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Autore: Shanna_S    10/05/2015    0 recensioni
Se non provassi così tanto dolore mi metterei a ridere! Qualcuno! Io non ho più nessuno, mi hanno abbandonato tutti. La mia vita non ha più senso, sono stanca di tutto.
E mentre la mia vista si appanna, mi lascio sfuggire, inconsciamente, due parole che mi provocano un dolore maggiore a quello che provo. ''Sono sola''
[Prologo]
Riusciresti a perdonare chi ti ha abbandonato e deluso? Riusciresti ad andare avanti dopo che la vita ti ha messo tanti ostacoli? Magari con un po' di amore?
Genere: Azione, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Prologo


Dolore, questo è tutto quello che riesco a sentire.
Una persona può provare tutto questo dolore? Perfino gli occhi fanno male.
Dopo vari tentativi riesco a tenerli aperti, anche se non cambia poi molto la situazione , il buio è tutto ciò che mi circonda.
Cerco di muovermi ma, fa male tutto, sento il mio corpo sempre più pesante.
Vorrei alzarmi ma in quel momento due braccia mi trattengono ferma, impedendomi di muovermi.
E' a quel contatto che ricordo tutto, tutto quello che è successo mi scorre davanti agli occhi, mi crolla il mondo addosso, inizio a dimenarmi, voglio andare via, voglio che quelle braccia la smettano di toccarmi !

'' Hey, tranquilla, non voglio farti del male'' smetto di muovermi perchè non ho più energie mentre il mio sguardo incrocia due occhi blu appartenenti ad un ragazzo, della mia età forse, forse più grande, ma è la sua voce che mi ipnotizza, ha un che di rassicurante.
Assomiglia tanto a una persona, ma quella persona non c'è più, mi ha abbandonato!

''Hey Hanter, corri, si è svegliata''  si avvicina a noi una grande figura scura, leggermente più grosso rispetto al ragazzo che ho accanto, e istintivamente mi nascondo, o meglio, mi aggrappo a lui.

''Tranquilla, non ti farà del male! E' grande e grosso ma tanto dolce, anche se non sembra, sai è stato lui ad aiutarmi a salvarti'' il ragazzo mi fa un sorriso rassicurante ma io ho troppa paura.

''Senti ce l'ha fai ad alzarti? Forse è meglio se ti portiamo in un ospedale''
Io mi irrigidisco, non sopporterei di essere toccata ancora e sentirmi osservata, scuoto la testa energicamente, ma facendo così mi provoco un forte mal di testa e mi metto le mani nei capelli, cercando ,inutilmente, di fermarla.

''D'accordo d'accordo non ti agitare, ti portiamo a casa tua, niente ospedali, ma chiamiamo un dottore però'' Io scuoto leggermente la testa, cercando di non aumentare il dolore che provo.

''Non so dove andare... Sono arrivata da poco, qualche giorno'' sono le uniche parole che riesco a dire debolmente e con non poca fatica, la gola mi fa male, sembra che abbia bevuto del fuoco vivo.

''Allora ti portiamo da noi, la mia ragazza è un medico, d'accordo? Non possiamo lasciarti qui'' e si volse verso il suo amico per chiede conferma.
Io spalanco gli occhi spaventata, e mi si blocca il respiro nel petto.

''V-oi non mi farete del male, vero?'' chiedo, e posso udire dalla mia voce uscire una nota di panico, il mio respiro si va a fare sempre più veloce.

''Tranquilla, non devi avere più paura! Se vuoi puoi chiamare qualcuno, vieni ti aiuto ad alzarti''
                                        ...puoi chiamare qualcuno... qualcuno... 

Se non provassi così tanto dolore mi metterei a ridere! Qualcuno! Io non ho più nessuno, mi hanno abbandonato tutti. La mia vita non ha più senso, sono stanca di tutto.
E mentre la mia vista si appanna, mi lascio sfuggire, inconsciamente, due parole che mi provocano un dolore maggiore a quello che provo.
''Sono sola'' 

Poi vedo tutto buio, sento il mio corpo che si sta abbandonando sempre di più ,mi sembra di cadere ma sento due forti braccia sorreggermi, mentre io sprofondo sempre di più,  sento delle parole che non riesco a capire, sempre più lontane.








 
In quella stessa notte altri cinque persone erano preoccupati per quella stessa ragazza.
''Tom, corri, il segnale di Eli è sparito dal radar! Non riesco a trovare la sua posizione''

''Che cosa?'' urlò una voce 
''Non sto scherzando! E' sparita sul serio''

''Oh mio dio, le sarà successo qualcosa ??'' domandò una voce preoccupata.

''Vado a cercarla!''  un rumore di scarpe fecero intuire che qualcuno si  mise a correre, ma la sua corsa non durò molto, perché venne fermato da una voce che lo richiamò al posto.

''Non fare idiozie Thomas''

''Ma cosa dici? Non hai sentito?! Mia sorella è sparita!''

''Lo sapevi che era un rischio che esisteva, ma hai fatto una scelta, tutti voi avete fatto una scelta, adesso devi pensare solamente alla missione, è la nostra unica priorità!
Le faccende personali potete risolverle, ma solamente a missione compiuta!'' disse facendo scorrere lo sguardo su tutti all'interno della sala.

''Tranquillo Tom starà bene, lo sai che ha ragione, non puoi andarla a cercarla, pensa se ti tengono sotto controllo, la metteresti in pericolo e li condurresti dritti da lei, e tutto quello che hai fatto fin'ora non sarà servito a niente, né per te, né per tua sorella, sono preoccupato anch'io, ma questa è l'unica maniera per tenerla al sicuro, lo sai, no?''

''Si lo so, ma non posso non essere preoccupato per lei, è sempre la mia sorellina, e le ho fatto credere che l'abbia tradita ,ed è da sola, se le accadesse qualcosa, non me lo perdonerei mai''

''Lo so, ma ci sono mille possibili spiegazioni sul perché il segnale sia scomparso, molto probabile in qualche modo ha rotto la microspia, sbadata com'è avrà sbatacchiato quel povero zaino da tutte le parti"

"Lo spero"

Nella stanza cadde un silenzio innaturale, interrotto da il rumore dei monitor del computer.
  
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