PREFAZIONE
Tic Tac...Tic Tac...Tic TacAvrebbe continuato per ore? Ma certo che lo avrebbe fatto, com'era naturale e come aveva sempre fatto d'altronde...
Il suono della sveglia che nel giro di poche ore avrebbe squillato violentemente togliendomi ogni buona prospettiva per la giornata non mi aveva mai infastidita tanto come in quella notte. Decisi di alzarmi qualche tempo prima della sentenza di quell'inutile oggetto sul comodino. Mi stropicciai gli occhi e annusai l'aria primaverile che entrava dalla finestra. -Massì, una bella corsa mi ci vuole proprio-. Presa la giacca uscii dalla porta di casa, attenta a non fare ulteriore rumore, ed inizio a correre. Arrivata al fiume, mi affacciai per osservare la luna nuova, quel fenomeno che, pur non essendo così raro, non avevo mai visto. Quasi ipnotizzata dalla lampada che illuminava il cielo, fissavo in alto senza pensare molto al tempo che passava. Poi accadde. Persi l'equilibrio e non mi accorsi neanche dell'impatto con l'acqua ancora fredda, ne col roccioso fondale. Aprii gli occhi e, all'improvviso, il buio.
Mi chiamo Serena e avevo 16 anni quando la mia vita nel vecchio mondo finì.