Giglio degli Inca, devozione;
Giglio Dorato simboleggia la perseveranza;
Giglio Giallo la nobiltà;
Giglio Martagone simboleggia la verginità mistica e Giglio Rosa la vanità.
Ma il giglio che era tra le mani di Lily aveva un significato preciso. Ben diverso da quelli indicati in precedenza. 
Per Lily quel fiore era tutto. 
 
 
“Mi puoi spiegare perché non fai altro che fissare quel fiore?”
Interruppe i pensieri della ragazza la sua migliore amica Alice. 
“Cosa?” Domandò confusa posando il fiore sul cuscino. 
“È da una settimana che non fai altro che fissarlo.”
“Oh...” Lily sussultò ripensando a quando l'aveva ricevuto. 
I suoi occhi si riempirono di malinconia solo al ricordo. 
“Lily tutto bene?” L'amica si accorse dell'improvvisa malinconia. 
La ragazza scosse la testa affranta. 
“Centra ancora quel ragazzo che ti sei portata a letto il giorno prima del matrimonio?”
“Non è un ragazzo qualunque Alice! É il ragazzo con cui sono cresciuta.. Il ragazzo di cui mi sono innamorata.”
“Lily non si può trovare l'amore a soli 12 anni.”
Lilian sconfortata si alzò dal letto, prese il fiore e lo ripose nel cassetto.
“Questo lo dici tu!” Disse leggermente arrabbiata e uscendo dalla sua camera. 
 
 
Le due ragazze erano sedute al tavolo a mangiare. Alice aveva provato più volte a rivolgere la parola alla sua amica ma Lily sembrava non avere la minima intenzione di avere una conversazione con l'amica. Si sentiva non capita, si sentiva sola. La sua migliore amica non riusciva a capire cosa provasse. Il silenzio di quella stanza fu interrotto dal suono del campanello. Lily si alzò per andare ad aprire mentre Alice si alzava per pulire i piatti. 
“Andrea” il tono della ragazza era sorpreso. Non si sarebbe mai aspettata di trovarlo li fuori.
“Lily...”
“Che ci fai qui?”
“Voglio capire. Che è successo? Andava tutto bene tra di noi.”
Negli occhi del ragazzo c'era una tristezza infinita. Lilian lo guardò in quegli occhi che aveva amato. In quegli occhi ghiaccio che ora non le trasmettevano più alcuna emozione. Prese un respiro profondo e si chiuse la porta alle spalle. 
“Facciamo quattro passi.”
 
 
I due ragazzi camminavano in silenzio lungo le strade del quartiere dove abitava la ragazza finché il silenzio non fu interrotto dalla voce di Lilian.
“Quando vivevo a Southampton stavo con un ragazzo.. Una settimana prima del matrimonio ci siamo incontrati. Abbiamo passato tutta la settimana insieme. In quei giorni sono stata bene come non stavo da tempo. Era come se fossi tornata bambina. La sera prima... Siamo stati a letto insieme. Potrei benissimo dirti che ero ubriaca, non ero cosciente, non sapevo quello che facevo. Ma non è andata così. Sapevo cosa stavo facendo, sapevo che era tutto sbagliato. Ma era ciò che volevo.”
Durante tutto il discorso Lily sospirava, era in ansia. Andrea era impassibile. 
“Per questo sei scappata? Lily, io ti amo. Posso perdonarti per questa volta. Posso far finta che non sia successo..”
“No Andrea.... Non è per questo che sono scappata. Sono scappata perché ho capito di non essere innamorata di te. Io il mio cuore l'ho dato tanto tempo fa. Mi dispiace.”
 
 
“Dove sei stata?”
Le chiese Alice quando Lilian rientrò in casa.
“Con Andrea... Voleva capire cosa fosse successo.”
Lilian si buttò a peso morto sul divano accanto all'amica.
“Scusa per stamattina.”
Sussurrò Alice. Lily alzò le spalle e le sorrise. 
“Solo.. Mi sembra strano.. Tu ti sei innamorata a 12 anni e io ancora non ho trovato nessuno.”
“Troverai anche tu qualcuno che amerai con tutta te stessa e che ricambierà il tuo amore.”
Le sorrise la ragazza. 
Alice l'abbracciò come solo una migliore amica sa fare.
“Senti.. Avevo pensato di tornare in Inghilterra.”
“Piacerebbe anche a me fare una vacanza.”
Lilian scosse la testa.
“Non in vacanza. Volevo trasferirmi.”
Alice capì subito il motivo.
“Lily devi dimenticarlo. Tornado a Southampton ti farai solo del male.”
“Dimenticare chi? Jamie? Lui che rendeva le mie giornate belle? Che con un sorriso mi faceva battere il cuore? Come potrei dimenticarlo? È un termine errato. Non si può pretendere di dimenticare una persona che è stata così importante. Posso andare avanti. Questo si ma non dimenticarlo Ali.”
Lilian era leggermente alterata. Era stanca di sentirsi dire che avrebbe dovuto dimenticarlo. 
“Poi non voglio tornare a Southampton, magari potrei andare a Londra.”
 
 
 
Lilian quella mattina si era alzata presto. Voleva trovare una casa a Londra. Quando si metteva in testa una cosa doveva ottenerla, era difficile farle cambiare idea. Aveva trovato qualche appartamento carino da condividere con la sua amica a prezzi non molto esagerati. Aveva deciso anche di iscriversi all'università. Ne aveva scelta una di medicina proprio lì a Londra.  Aveva già invito il modulo d'iscrizione. Le rimaneva solo da avvisare la sua amica e decidere insieme quale appartamento prendere. 
“Che fai?” Disse Alice entrando in cucina e trovando la sua amica con il computer in mano. 
“Vieni.. Ho trovato due appartamenti carini a Londra. Sono abbastanza grandi per tutti e due e non constano molto.”
“Lily.. No... Io non voglio trasferirmi.. andrò all'università qui a Milano lo sai.”
I sogni di Lilian furono infranti dalla sua amica. 
“Non puoi venire con me in un college a Londra?”
Domandò speranzosa. Lei sarebbe partita in qualsiasi caso, ma avrebbe preferito farlo insieme alla sua migliore amica.
“Non sono molto brava in inglese Lily.. Non riuscirei a frequentare un corso li...”
“Potrei aiutarti io..”
“E se ci trasferiamo dopo gli studi?”
Le propose Alice. Lilian scosse la testa.
“Ali, io ho bisogno di andarmene da qui. Con o senza di te. Non riesco a voltare pagina qui. Qualunque posto mi ricorda Jamie. Andrò a Londra io.. Qualche settimana prima dell'inizio dei corsi al college partirò.. Preferirei iniziare questo nuovo capitolo con te.. Ma se tu non vuoi io.. Ali io devo lasciare Milano..”
Alice sembrò capire cosa stesse passando l'amica. 
“Io ci sarò Lily.. Lontana ma ci sarò ok? Troveremo un modo per vederci.. Verrò io a trovarti o scenderai qui tu.. Un modo lo troveremo.”
Alice si avvicinò all'amica e si abbracciarono. Lilian era triste che la sua migliore amica non l'avrebbe seguita a Londra, ma era felice che non fosse arrabbiata con lei per quella fuga. 
 
 
 
Quella sera a Londra c’era molto movimento. Per le strade c’erano tanti ragazzi in giro alcuni di loro ubriachi, altri un po’ brilli e una piccola parte ancora sobria. Dai vari locali si sentiva una musica molto alta di quel periodo. Molte macchine correvano per quelle stradiene magari in cerca di un parcheggio o per tornare a casa.
Da un pub un po’ più tranquillo degli altri nei dintorni, erano appena usciti due ragazzi. Jamie e Lesley. Erano due settimane che non si vedevano, prima perché lui era partito una settimana in Italia, poi perché era stata lei a partire ed era tornata soltanto il giorno prima. Erano usciti insieme al resto del gruppo per passare una loro solita serata ma entrambi volevano passare un po’ di tempo da soli e recuperare quel tempo perso.
Erano usciti dal pub subito dopo aver salutato i suoi amici e si stavano avviando alla macchina quando lei iniziò a parlare.
“Bower, allora che hai fatto in Italia? Conosciuto qualche bella ragazza?”
Domandò mentre lei metteva in moto l’auto.
“Conosciuto proprio no, diciamo che ho incontrato una vecchia conoscenza”
Il suo tono era triste e Lesley lo notò subito. Lo conosceva molto bene e sapeva quando c’era qualcosa che non andava. Erano migliori amici e per molto tempo il loro rapporto si era basato soltanto su messaggi, mail e qualche volta anche qualche videochiamata. Si erano conosciuti durante una gita della ragazza a Southampton ed erano diventati ottimi amici. Poi lui un anno prima si era trasferito lì per l’università e da quel momento erano diventati inseparabili.
“Era più di un semplice conoscente o sbaglio?”
Lesley era sicura di aver centrato il problema e il grande sospiro che fece il biondo prima di parlare le diede conferma.
“Ti ricordi di Lily?”
“La tua prima ragazza?” chiese per conferma ricordando quante volte in passato le avesse parlato di lei.
 Jamie annuì e dopo il consenso dell’amica continuò.
“Abbiamo passato tutta la settimana insieme, in quei giorni ho capito di provare ancora qualcosa per lei. Ho creduto che anche per lei fosse lo stesso, la sera prima abbiamo fatto anche l’amore. Solo quando mi sono svegliato ho capito che mi aveva solo preso in giro. La mattina dopo lei non c’era più, c’era solo un bigliettino dove diceva che quel giorno si sarebbe dovuta sposare..”
La voce del biondo era spezzata, faceva fatica a ricordare quella settimana trascorsa in Italia.
La ragazza voltò un secondo lo sguardo verso di lui per vedere come stesse il suo migliore amico ma una luce accecò entrambi facendoli sbandare. Poi un rumore e il buio.
 
Quella sera Robert aveva deciso di uscire con i suoi amici per distrarsi un po’ da i problemi che c’erano in famiglia. Sua nonna era ammalata e la sua vita era in fine. Robert era molto legato a sua nonna, le voleva un gran bene e quando venne a conoscenza della malattia della sua nonnina si era sentito cadere il mondo sopra. I suoi amici gli erano stati accanto e finalmente erano riusciti a convincerlo a passare una serata fuori per distrarsi. Come al suo solito era in ritardo e tutti i suoi amici erano già al bar e l’avevano appena chiamato per dirgli di sbrigarsi. Mentre il riccio era in auto il suo telefono squillò, portò velocemente lo sguardo sul telefonino vedendo il nome di sua sorella sullo schermo. Allungò il braccio per prenderlo ma lo fece cadere per sbaglio a terra. Imprecò qualcosa e guardò la strada. Non vedendo nessuno si piegò per raccoglierlo ma quando rialzò lo sguardo vide una macchina arrivargli contro. Fece di tutto per frenare senza nessun risultato. La cintura riuscì ad attutire il colpo insieme all’airbag. Dopo essersi ripreso un po’ uscì dall’auto per controllare i danni e le condizioni dell’altro guidatore.
Si sentì salire il cuore in gola quando vide l’altra macchina ribaltata e con il parabrezza rotto. La prima cosa che fece fu chiamare l’ambulanza mentre altre persone si avvicinavano spaventati per capire cosa fosse successo.
L’ambulanza arrivò in cinque minuti e dopo aver tirato fuori i due corpi dall’auto li controllò chiamando una seconda ambulanza.
Robert non riuscì a capire niente di quello che dicevano i medici. Il suo sguardo era fisso su quella ragazza che avevano appena caricato sull’ambulanza e avevano portato d’urgenza all’ospedale.
Il senso di colpa lo uccideva, quella ragazza così giovane e così bella non potava morire così presto. Aveva ancora tutta la vita d’avanti. Poco dopo arrivò la polizia che iniziò a interrogarlo sull’accaduto ma Robert non rispondeva, era confuso. La testa gli scoppiava per la botta presa e in più le immagini di quella ragazza in pericolo di vita lo tormentavano senza lasciargli pace. Al ragazzo non sapeva cosa fosse successo, si era concentrato soltanto su quella ragazza e poi era arrivata la polizia a riempirlo di domande.
 
Ciao a tutte...
allora questa FF è scritta quattro mani..
siamo Lulz ed Els e speriamo che questa storia possa piacervi..
non è la solita stodia dove il ragazzo stronzo si innamora della solita sfigata..
volevamo fare qualcoa di diverso dal solito e speriamo di esserci riuscite.. 
aspettiamo vostri commenti, pensava di aggioranre due volte a settimana ma tutto dipende da voi..
se la storia non sarà seguita sarà cancellata..
ci accontentiamo anche di una, due recensione 
baci, Lulz & Els
  
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