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Autore: SomeoneNew    14/05/2015    4 recensioni
*Ho paura dell’ignoto, di ciò che non conosco, di tutto ciò che non si trova sotto l’unico lampione, in una strada deserta alle 00:03 di notte.*
Parole di ciò che sono stata, che sono, che un giorno vorrei essere.
Se apri questa storia entri a far parte della mia vita, abbine cura.
Grazie.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Prologo

The fault in the air.

 
Come non essere banali davanti ad un foglio bianco? Come si fa a sorreggere lo sguardo perspicace e scrutatore di una pagina pura e illesa, senza alcun peccato? Non si può scappare da essa, non puoi scappare da te stessa.
Come si fa a scappare dai pensieri che ti corrono nella mente, talmente veloci da sembrare treni sulla via del ritorno, ansiosi di giungere a destinazione, una destinazione chiamata casa, giungere ad una soluzione.
E tu, come scappi dal riflesso che ti ripropone ogni superficie riflettente, come scappi dalla tua ombra, come scappi dal tuo essere terreno, materiale?
A quest’età è tutto un fuggire e scappare da ciò che poi scopriamo essere proprio noi stessi.
Tutte le pressioni che ci impongono la famiglia, la società, gli amici, nascondono solo la paura più vera e pura di deludere noi stessi. E così cerchiamo tutto ciò che può essere considerato una via di fuga, tutto ciò che possa trasportarci dove non serve respirare per sentirsi vivi. Noi esseri umani siamo così, un insieme di paure, ansie, rancori, delusioni, che portiamo dentro finché la morte non ci separa da essi. Eppure si dice che non si debba avere una visione pessimistica della vita, è per questo che crediamo anche nella felicità, un unico albero con tanti rami, ma se l’albero non viene curato, i fiori che dovrebbero dar vita ai rami non sbocceranno mai. La felicità è l’albero in sé, non è un ramo, non è un fiore, è… l’essere.
Ci troviamo in punta di piedi, su un filo steso a pochi chilometri di altezza sullo scontro tra due mari. Alcuni perdendo l’equilibrio, cadono nel mare della felicità, dove si coltiva il giusto albero, per altri ancora, l’aria tutt'a un tratto diventa più pesante, sulle spalle, sulla testa.
E’ tutta colpa dell’aria.
 
*Ho paura dell’ignoto, di ciò che non conosco, di tutto ciò che non si trova sotto l’unico lampione, in una strada deserta alle 00:03 di notte.*





SPAZIO AUTRICE
Salve gente, mi chiamo Daisy e questa è la prima storia che pubblico su Efp. 
Si tratta di una raccolta di pagine di diario in cui mi racconto, e attraverso le quali cercherò di raccontare anche voi, possibili lettori.
Sono pagine che contengono sentimenti, sensazioni, stati d'animo, pezzi della mia vita che ho bisogno di lasciare andare.
Spero che questo primo capitolo abbia stuzzicato in voi un minimo di curiosità, se così è stato sarei davvero felicissima se mi lasciaste anche una minuscola recensione, proprio piccolissima haha.
A breve posterò il secondo capitolo, anche prestissimo se mi accorgo che c'è qualcuno che potrebbe attenderlo. Twitter: @/DaisyYrral
Grazie mille per l'attenzione, a presto.
  
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