Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: MatildeMM    08/05/2015    5 recensioni
Anno 2100. La sfera che tengo nella tasca dell’impermeabile pulsa ed io la stringo nella mia mano. Ciò che rappresenta quest’oggetto è l’ultimo ricordo che ho di lui dopo la sua atroce morte e la cosa più preziosa che possa esistere sulla terra: motivo per cui sono ricercata. Non posso permettere che mi trovino, l’ho promesso a mio nonno prima che esalasse il suo ultimo respiro. Devo fuggire dal Giappone e trovare asilo politico da qualche parte. Questo è il piano. Non mi interessa abbandonare ciò che ho qui per questa causa. Riuscirò a scappare con la sfera cosicché possa essere al sicuro dalle cattive intenzioni del governo.
Genere: Azione, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kaede, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Anno 2100.
 
Sono ricercata. Sento le sirene delle macchine della polizia, vedo le luci lampeggianti riflettere sui grattacieli specchiati della mia città, Tokyo. Ovunque io mi nasconda loro arrivano, costringendomi a scappare. Sono ore che va avanti questa caccia al topo, sono esausta. Corro tra le fronde degli alberi di un piccolo parco. Passano due macchine della polizia e io mi nascondo dietro uno di essi. Lo ripeto, sono esausta. Guardo l’orologio: sono le 4:40 del mattino, tra un po’ albeggerà e la notte non potrà più farmi da mantello. Devo trovare un posto dove nascondermi per la durata del giorno, oppure per me sarà la fine. Estraggo dalla tasca un oggetto: una piccola sfera trasparente che non appena guardo si illumina di una luce rosa sfavillante. La rimetto subito sotto il mio impermeabile verde militare e mi sposto, non vorrei mi avessero visto. Salgo a fatica una salita, sempre immersa nel verde della vegetazione di quello che credevo fosse un parco. Invece scopro un tempio alla sommità di quella collinetta. Uno spazio enorme ospita un tempio shintoista, una casa e una piccola bottega. Non ci sono luci accese, non mi sembra di vedere macchine o altri mezzi di trasporto, non ci sono allarmi o robot a custodire la casa. Credo sia disabitata.
 
Finalmente, il luogo ideale dove nascondersi fino al nuovo tramonto.
 
Mi acquatto e con nervi sempre tesissimi, non mi faccio ingannare da nessun rumore. Poco prima di uscire allo scoperto un elicottero passa rumoroso sopra la mia testa, gettando un fascio di luce sulla casa, illuminando la lunghissima scalinata che conduce a questa e un imponente albero. Non appena l’elicottero supera l’area mi metto a correre. Raggiungo in pochi istanti la casa, mi appoggio al muro per riprendere fiato.
In quel momento mi ritorna alla memoria il mio povero nonno. Una vita sacrificata per il governo giapponese: costruttore, scienziato, tecnico. Tokyo l’aveva rinnovata lui ed io con lui. Osservo la mia città dall’alto di quella collinetta: le strade sospese luccicano come fossero tante stelle, i grattacieli sono così alti che l’estremità scompare dietro le nuvole, le macchine di ultima generazione ecologiche che sfrecciano e che ci accompagnano ormai nella vita di tutti i giorni, insieme ai robot senza faccia, addetti alle faccende domestiche.
 
-Tutto per merito tuo, nonno.- sussurro mentre una lacrima mi riga il viso.
La sfera che tengo nella tasca dell’impermeabile pulsa ed io la stringo nella mia mano. Ciò che rappresenta quest’oggetto è l’ultimo ricordo che ho di lui dopo la sua atroce morte e la cosa più preziosa che possa esistere sulla terra: motivo per cui sono ricercata. Non posso permettere che mi trovino, l’ho promesso a mio nonno prima che esalasse il suo ultimo respiro. Devo fuggire dal Giappone e trovare asilo politico da qualche parte. Questo è il piano. Non mi interessa abbandonare ciò che ho qui per questa causa. Riuscirò a scappare con la sfera cosicché possa essere al sicuro dalle cattive intenzioni del governo.
 
Il sole inizia piano a crescere davanti a me, avviso che devo smettere di pensare e rintanarmi in questa casa per un po’. Tento di aprire la porta ma sembra bloccata. Tento con un calcio secco per non fare rumore eccessivo ma nulla, sembra blindata.
Sento un'altra macchina della polizia passare ma non riesco a capire dove si trovi.
Maledizione, insieme al sole sta crescendo anche l’ansia.
Riprovo con tutta la mia forza a calciare la porta e questa, si apre. L’istinto è di correre subito dentro ma sbatto contro qualcosa e cado a terra a 3 metri di distanza.
Gemo per il colpo che ho preso ma mi rialzo quasi subito, il mio sguardo si focalizza su quell’entrata e noto che vi è una barriera.
-Che diavolo ci fa una barriera a protezione della casa di questi tempi?-  inveisco.
Poi da dietro la barriera scorgo una figura maschile, ben delineata nei suoi tratti corporei, alta e slanciata. La luce del sole illumina il piazzale e con esso la facciata della casa davanti a me.
 
Lunghi capelli argentei brillano a contatto con il sole e i suoi occhi color dell’ambra mi penetrano dentro ed io rimango immobile come stregata.
Un robot silver mi si avvicina ed esordisce: -Questa è proprietà privata, la prego di andarsene.- mi dice con tono estremamente elettronico. Deve essere un vecchio modello.
 
Merda, allora la casa è abitata!
Non so più cosa fare, sono stanca, sono sconvolta ed ho bisogno di fermarmi e pensare con lucidità.
Mi alzo da terra e disperata urlo al ragazzo:-Ti prego, chiedo asilo in questo tempio.-
Il ragazzo non risponde ma annulla la barriera posta a protezione della casa e si muove lento verso di me.
 
Sorrido, nella speranza mi dia davvero aiuto.
 
Non faccio in tempo a muovere un passo in avanti che qualcuno da dietro mi afferra i polsi ed esclama:-Siete in arresto, signorina Higurashi. Finalmente vi abbiamo trovata.- il poliziotto Nakamura.
 
Maledizione!
 
Mi sono lasciata distrarre come una stupida!
-Lasciatemi andare! Ho chiesto asilo al tempio di Buddha. Non potete farmi niente.-
-Siete in errore mia cara.- mi avverte un l’ispettore Shikiji –questo vecchio tempio ormai e sconsacrato da anni. Il vostro asilo qui non vale niente.-
-Venite!- così vengo strattonata dal poliziotto che mi avvicina alla scalinata dove delle autovetture sospese mi aspettano.
 
È la fine.
 
Mentre le parole di un altro poliziotto fanno da sottofondo…
 
 « Lei ha il diritto di rimanere in silenzio. Qualsiasi cosa dirà potrà e sarà usata contro di lei in tribunale. Ha diritto a un avvocato durante l'interrogatorio. Se non può permettersi un avvocato, gliene sarà assegnato uno d'ufficio. »
 
…io guardo quel ragazzo silenzioso per l’ultima volta. Ora la luce del sole lo mostra interamente a me. Si staglia a petto nudo, con solo indosso i pantaloni del pigiama, vicino al suo fedele robot. Si copre gli occhi con una mano a causa del riflesso prepotente. L’ispettore Shikiji credo gli stia spiegando la situazione.
Vorrei potergli dire che in realtà non sono una criminale, ma che ciò che ho nella mia tasca è un’eredità troppo preziosa e potente per essere lasciata in circolo. Vorrei dirglielo così da poter sperare che qualcuno mi creda e mi aiuti. In realtà, cosa vuoi che gl’importi a quel giovane? Tra pochi istanti la sua vita tornerà alla normalità.
 
La mia invece? Sarà finita per sempre.



Ricordo che questa storia è coperta dal diritto d'autore, pertanto è vietata la sua riproduzione totale o parziale sotto ogni sua forma; il divieto si estende a citazioni, estratti, personaggi da me inventati. Occorre pertanto l'autorizzazione espressa, scritta e sottoscritta dall'autrice.
In caso contrario, saranno presi provvedimenti legali.
Grazie.


Primo capitolo - Ricercata
Maggiori informazioni che posso darvi senza spoilerare nulla, riguardano i  precedenti di questo capitolo: avrete capito che siamo in un futuro non troppo lontano, in cui i ruoli dei personaggi sono stravolti ma portano sempre dei legami con l'anime con sè. Il nonno di Kagome l'ho reinterpretato come uno scienziato e ingegnere tecnologico della città di Tokyo che nel 2100 cambia radicalmente. Vorrei vi immaginaste una città metallica, e caotica ma senza scenari apocalittici (della serie: non c'è mai la luce del sole perchè il cielo è coperto da una coltre di fumo). ANCHE NO! 
Kagome l'ha aiutato nel suo lavoro fino al momento della sua morte, che coincide con la sera in cui Kagome prende la sfera dal laboratorio e scappa. Da qui inizia il capitolo. Perchè il nonno è stato ucciso? Beh, credo possiate immaginarlo, non ci sono motivazioni contorte: possiamo dire che era diventato un elemento scomodo per il governo (lo sò, è un pò un clichè, ma molto ficco a mio parere). 
Di cosa si vuole appropriare il governo? Anche questo credo che l'abbiate intuito e si tratta proprio della Sfera dei 4 Spiriti. Per il resto spiegazioni e altre avventure nei prossimi capitoli!
Spero che vi interessi e che recensiate,

Baci - MatildeMM :)


 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: MatildeMM