“Trovare lui è stato come riemergere dall’acqua dopo un apnea di tutta la vita.”
Miriam uscì dal portone di casa sua e assunse un espressione perplessa quando vide Gabriele poggiato su una panchina.
-Che ci fai qui?-gli chiese.
-Sono venuto a prenderti,no?-rispose lui,come se fosse ovvio,prima di prenderle la mano.
La ragazza la sfilò velocemente,balbettando qualcosa di incomprensibile mentre le sue guancie si tingevano di rosso.
Non era ancora abituata a lui,ne alla sua sicurezza nel prendere decisioni.
Lei era sempre stata una ragazza sola,dura e piena di insicurezze che cercava di camuffare in tutti i modi,ma davanti a lui si sentiva come spoglia.
Sbuffò,prima di riallacciare le sue dita a quelle del ragazzo,che le sorrise allegro.
-Non montarti la testa!-chiarì,mentre percorrevano il tragitto che portava alla loro scuola.
-Beh,è una cosa fantastica poter dire che ho conquistato Miriam L’impossibile,ne devo approfittare!-rise.
Un attimo di silenzio.
-Ehi,va tutto bene?-domandò fermandosi.
-Tutto perfetto.-mentì Miriam.
-Andiamo!Ormai puoi fidarti di me!-fece Gabriele,accarezzandole la guancia destra con due dita.
Le farfalle nello stomaco la stavano mangiando viva.
Si fece coraggio:-Ti stancherai di me,lo so già. E so già che senza di te ritornerò quella di prima,che tutto ciò che ho adesso svanirà e la mia vita farà nuovamente schifo …- .
-Non mi stancherò mai di te!-esclamò il ragazzo.
Miriam riprese a camminare,dicendo:-Non esserne così sicuro,lo dicono tutti!-.
Lui la bloccò e la fece girare,prima di avvolgerla in un abbraccio forte e grande,là,davanti a scuola.
Poi le sorrise,sussurrandole:-Ne sei così sicura?-.
Non ebbe il tempo di rispondere,le venne automatico baciarlo.
Le loro labbra insieme si completavano,sembravano essere create a posta per sfiorarsi.
Aveva bisogno di lui,un sacco di disperato bisogno.
Recensite,mi raccomando. ; )