Bentornata.
 
Pioveva. Era da ormai tre giorni che pioveva. Era da quando era andata in missione che lacrime fredde scendevano dal cielo.
Era nervoso.
Le dita picchiettavano sul legno scuro del tavolo.
Era preoccupato.
Doveva tornare il giorno prima.
Perché non l’aveva seguita? Perché non l’aveva fermata? Perché non era lì? Le era successo qualcosa? E se fosse così, lui che avrebbe fatto?
Altre ore passarono e lei non era ancora al suo fianco.
La pioggia non accennava a diminuire.
Ora basta! Vado a cercarla!
Così aveva deciso Gray.
Ma in quel momento il pesante portone della gilda si spalancò.
L’odore della pioggia lo raggiunse insieme ai primi raggi di sole dopo la tempesta.
Il cuore in gola. Era lei?
Non lo sapeva. Troppa luce.
Finalmente i suoi occhi si abituarono. L’attesa era finita.
Era lì.
Aveva i vestiti strappati, ma sorrideva.
Era salva. Era a casa.
Quanto le era mancato il suo sorriso, la sua costante presenza alle sue spalle, quanto le era mancata Lei.
Ora sorrideva anche lui.
Il peso che aveva sul cuore era svanito. Era sollevato. Era felice, felice che fosse viva, che fosse ancora al suo fianco.
Un secondo dopo tutte le ragazze della gilda le furono addosso. Anche loro erano preoccupate, proprio come gli altri.
Ma nonostante quella confusione attorno a sé, lei si girò nella sua direzione.
Non si era mosso. Era rimasto seduto.
Un lieve sussurro: “Bentornata”
Semplice, ma carico d’amore e di felicità.
Sorridevano entrambi.
Il sole era tornato a splendere nei loro cuori.



NdA:
Ciao a tutti quelli che hanno letto questa storia. Posso solo dire che la parte più complicata è stato trovare un titolo adatto. All'inizio ero indecisa tra "attesa" e "bentornata" perchè volevo dare un po' più di suspense alla storia, ma alla fine ho optato per il secondo titolo perchè mi sembrava più adatto.
Non aggiungo altro, ho un sonno pazzesco e questa scuola mi sta stressando.
Alla prossima, Roby-chan