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Autore: XSHIROX    06/05/2015    2 recensioni
''non so di preciso che scopo avesse la mia vita. Sono un rifiuto, per così dire. Uno scherzo della natura.
Io chi sono? ''Lucy Heartfilia''.
Lo spreco di spazio che occuppo è immenso. Non ho nè padre nè madre, nè zii o cugini, oppure nonni, non ho amici, non ho nessuno.
Vivo in un colleggio.
Bella roba vero?
Pensavo che le ''sbarre'' si trovassero solo in prigione.
Mi sbagliavo.
ehi, allora, questa è la prima fanfiction che io e natsuforlucy facciamo insieme, quindi vi prego, siate clementi.
La coppia principale è OVVIAMENTE NaLu, anche se ci saranno accenni alla GaLee.
scusateci se all'inizio sembrerà una storia un pò depressa, ma andando avanti speriamo di farvi divertire:)
un saluto :3
SHIRO e HISUI
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza, Scarlet, Gerard, Gray, Fullbuster
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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''non so di preciso che scopo avesse la mia vita. Sono un rifiuto, per così dire. Uno scherzo della natura.
Io chi sono? ''Lucy Heartfilia''.
Lo spreco di spazio che occuppo è immenso. Non ho nè padre nè madre, nè zii o cugini, oppure nonni, non ho amici, non ho nessuno.
Vivo in un colleggio.
Bella roba vero?      
Pensavo che le ''sbarre'' si trovassero solo in prigione.
Mi sbagliavo.

 
Ricordi
La mia mente.
Lo strumento necessario per soppravvivere in quel casino.
Col pensiero vagavo tra dolci canzoncine, arcobaleni, unicorni, e bellissime principesse.
Non mancava niente.
Sono questi i pensieri di una stupida diciasettenne?!?
Questi sono i pensieri di una persona a cui è mancata l'infanzia o l'affetto.
Una ciocca di capelli ribelle cadde sul mio viso provocando un leggero brivido che attraversò tutto il mio corpo. 
Sono sempre stata una ragazza solitaria.
Decisa, prepotente, lunatica, impulsiva, e in passato fin troppo vivace, con un solo obbiettivo: ''la libertà''.
Delle grida interruperò bruscamente i miei pensieri.
Un gruppo di ragazze circondarono una ragazzina.
Una ''novellina'', molto probabilmente.
Non si sarebbe mai aggirata da quelle parti.
Afferrai la mia amata giacca di jeans e uscii a passo spedito dalla mia stanza serrata.
Le grida aumentavano a ogni passo.
Uscendo da quella gabbia, volsi lo sguardo verso quella ragazzina per terra, da prima circondata.
Lei girò a fatica la testa verso la mia direzione, e mi guardò con uno sguardo pieno di dolore, in cerca di aiuto.
Aveva un bel viso, anche se macchiato di sangue, i sui bizzarri capelli turchesi erano sparpagliati sul pavimento, credo fossero corti, il suo corpo per quel che potevo vedere attraverso le figure delle ragazze che la stavano picchiando era molto piccolo, avrà avuto la mia età.
Era segnata.
Ormai aveva lividi su tutto il corpo, e tagli sul viso e sulle sue esili braccia, al momento tese verso le ginocchia che utilizzava per protteggersi il petto.
Il mio cuore si strinse alla vista, mi ricordava me, nella sua stessa situazione. D'istinto mi toccai la cicatrice sul mio braccio destro.
FLASHBACK
Stavo camminando sull'asfalto ricoperto di sassolini che conduceva all'entrata del colleggio. Faceva abbastanza freddo. (Ricordo di star riflettendo sul senso della mia vita.)
A cosa serve se poi si vive in quelle condizioni? 
Avevo appena dodici anni, voglia di  vivere?
Sempre la stessa.
Immersa nei miei pensieri, per sbaglio, inciampai su un sassolino.
A pochi passi da me si trovavano un gruppo di ragazze, alzai lo sguardo e incontrai il loro, gli sorrisi debolmente, pensando che mi stessero guardando preoccupate per la mia caduta. Non era così. Si misero tutte a ridere e a canzonarmi per la mia precedente caduta, avvicinandosi in maniera minacciosa mi circondarono. All'inizio non capì subito le loro intenzioni ma quando sentì un forte dolore, liquido cremisi scorreva bollente sul mio corpo, trascinandosi pigramente fino al suolo ruvido. Il mio braccio era attorcigliato al filo spinato del cancello che si trovava dietro di me. Lì capì che le loro intenzioni erano tutt'altro che buone. Iniziai a tremare, avevo paura, mi sentivo in pericolo, sapevo che se fossi rimasta lì mi avrebbero fatto del male, ma prima di finire questo pensiero mi ritrovai un piede in faccia e la mia testa premuta contro il suolo ghiaioso molto violentemente, ora anche il mio labbro sanguinava, e la testa iniziava a girarmi. Percepì una voce dietro alle colpevoli del mio dolore e poi il vuoto.
L'ultima cosa che ricordo sono le figure sfuocate di quelle ragazze entrare all'interno del collegio e un forte calore che mi circonda.
FINEFLASHBACK
Al ricordo di quell' episodio, sento una forte rabbia crescere dentro di me, e presa dall'istinto mi fiondo per proteggere quella ragazzina, che ormai è quasi svenuta sul pavimento, spingo all'indietro Minerva, la leader del gruppo, ma sfortunatamente scivolo e perdo l'equilibrio, le loro amiche ne approfittano per iniziare a picchiarmi.
Mi ero promessa che non mi avrebbero più toccata. Allora cosa stava accadendo? Perchè non riuscivo nemmeno a mantenere una promessa fatta a me stessa?
Due ragazze mi presero dalle braccia, e Minerva, che nel frattempo si era già rialzata, mi sferro un pugno in pieno viso. Sentì un forte dolore sulla mandibola, abbasai la testa anche se ero ancora in piedi sorretta dalle altre due, lei mi prese per i capelli e mi tirò su la testa, in quel momento la guardai in viso, aveva un sorriso sadico, a dir poco divertito, mi faceva paura, ancora, mi sferrò un'altro pugno ma stavolta in pancia, cercai di ribellarmi      graffiandole il viso, provocando l'uscita di qualche goccia di sangue. Sapevo che tutto questo tra poco sarebbe finito, sarei svenuta sicuramente.
Intanto la ragazza dai capelli color turchese che si trovava dietro di me stava guardando la scena con orrore e con forza si schiacciava le orecchie per cercare di soffocare le urla di dolore che uscivano incontrollate dalla mia bocca, mentre  le lacrime scorrevano veloci sulle sue guance paffute e tumeffatte.
Dopo l'ennesimo colpo, mi sentì cedere, in quel momento sentì una voce maschile alle mie spalle.  Non potevo girare la testa, ero immobilizzata.
Era un ragazzo. Lui spinse con violenza le ragazze che mi stringevano le braccia , liberandomi così dalla loro presa ferrea. Non riuscì nemmeno a dire una parola, caddì a terra.
Ero cosciente ma dolorante dappertutto.
Il mio corpo venne sollevato da due possenti braccia, un ciuffo rosa e due occhi color giada catturarono la mia attenzione, sembrava un ragazzo più o meno della mia età. Per quanto riuscì a capire in quel casino, scavalcò con agilità il cancello sussurandomi con voce rauca di stringermi al suo petto.
Mi stava portando via da quello schifo di posto.
Finalmente.
Ora mi sentivo molto più sicura, tra quelle braccia.

ANGOLO AUTRICI:
buona sera, ^.^
grazie mille di essere arrivati fino a questo punto.
allora, come vi è sembrato? ci sono tanti errori? oppure (stranamente) vi è piaciuto?
fatecelo sapere! purtroppo in questo momento sto scrivendo solo io! (shiro) l'altra scansa fatiche si fa i fattacci suoi -.-
bhe, ora la smetto di rompervi :)
credo che aggiorneremo settimana prossima, spero ci aspetterete con ansia :3
CIAO A TUTTI!
Shiro e Hisui <3
  
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