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Autore: Dark_Brothers    12/05/2015    6 recensioni
Un Palazzo,
Ventiquattro ragazzi assetati di fama e denaro,
Battibecchi,
Litigi,
Alleanze,
Amori,
Strategie,
DOLORE!
Tutto qui, sul reality più bello del pianeta, non perdetevi A TUTTO REALITY: IL PALAZZO
~WhiteShadow1
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chef Hatchet, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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La telecamera puntava su un enorme palazzo dall'aspetto cadente e malandato, pronto a crollare da un momento all'altro, dalle mura grigie e piene di spaccature e le finestre e le porte sfondate quasi del tutto, davanti al quale vi era il solito sorrisetto beffardo e la solita faccia che avrebbe fatto irritare chiunque del conduttore più amato di tutta l'America, almeno secondo l'umile parere di se stesso.

Dopo essersi accertato di essere in diretta, il presentatore cominciò a parlare.

"Salve a tutti telespettatori! Io sono sempre il vostro Chris Mclean, il presentatore più talentuoso e bello del pianeta, anzi, dire così sarebbe fin troppo riduttivo, il presentatore più bello e talentuoso di tutto l'universo che voi stimate, adorate e amate!" Esclamò vanesio per poi continuare.

"Bene, adesso, anche se sarà di sicuro meno interessante di me, devo parlarvi di questa nuovissima stagione di A Tutto Reality! Mi sono scervellato per trovare una nuova location adatta a soddisfare il sadico pubblico che ci osserva da casa e poi, navigando su Internet, ho trovato questo bellissimo palazzo ormai in disuso in affitto a poco prezzo nel quartiere più malfamato di Toronto! Carino, eh?"

Dopo quest'ultima domanda ironica, dal tetto cadde una tegola quasi in testa al conduttore, il quale però continuò spedito con il discorso.
"Ma ora passiamo alla dinamica! 24 Nuovissimi concorrenti affamati di fama e soldi gareggeranno per guadagnarsi il solito milioncino. Dovranno vivere e competere sempre all'interno della stessa struttura, ovvero il meraviglioso edificio che vedete alle mie spalle..."

Durante la spiegazione, l'inquadratura riprendeva le stanze del palazzo, le quali mostravano sporcizia dappertutto, pareti scrostate, perdite di acqua, corti circuiti elettrici e qualunque cosa che potesse mettere a rischio la vita quotidiana dell'abitante di un palazzo.

"I concorrenti saranno inizialmente divisi in squadre che saranno sciolte non appena il numero dei partecipanti si ridurrà alla metà, come nelle precedenti stagioni, e chi verrà buttato fuori durante la cerimonia di eliminazione, non ricevendo il rinnovamento del contratto di affitto, se ne andrà con...l'ascensore della vergogna!"

Disse con una punta di emozione il conduttore per poi mostrare un ascensore poco sicuro le cui porte, non aprendosi automaticamente, stavano per essere aperte da un assistente la cui mano rimase incastrata tra di esse nel tentativo.

"Oppure con il furgoncino dell'ospedale, chissà..."
Disse il conduttore ridendo maligno e pensando a ciò che sarebbe accaduto in quel reality: audience, picco di ascolti e tanto, tanto dolore.


-


Nel frattempo, dentro un autobus in condizioni terribili, i concorrenti avevano più o meno fatto conoscenza, e l'omone di colore alla guida, nonché compagno di torture del conduttore Mclean, Chef Hatchet, era sul punto di sclerare.

"Scusi, non dovrebbero essere effettuati dei controlli prima di partire con dei passeggeri a bordo?" Chiese con aria di superiorità un ragazzo dai capelli corvini e gli occhi castani, alto e magro, con una maglietta su cui vi era stampata la bandiera degli Stati Uniti, dei jeans scuri e delle converse rosse.

"Ha ragione Joseph, ho sentito uno strano rumore proveniente da dietro, non si può mica viaggiare in simili condizioni!" Aggiunse stavolta un altro ragazzo magrolino, accanto al primo, dai capelli castani, gli occhi del medesimo colore, con una maglietta bianca coperta da una giacca da football grigia, dei jeans aderenti e delle all-stars bianche.

"Io ho sempre ragione, Julien" Disse Joseph orgoglioso rivolto all'altro che roteò gli occhi.

E mentre il guidatore cercava di contenersi, una ragazza alta e slanciata, dai capelli color nocciola lunghi fino alle spalle e gli occhi verdi che sfoggiava una canottiera fucsia con su scritto "Stay Strong" in nero, contornata da un giacchetto di jeans, dei leggins neri e delle converse dello stesso colore della canottiera, si avvicinò alla postazione di guida con indignazione cominciando a parlare riferita a Chef.

"Mi scusi lei, brutto e grasso uomo che si presume non abbia mai fatto una dieta, ci sono delle schifosissime gomme da masticare appiccicate al mio sedile!"
"Sophia, hai per caso detto gomme da masticare?! DOVE?!" Domandò trepidante una ragazza bassa e robusta, con delle rasature laterali coronate da una cresta multicolore e gli occhi color verde pistacchio che vestiva una canottiera nera con tanti teschi disegnati al di sopra di essa, dei jeans azzurri e degli stivali borchiati, per poi spostarsi accanto al sedile da dove Sophia si era appena alzata per staccarvi le gomme e iniziare a masticarle con soddisfazione.

"Stephanie! Fai davvero schifo!" Chiosò Sophia orripilata ricevendo un "Chiamami pure Steffy!" dall'altra che si ingozzava in modo rozzo.

A quel punto il cuoco era privo di ogni briciolo di buon senso che finora aveva cercato di mantenere.

"Adesso ne ho abbastanza di voi mocciosi! É già tanto che io stia guidando per voi ingrati! Se volete posso anche lasciarvi per strada, non è un mio problema ! Chiaro?! I produttori non mi pagano neanche la metà dello stipendio che dovrei avere!"

"La proposta di lasciarci per strada é allettante." Disse sarcastico Joseph facendo ridacchiare Sophia e Julien.

Nel frattempo, qualcuno cercava solo un po' di pace in quella confusione, e quel qualcuno era un ragazzo alto e goffo, bruno, con gli occhi scuri coperti da un paio di occhiali neri, vestito con una felpa rossa con disegnato un funghetto verde sopra, dei pantaloni di tuta grigi e delle scarpe da ginnastica rosse, il quale era intento a giocare con il suo videogame.

"Vorrei solo un po' di tranquillità per superare il ventiquattresimo livello, non chiedo la luna!"

"Questo autobus fa più schifo di Steffy e tu pensi al videogame? Francis, sei tutto scemo o cosa?!" Urlò Sophia per farsi sentire sotto lo sguardo offeso di Steffy.

"Dovresti imparare a dire le cose in modo più gentile, Sophia." Intervenne una ragazza dalla corporatura massiccia e dalla statura alta, con i capelli mediamente lunghi, rossi come il rame ,gli occhi castani e il naso coperto di lentiggini, vestita con una maglietta dallo sfondo azzurro con su di esso disegnato un gattino nero, dei pantaloni bianchi e delle all-stars azzurre.

"E tu dovresti imparare a tacere una buona volta, Lulu!" Disse Sophia tagliando corto.

Tra i sedili in fondo, un ragazza dai lunghi capelli scuri come gli occhi, fisico snello di media statura, vestita con una magliettina nera a righe bianche aderente, degli shorts di jeans e delle scarpe alte e nere, si muoveva sensuale accanto ad un bel ragazzo dai capelli neri e gli occhi grigi, alto e magro, con una t-shirt gialla, dei jeans larghi e delle scarpe bianche.

"Te l'hanno mai detto che sei proprio un bel ragazzo, Johnny?"

Domandò maliziosa la prima.

"Sì, e io a te l'ho detto che sono fidanzato, Roxy?" Rispose il secondo guardandola stranito.

"Accidenti, lo sapevo!" Sussurrò Roxy tra sé e sé delusa.

Mentre, dalla parte opposta sembrava che tutti si stessero divertendo, o quasi...

"...E così il dottore gli disse che aveva una febbre da cavallo!" Concluse così la battuta un ragazzo dai capelli neri a spazzola e il pizzetto, con gli occhi scuri e il fisico basso e abbastanza in forma, che indossava una camicia rossa, dei pantaloni bianchi e delle all- stars di un rosso più sbiadito rispetto a quello della camicia.

"Jordan, sei davvero un fenomeno!" Disse tra una risatina e l'altra un'altra ragazza dai capelli neri e lisci, gli occhi di un verde molto scuro e intenso, di statura media e fisicamente ordinaria, che vestiva un abitino a motivo floreale color blu notte e delle scarpe con il tacco nere.

"Già, concordo con te Kristen, Jordan é bravissimo!" Si aggiunse un'altra sorridendo falsamente, dai capelli ricci e rossi, gli occhi color verde chiaro, la corporatura bassa e leggermente sovrappeso, vestita in maniera estrosa e stravagante, con una maglietta che possedeva ogni colore possibile e immaginabile, dei pantaloni neri e dei sandali alti, il tutto completato dalla presenza di svariate collane e bracciali.

"Grazie Kristen e grazie Mandy, siete troppo gentili, forse..." Disse con grande fierezza Jordan.

"Sì, sì, bravissimo Jordan, sei il nostro idolo..." Commentò ironica e distaccata una ragazza abbronzata, mediamente alta, magra, con un neo vicino alle labbra, ben curata fisicamente, vestita con una camicetta rosa, dei pantaloni stretti, neri e delle scarpe con la zeppa, sempre nere.

"Cos'é, non ti diverti, Margaret?" Le chiese una ragazza dai capelli dorati, gli occhi castani, dal fisico da modella, con una canottiera rossa, degli shorts neri e dei sandali alti.

"Ma che dici, Rosie? Abbiamo un intrattenitore così divertente..." Rispose Margaret mantenendo l'ironia di sempre, facendo ridere timidamente un'altra ragazza in disparte, bassa e quasi scheletrica, con un carré corto e castano, degli occhi dello stesso identico colore, che vestiva un tailleur grigio, dei jeans e delle scarpe grigie e alte.

"Dai, Margaret, che fastidio ti dà? Sta semplicemente dando un po' di spettacolo." Disse poi in aggiunta la ragazza provocando l'ennesima risposta sarcastica di Margaret.

"Ma Molly, non vedi che mi sto divertendo un mondo? Sono così esilarata che potrei svenire..."

Tutta la scena era stata osservata da due ragazzi seduti l'uno vicino all'altro, il primo altissimo e ben impostato fisicamente, dai capelli corti, con una riga laterale, castani, e gli occhi scurissimi, che indossava una maglietta nera con un disegno tribale sopra di essa, dei pantaloni grigi e delle scarpe color cenere, mentre il secondo leggermente più basso, dai capelli neri e gli occhi azzurri, vestito con una giacca di jeans, dei pantaloni beige e delle converse blu.

"Come sono complicate le donne, vero Luke?" Disse il primo in attesa di una conferma.

"Già...tanto, Horace." Sospirò rassegnato il secondo per poi vedersi arrivare davanti un ragazzo palestrato, alto, rasato, con gli occhiali da sole che gli coprivano gli occhi verdi , una canottiera bianca, semplicissima, che metteva in risalto i muscoli, dei pantaloncini blu e dei sandali neri.

"Che ci vuole a conquistare una pupa, basta farle un complimento ed ecco fatto, guarda qua!"

Il ragazzo si avvicinò a Sophia e con voce calda le disse "Hey, bellezza, i tuoi capelli mi ricordano lo sterco bovino di campagna!"

"BRUTTO CAFONE!"

Neanche un millisecondo e il ragazzo si ritrovò le cinque dita della ragazza sulla sua guancia.

Dal canto loro, Horace e Luke se la ridevano, mentre Steffy guardava affascinata il tutto.

"Che romantico quel Mark!" Disse osservando il finto rubacuori che si allontanava massaggiandosi la faccia.

Ad un certo punto, delle grida disumane coprirono le voci degli altri. Erano le grida di una ragazza alta e magra, dai capelli biondi, corti, gli occhi azzurri, un abito lungo e azzurro e delle scarpe bianche con il tacco.

"Cosa c'è, Annlise?" Chiese sorpresa Lulu, prima che gli altri potessero precederla.

"I SEDILI! HO APPENA SCOPERTO CHE NON SONO IN VELLUTO!" Si lamentò schifata lei.

Tutti la guardarono con aria di sufficienza, poi una ragazza alta e formosa dai capelli ricci e neri con delle emeches rosse e gli occhi castani sbraitò contro la biondina.
"STA' ZITTA, OCA! CHE TI ASPETTAVI, DI ANDARE A UNA FESTA DI GALA?!"

Annlise stese in silenzio per un po', poi annuì sorridente "Certo, Michelle!"

La bruna la guardò irata, pronta per urlarle contro un'altra sfuriata, ma poi si trattenne.

Da un'altra parte ancora c'era chi ignorava del tutto la situazione, parlando allegramente, era il caso di Alice, Sally, Louis e Alexander.

La prima era una ragazzina molto carina e dolce a primo impatto, bassa e magra, dai capelli tra il castano e il biondo raccolti in due treccine, gli occhi grandi e castani, vestita con una t-shirt viola con disegnato un fiore al di sopra, una gonnellina bianca e delle ballerine viola.

La seconda era una ragazza alta e snella, dai capelli biondi e ondulati, gli occhi verdi e l'abbigliamento che la faceva somigliare ad un confetto, tutto completamente in rosa.

Il terzo era invece un ragazzo alto, dai capelli neri e gli occhi blu come il mare, vestito con una maglietta verde e una giacca in pelle nera, dei pantaloni neri e delle scarpe bianche.

Il quarto, ultimo ma non meno importante, era un ragazzo biondo dagli occhi castani, basso e magrolino, vestito con una polo bianca, dei jeans e delle converse rosse.
I quattro parlavano tranquillamente del più e del meno.

"Secondo voi quali sfide ci proporrà Chris?" Chiese Alice in tono dolce e affettuoso agli altri.
"Spero qualcosa di rosa!" Disse Sally battendo le mani.

"Io odio il rosa, mi ricorda il salottino di mia nonna!" Ribatté Alex disgustato dal colore.

"E quindi cosa vorresti insinuare? Che odi tua nonna?" Ipotizzò Sally che proprio a causa della sua ipotesi fece sbattere ad Alex la mano sulla fronte.

"Avanti ragazzi, sono sicuro che potremo farcela!" Aggiunse ottimista Louis che ricevette il consenso degli altri tre.

Chef guidava finalmente tranquillo, quando una ragazza gracile e bassina dai lunghi capelli biondi raccolti in una coda di cavallo e gli occhi azzurri come il ghiaccio, con la maglietta rossa, leggins neri e all-stars dorate si accostò al cuoco cominciando a blaterare fastidiosamente.

"Ma ciao! Il mio nome é Fanny Finn e vengo da Detroit, sono così eccitata di partecipare, tu devi essere il servitore, giusto? Giusto? Giusto?"
Adesso era troppo.

"ADESSO BASTA! TUTTI FUORI DALL'AUTOBUS! RAGGIUNGERETE LA VOSTRA TAPPA A PIEDI, LA LOCATION SI TROVA NELLA ROSE AVENUE, EAST SIDE, A SOLI DIECI CHILOMETRI DA QUI! BUONA PASSEGGIATA!" Sbraitò Chef tutto d'un fiato, spingendo i concorrenti fuori dalla portiera.

"Non dicevo mica sul serio quando ho detto che la proposta di lasciarci per strada era allettante!" Disse Joseph mentre veniva spinto fuori.

Alcuni cercarono di rientrare sull'autobus, ma non ci riuscirono, poiché quest'ultimo era già sfrecciato via, e adesso quei poveri concorrenti erano nel bel mezzo di una strada sperduta senza segnali né indicazioni.

"Io faccio causa al programma, ecco! Hey, non c'è campo qui!" Urlò nervoso Julien.

"Forse perché siamo nel bel mezzo del nulla, genio!" Sentenziò Joseph acido mentre Annlise prendeva il suo di telefono intenta ad aprire l'applicazione della fotocamera.

"Cavoli, questo mi mancava, selfie sulla strada!" Disse felice Annlise.

"Cammina e muoviti se non vuoi fare un selfie sotto la strada!" Sputò velenosa Sophia.

"Ragazzi, io direi di proseguire e vedere quello che succede, magari troviamo qualche segnale durante il cammino." Consigliò speranzosa Lulu.

"Ma così io mi stanco!" Sbuffò Alice, canzonata poi da Michelle "E allora non ci venivi in un reality condotto da Mclean, bambolina!"

"Io devo vincere quel milione, quindi continuerò a camminare, chi mi vuole seguire, faccia pure." Disse Joseph indifferente, seguito poi da tutti gli altri, chi più volenteroso, chi meno.






ANGOLO AUTORE:
Hey! È WhiteShadow1 che vi parla. 
*Gli lanciano dei pomodori*
Fortunatamente ho portato un ombrello! XD
Questa è la mia prima ff, ma spero che vi sia piaciuta, leggetela e recensite se volete. Ringrazio infinitamente Nini_Maw, co-fondatrice di questo profilo in coppia, che mi ha aiutato con l'HTML, dato che il mio computer ha deciso di morire.
Grazie per aver letto fin qui, saluti.
~WhiteShadow1
   
 
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