Mi sono vista crescere, amare, morire, tornare. Mi sono osservata sullo schermo come non sono mai riuscita a fare nella mia vita.
Lo faccio ora, mentre sono in giro per gli Stati del Sud con un cappello troppo grande e i capelli troppo ricci, e tutto ciò che riesco a vedere riguarda te. Te e me.

E lo so che può sembrarti irrispettoso, so bene che non dovrei farlo nel rispetto della tua nuova vita, come so che non dirai nulla, che lontano da me fingerai quell'indifferenza che io riconosco come rabbia mai svanita, ma stanotte - ti prego - stanotte, ti prego, lasciami fare a modo mio.
Lasciami piangere e ridere, e per favore, almeno per un po', pensami come se fossi rimasta l'ultima.
Come se fossi davvero l'Elena del tuo cuore.

Come se i sapori e i dissapori di una vita insieme non controllassero ogni tua scelta.

Mi guardo indietro Ian. 
Ed è un buco allo stomaco che non trova pace. Resterai sempre l'assoluto delle mie scelte, la paura che mi ha divorato, le lacrime che mi hanno soffocato. E sarai per sempre amore, passione e incoscienza.
Sarai amico, consiglio e spalla.
Sarai dolcezza, rassicurazione e paradiso. Sarai per sempre l'uomo che mi ha fatto conoscere il mondo e i suoi colori.
Resterai lo sfondo della mia prima vita. Il primo brivido.
La prima incertezza.
Il primo crollo.

Tutta la forza che ho avuto.
Perché alla fine ho scelto ME. Mi sono amata più di quanto ti abbia mai amato. O forse ho amato TE, più di quanto abbia mai amato me stessa.

Perché non sono stata brava a seguirti in silenzio, ad assecondarti, ad essere solo l'ombra dell'uomo che mi trattava come una principessa.
Quel fuoco che sento dentro di me, quella voglia di mettermi in prima fila, con occhi nuovi, a scoprirmi nuova e diversa, entusiasta ogni giorno... avrebbe cozzato per sempre col tuo bisogno di stabilità.

Sei così affascinante, così potente, così intenso da spaccarmi dentro, Ian.
L'hai sempre saputo.
Ma chiuse le porte di casa sei un uomo che va accarezzato piano prima di dormire. Diventi fragile come il cristallo. Hai bisogno di sostegno perenne.
Di dedizione senza limiti.

Non sono mai stata brava in questo.

E lei è tutto quello di cui hai avuto bisogno.
Lei è uguale a te.
Parla come te. Si muove come te.
Ti rende addirittura più bello, se mai fosse possibile.
Lei ti rende sereno, Ian.
Felice.
Fa male ammetterlo.
Ma il vostro è quell'amore sano che noi abbiamo perso.

Ma lo sai, lo sai che io ti vestivo di un sorriso diverso, tu non eri bello da solo Ian: tu eri bello nei miei occhi, nell'alone di te che mi portavo addosso e mostravo al mondo.
Eravamo belli l'uno nel riflesso dell'altro.
Siamo stati uno di quegli amori che esplodono e rubano tutta la luce del mondo. Veloce, fugace, siamo stati attimi eterni. Secondi infiniti.

E penso questo, adesso, perché io l'ho concluso del tutto questo cammino.. non c'è più nulla di me che ti resta addosso se non quel che tu custodisci nel cuore. 

Io porto con me il ricordo di come i miei occhi sapevano guardarti. Di come sono diventata donna sotto le tue mani. Di come non sapevo sopravvivere senza di te accanto.
Porto con me la ragazzina che ero, quella che ti amerà per un'eternità infinita tra gli spazi del suo cuore.

Quella che ero.
E che mi ha permesso di diventare oggi la donna che sono.

Tutto quello che riesco a trovare dietro a me stasera, Ian, sa profondamente di te. Perché se non esiste Elena senza Damon, ricordati sempre che non sa esistere Nina senza di te.

Tua per sempre 
(a modo suo)
Looch.