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Autore: cin75    15/05/2015    7 recensioni
WARNING!!! SPOILER DECIMA STAGIONE. EPISODIO 22.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Momenti, silenzi e poche parole!'
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Ogni travetto di legno che appoggio a questa pira è come se pesasse dieci volte il mio peso. Difficile da portare, impossibile da sostenere a lungo.
Quante volte ne ho costruita una? Quante persone che amavo ho visto confondersi tra il fumo e il fuoco che io stesso appiccavo?
Papà, Ellen, Jo, Bobby, Kevin e tanti ancora che ne ho perso il conto. Ma perché adesso tutto sembra pesare enormemente?
Perché costruirla per Charlie è così doloroso?
Ma vado avanti a farlo. Sopportando il dolore, ricordando il suo viso. E per un attimo mi guardo quella parte del mio petto dove il suo viso si era rifugiato quando era spaventata.

Poi per un attimo sfioro Sam, che trasporta altre travi e capisco il perché questa volta è diverso.
Perché questa volta è colpa sua. Di Sam.
E non riesco a tenermelo dentro quando, mentre il fuoco divampa, lui, cerca di dare un ultimo addio a Charlie. “Ci mancherai, Charlie. Eri la migliore e mi dispiace!
Non riesco ad ascoltarlo.
Il rancore e la rabbia che provo verso di lui in questo momento è qualcosa che non ho mai provato fino ad ora.
E’ qualcosa che mi dà forza e mi spaventa allo stesso tempo. “Sta’ zitto. Tu l’hai fatta uccidere. Ora non puoi scusarti!
 
 

Ti vedo andare avanti e indietro, trasportando i tronchi che bruceranno mentre daremo l’ultimo addio alla nostra Charlie. Non mi hai detto più una parola da quando siamo andati via da quel motel portandoci dietro il suo corpo ormai senza vita.
Non una lacrima, né un imprecazione, né un qualche segno che mi facesse intendere quello che adesso stai provando. A parte la sofferenza per averla persa.
Ti aiuto a metterla sulla pira e quei pochi secondi in cui resti chino su di lei, mi mostrano l’enorme dolore che stai provando. Quasi non volessi lasciarla.
Poi il fuoco divampa e io cerco di spiegarti “Volevamo aiutarti…cosa pensavi? Che sarei restato fermo a guardarti morire!?....sai che avrei lottato per te, perchè è quello che noi facciamo.”, ma il modo in cui ti rivolgi a me, mi mostrano non solo la tua sofferenza ma anche quale grande rancore hai nei miei confronti. “Ti avevo detto di lasciar perdere tutto…quello che stai facendo..tutta questa storia con Cas, con il libro…tutto finisce qui. Adesso!! Prima che qualcun altro si faccia male!” e poi , quando provo a spiegarti che tu sei tutto quello che ho, che non posso perderti e che anche Charlie stava lottando per proteggerti e salvarti, tu colpisci.
E lo fai come mai avrei creduto tu fossi capace di fare. Con parole che nemmeno pensavo tu fossi in grado di concepire.  “Sai cosa penso? Che dovresti esserci tu, lì sopra. Non lei!
Tutto quello penso mi si congela nel cervello. Non riesco a dire altro. Non riesco nemmeno a sostenere il tuo sguardo accusatorio e gelido.
Provo a riprendermi. “Cosa ne sarà di te?!
 
 
Se qualcuno qui in Terra , o all’Inferno, o in Paradiso o Purgatorio, mi avesse mai detto che un giorno avrei augurato la morte a mio fratello, avrei riso fino a farmi lacrimare gli occhi e a piegarmi in due dalle risate.
Oggi, mi rendo conto, che tutto è possibile.
Dico quelle parole a Sam con decisione, con freddezza.
Vedo il male che gli fanno e , dannazione!, ne godo. Sperando che soffra quanto sto soffrendo io adesso!
Voglio che capisca che deve mollare la presa, deve lasciarmi andare, che il Marchio mi ha condannato e che niente e nessuno può evitare che egli vinca su di me.
Ma per adesso qualunque sia la mia sorte, gli Styne ne avranno una peggiore e già ne pregusto il sapore mentre lo dico a Sam. “Troverò i colpevoli che hanno fatto questo...farò a pezzi tutto ciò che abbiano mai amato. E gli strapperò via il cuore.
Ma devo averlo detto in una tale maniera che Sam mi guarda con un apprensione che è quasi paura. O forse lo è davvero. “Chi è a parlare tu, o il marchio?!
 
 

Ha importanza?!
Questo mi rispondi quando cerco di scuoterti da quei tuoi propositi di vendetta sanguinaria.
Questo  e niente altro, perché dopo aver guardato un ultima volta ciò che era Charlie, ti giri e vai via.
Ha importanza?!”, certo che ne ha.
Per me. Per te. Per ciò che siamo, che siamo sempre stati e che sempre saremo. Fratelli.
Ma ora ho dentro di me una paura più grande. Una paura che continua a ripetermi, a gridarmi, che quello che è appena andato via non è più mio fratello. Che il Dean che cercava ancora di combattere contro la maledizione di Caino, ha perso la sua battaglia quando ha posato gli occhi sul cadavere di Charlie.
Ora so che l’unica cosa che posso fare e cercare di recuperare quel poco che di te, forse potrebbe ancora reagire, e provare a risollevarsi.
So che posso farlo, perché il messaggio che Charlie mi ha inviato prima di essere uccisa, decodifica il codice.
Non mi interessa dover affrontare Crowley. Non mi importa se dopo che mi ha messo al tappeto, se dopo avermi mostrato ciò che è, mi dice che devo essergli grato “Potrei ucciderti con uno schiocco di dita. La cosa più facile del mondo. Ma d’ora in avanti, voglio che tu sappia, che la ragione per cui sei ancora in vita è perché sono io che te lo permetto…
L’unica cosa che voglio è che Cas ti trovi, Dean e ti tenga al sicuro, fin  quando non avrò una soluzione a tutto questo maledetto casino biblico.
 
 

Uccidere ogni membro degli Styne che mi capitava a tiro, mi ha dato una soddisfazione che non pensavo di poter provare.
Sapevo che cosa stavo diventando, e sentivo che il marchio urlava perché io continuassi. E ho continuato, fin quando l’ho trovato.
Il bastardo che ha ucciso Charlie.
La sua aria strafottente mentre si preparava a lottare mi indispettiva. La sua arroganza mentre mi raccontava di ciò che le aveva fatto mi incendiava dentro, anche se fuori non mostravo nulla. “Lei si chiamava Charlie!” gli ho detto e dopo che cercava di provocarmi ancora, io non atteso invece. Gli ho piantato una pallottola in mezzo agli occhi. “Avrai anche due cuori, due milze, sette capezzoli per le signore o per…gli uomini. Non mi formalizzo! Ma hai comunque un solo cervello!!
Poi ho puntato di nuovo verso l’ultimo rimasto.
Io odio la mia famiglia. Non sono come loro!” è la sua preghiera verso la canna della mia pistola puntata alla sua testa.
Sì che lo sei. Il marcio è nel tuo sangue e prima o poi soccomberai a quel marcio che hai dentro. Lui vince sempre!” cerco di spiegargli quasi a voler giustificare quello che sto per fargli.
Per favore!” Prega ancora. Non mi tocca.
Non sei costretto a farlo!” Piange. Non provo niente.
Si, invece!” Faccio fuoco. Lui cade. Morto.
 
 

Quando entro nel bunker , la prima cosa che sento è l’odore aspro e pungente del sangue. La seconda è uno sparo forte e secco che rimbomba nel grande salone.
Dean è lì. Fermo in mezzo a quella morte che lui stesso a provocato.
Il suo volto come i suoi vestiti sono sporchi di sangue. La sua espressione come la sua anima è il ritratto esatto della bramosia omicida che lo ha portato a fare questo massacro.
E c’è solo rabbia e rancore in quello che dice.
Dici di essere mio amico! Tu, pugnali alle spalle ogni tuo amico!?!” mi grida contro e l’unica cosa che posso rispondergli pensando, sperando che lo riporti alla lucidità, è dirgli che l’unico nostro intento, mio e di Sam, era quello di salvarlo. Di curarlo.
Provo a fermarlo quando si rifiuta di ascoltarmi, quando per l’ennesima volta si rifiuta di pensare alle conseguenze, dopo. Lo afferrò e sento già una forza differente dentro di lui. Scorrergli dentro.
Mi guarda truce e nemmeno quello che gli dico possa essere il suo  futuro sembra sconvolgerlo. “Forse puoi combattere il marchio per anni, secoli, come Caino. Ma quando cederai al marchio, perché cederai alla fine, Sam e tutti quelli che conosci e ami, saranno morti, eccetto me. Io sono quello che sarà costretto a vederti massacrare il mondo. Perciò, se esiste una se pur minima possibilità di salvarti, non ti lascerò uscire da qui.
Poi, inevitabile arriva lo scontro e, sorprendendomi, non sembro avere scampo dai suoi colpi furiosi.
È freddo mentre mi colpisce. Lucido e determinato mentre affonda colpo dopo colpo.
Quando mi rigira e lo vedo afferrare la mia lama angelica, pronto a colpire, ma sono io, quello, a non essere pronto a morire. “Dean, no. Per favore!
Ma non prego perché non voglio morire, lo prego perché so, che quando, per questa sua follia, Sam avrà trovato una cura, il rimorso di quello che mi ha fatto, lo segnerà e non gli darà pace.
La sua mano trema.
Stringe l’elsa del pugnale.
Poi lo afferra di nuovo saldamente e affonda. Con forza. Con rabbia.
Il libro accanto alla mia testa muore al mio posto. “Tu e Sam dovete starmi lontano o la prossima volta non ti mancherò!” mi minaccia andandosene via, e lasciandomi inerme, sul pavimento.
Ora so che Sam ha ragione. Che io ho ragione.
Il Dean Winchester che conoscevamo e amavamo, non è più lui.
Ma non è uno stronzo come dice Dean.
No!, lui sembra essere decisamente pronto a diventare un mostro.
E fosse l’ultima cosa che farò, lo impedirò!
 
 

Affondo con forza il pugnale nel libro accanto alla testa di Cas. Ogni fibra del mio corpo grida di affondare nel suo petto, ma non lo faccio.
Le parole di Caino mi rimbombano nella testa mentre guardo l’angelo sconfitto sotto di me. “…e poi ucciderai l’angelo. Castiel, e quello… oh!!, credo che quello ti farà un male straziante..
So di aver passato il segno. So di essere alla fine del mio viaggio.
So che la strada che mi rimane da percorrere punta diritto all’Inferno.
Ma dentro di me, so, che non sono comunque ancora pronto a provare quel “male straziante” e allora vado via, perché, dopo aver perso Charlie, ora, più che mai so di dover percorrere quella strada buia da solo.
So di detestare Sam, forse lo odio, per quello che ha fatto. Ma so anche, che andare via, lontano, è l’unico modo per salvarlo.
E in questa storia, almeno uno dei due, deve salvarsi.

Io,  ormai, sono ben oltre il salvabile, quindi….

 
 
 
N.d.A.: Ok! Non credo che ci sia bisogno di altre spiegazioni. Questo è quello che “ho visto” io!
Giuro che la season finale mi terrorizza! E il promo non mi aiuta!
 
Come al solito, my friends, se leggete , recensite!
Baci, Cin!
   
 
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