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Autore: ZeldaFitzgerald    12/05/2015    2 recensioni
Ian Gallagher ha lasciato Mickey Milkovich negli ultimi due minuti della 5x12. Cosa sarebbe successo se la puntata non fosse finita?
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“This is it? This is you breaking up with me?”
“Yeah”
“Really? ... fuck!”
 
Sai quando gli hai urlato contro che non hai bisogno di essere aggiustato perché non sei rotto, perché sei solo te stesso? Beh erano tutte cazzate, ora lo sai. I suoi occhi ti hanno distrutto e sei crollato in mille pezzi, come se qualcuno avesse buttato giù il muro portante della tua vita, e pensa un po’,  stavolta il demolitore di te stesso sei stato tu.
 
Nessun Terry Milkovich che vi picchia brutalmente, nessuna Svetlana, nessuna Sammi che chiama la polizia militare. Eravate tu e lui soli contro il mondo e tu hai deciso di andartene, di uscire di scena. Steso sull’erba davanti alla roulotte del nuovo fidanzato di Monica, con il telefono in mano che continua a suonare sullo sfondo della vostra foto insieme, hai pensato che lui non meritasse tutto questo, tutta la sofferenza, tutti i casini. Le parole dette da tua madre, quel giorno, attraverso il vetro nella stanza visitatori, ti sono entrate dentro e bruciano come tagli aperti.
 
 “Meriti di stare con gente come te, con gente che ti ama per quello che sei. Noi non possiamo rendere felici le persone”
“Neanche Mickey adesso…”
Hai iniziato a piangere mentre parlavi con lei e inutili sono stati i nuovi discorsi su quanta felicità ognuno meriti perché l’unica cosa che riuscivi a pensare era che quel piece of south side trash you fell for non te lo meritavi, non più.  Allora sei tornato, l’hai chiamato, hai preso coraggio e l’hai incontrato. L’ultima volta, un attimo ancora.
 
Nell’esatto momento in cui Sammi è arrivata sulla scena, con una pistola in mano, Mickey ha iniziato a scappare e tu ti sei sentito vuoto, non hai neanche reagito a quello che stava succedendo, non provavi emozioni, il sangue aveva smesso di scorrerti nelle vene. Sei morto nell’attimo esatto in cui l’hai lasciato.
 
Hai deciso di ignorare quello che stava succedendo, ti sei chiuso nel furgoncino con Lip, hai rollato una canna e avete iniziato a fumare. Pensavi che lasciare tutto il mondo fuori sarebbe stata la chiave per farti dimenticare di lui, volevi tornare indietro a quando avevi quindici anni e il tuo problema più grande era non farti scoprire da Linda mentre scopavi Kash.
 L’erba di Kev è sempre la migliore, hai reclinato il sedile, acceso la radio e chiuso gli occhi.
 
Lip ha capito al volo e ti ha lasciato solo, per la prima volta dopo tanto tempo era tornata quella fottuta connessione fra voi due che vi permetteva di capirvi senza bisogno di usare le parole. Hai iniziato a ripercorrere la vostra storia cercando ogni minimo pretesto per iniziare a odiarlo.
 
Era il bullo del quartiere.
Mi ha picchiato a sangue fingendo di odiarmi.
Ha sposato Svetlana.
“Don’t” e non è stato in grado di trattenermi.
 
Nonostante ciò non trovi nulla che ti impedisca di amarlo con tutto te stesso, ti basta pensare a come ti guarda, a come tutto diventa meraviglioso quando state insieme e il cuore comincia a batterti di nuovo. Non esiste un amore così grande, è l’amore più bello di tutti il vostro. Le persone sono in grado di percepirlo. Le lacrime iniziano a bagnarti il volto, prima lente poi veloci come un fiume in piena… Ti alzi di scatto, qualcuno bussa al finestrino.
 
E’ Frank.
 
“ Ho chiamato la polizia, quella pazza puttana di Sammi se ne andava in giro con una pistola. Stavolta me la levo dalle palle”
“Grazie, Frank”
 
Ti precipiti in strada, giusto in tempo per vederla in manette. Sussurri, Bitch.
Ha del sangue sulla mano, resti immobile per trenta, forse quaranta secondi. Non sei in grado di pensare. Non sei in grado di parlare, prendi il telefono e vai in rubrica. Mick.
 
Per la prima volta da quando state insieme ti senti l’anello debole, quello che scappa, quello che ha paura. Hai paura di averlo perso e il fatto che non ti risponda al telefono non ti aiuta a calmarti. Corri. Corri veloce, come quella volta in cui avevi bisogno di lui perché Monica era tornata. Lo vedi? Monica ti distrugge e l’unica persona che sa ricostruirti è lui e tu sei stato tanto vigliacco da smettere di combattere al suo fianco. Cosa ti è successo, Ian? Dov’è finito quel guerriero pronto a tutto per l’amore del suo rumblefish?
 
Casa Milkovich, la porta è aperta. Entri. C’è silenzio, tu e i battiti accelerati del tuo cuore davanti a quel “Stay the fuck out” che non è mai stato valido per te. E se lo fosse diventato ora?  Mano sulla maniglia, apri la porta.
 
Lui è seduto, spalle alla porta, sa che sei tu ma non si gira, fa troppo male.
 
Hey Mick
 
Silenzio.
 
Sai che tra di voi le parole non sono mai state importanti, ha sempre contato solo quello che i vostri occhi e le vostre mani sapevano dirsi. E’ il vostro modo di amarvi, non convenzionale ma totalizzante. Ti levi la camicia, fai il giro del letto e ti inginocchi davanti a lui, la testa poggiata sulle sue gambe. La sua mano tra i tuoi capelli, prima delicata poi serrata in un pugno.
 
“Perché cazzo mi fai questo, Ian?”
Prima che potesse dire anche solo un’altra parola alzi la testa, vuoi guardarlo negli occhi e dirgli perché sei tornato indietro, che poi indietro con lui non sei mai tornato, siete sempre e solo andati avanti con la vostra storia.
 
“Ho capito che so chi sono solo quando sto con te, sono felice solo quando sto con te. Quello che io e te abbiamo mi rende libero da questa malattia. Io… io ti amo Mick”
Ti prende la testa tra le mani, stringe forte, quasi ti graffia.
“Se sei tornato, resta”
Annuisci, iniziate a piangere. Ti butti su di lui, lo baci. Stavolta non aspetti che sia lui, stavolta è diverso. Vuoi riconquistarlo anche se non l’hai mai perso perché chi si ama davvero non si perde mai.
 
Vi stendete sul letto e gli chiedi di abbracciarti, di stringerti forte perché hai paura di andare via di nuovo in uno dei tuoi momenti di follia. Appena poggi la testa sul suo petto e senti il suo cuore battere capisci che mollare tutto sarebbe uno sbaglio.
 
 
“Quando sono con te non c’è nessun altro posto in cui dovrei stare”
“Ti amo”
Dopo averti dato un bacio sulla testa vi addormentate, i respiri si confondono, i corpi sono di nuovo caldi. Siete di nuovo voi due contro il mondo.
   
 
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