Ma non tollero di vedere uno sguardo, il tuo, privo di limpidezza e di chiarore. Quella che vedo non è più la persona che credevo di conoscere. Vedo solo una sconosciuta.
 

Un’estranea.

Da quanti giorni sei ormai in preda ad un influsso bizzarro, che ti abbrutisce, che ti sporca l’anima, e che ti spinge a commettere empietà? Non c’è nulla, adesso, della pia officiante di Odino.

Niente più cuore nell’omaggiare i ghiacci eterni di Asgard.

Io prego, sai.

Prego con disperazione. Prego con amore.

Per farti ritornare da me.

Sorella.

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La suesposta drabble è stata composta senza scopo di lucro, nel pieno rispetto del diritto di autore e della proprietà intellettuale in capo a Mr. Masami Kurumada, dato che il personaggio quivi citato (Freja) non mi appartiene.

Ebbene: pure io prima o poi dovevo cimentarmi nelle famigerate "cento parole - cento", in omaggio ad un personaggio che ho sempre molto apprezzato.