Ne, Nii-san, mi puoi sentire? Me lo chiedo continuamente. Anche se mi sono ripromesso di non pensare troppo spesso a te, perché non sapere dove tu sia è ... beh, troppo. Vorrei davvero riuscire a smettere di pensare continuamente solo a te. Ma non importa quanto faccia lo scemo Seiya, è il tuo sorriso quello che incessantemente cerco. Non importa quanto siano saggi i consigli che da Shiryu, perché è solo la tua voce che vorrei sentire. E non importa nemmeno quanto siano stretti gli abbracci di Hyoga, perché sono le tue braccia quelle che mi ostino a desiderare. E allora mi chiedo, se non la mia voce, percepisci almeno i miei sogni? Perché almeno li posso rincontrarti, ma poi apro gli occhi, e la realtà torna ad essere fredda.
Quando non riesco più a mentire agli altri e nascondere la tristezza, mi allontano. So che li faccio preoccupare, ma è l'unica cosa che riesco a fare. Le lacrime richiederebbero spiegazioni, e provocherebbero ulteriori preoccupazioni. 
Non so da quanto tempo sto camminando sulla spiaggia, ad un tratto mi fermo. Il vento si insinua tra due scogli, sui quali si infrangono le onde, e perfino loro mi parlano di te, della tua assenza ... Mi siedo poco lontano dalla riva, rinunciando ad ogni resistenza, lasciando uscire il dolore che il non averti al mio fianco mi provoca. Siamo adulti, ormai. Lo so, continuo a ripetermelo. Sei un uomo adesso, mi dice ogni giorno la mia immagine allo specchio, ma non riesco a fare a meno di chiedermi cosa voglia davvero dire. 
Abbiamo combattuto come uomini, quando ancora eravamo in effetti bambini, quindi perché non posso riprendermi quello che mi fu negato allora ed essere bambino ora? Mi stringo le ginocchia al petto, asciugandomi ogni tanto le lacrime, ma senza fermarle. 
" Piangi ancora come una femminuccia?" mi chiedi, ma è solo nella mia testa. 
Però all'improvviso non è più la mia mano ad asciugarmi gli occhi. Alzo il viso di scatto, pronto ad infuriarmi con chiunque mi abbia seguito, perché avevo detto chiaramente che volevo rimanere solo, proprio come te, fratello mio. Ma rimango bloccato, perso nei tuoi occhi. Incapace di dire nulla, fermo la tua mano, che ancora esita sulla mia guancia, e la tengo contro il viso, beandomi del calore della tua pelle.
<< Andiamo.>> sospiri, con lo sguardo divertito. In un unico movimento ti alzi e mi prendi tra le braccia. Mi abbandono completamente, il viso premuto contro il tuo petto, le mani strette sulla tua maglia, e finalmente tutto prende di nuovo un senso, mentre chiudo gli occhi. E finalmente posso chiuderli senza il timore che il sogno svanisca al mio risveglio.




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Tralasciamo l'introduzione che ehm, boh. Il titolo in francese (che sicuramente avrà l'accento sbagliato perchè sono almeno 10 anni che non scrivo neanche "ciao" in francese X°D). Il fatto che dovrei già essere a dormire (coraggio domani è venerdì!).
Scritta a scuola di getto, nell'intervallo da 10 minuti, riletta qui (si fa per dire) perchè già con la tastiera ho dei problemi seri, figuriamoci a scrivere con l'ipod >< .
Devo ammettere che non so nemmeno io come "interpretare" questa cosa, perchè nella mia testa la voglia di angst e la voglia di happy ending si stanno prendendo a pugni, quindi ho deciso che anche chi legge la può interpretare a seconda dell'umore, ecco. Perchè può sia sembrare che sia effettivamente tornato, gli abbiao detto dove trovarlo e sia andato a riacciuffarlo per portarlo a casa, come potrebbe essere che non ci sia più, e che il chiudere gli occhi sia ehm definitivo ... (momentaccio del mese, chiedo perdono ><) ... e visto che già da sola ne faccio due, penso che chiunque possa vederla un po' come vuole ecco (questo delirio è più lungo della flash)
><