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Autore: _Teartheheart    16/05/2015    2 recensioni
Immagino Mystic Falls, sessant'anni dopo, negli utlimi istanti di vita di Bonnie Bennet.
Nel risveglio di Elena.
DOPO LA 6X22.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bonnie Bennett, Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questo è ciò che accade per me, nel futuro risveglio di Elena. 
Dopo la 6x22, dovevo. 
I'm sorry. 





 
ETERNITA'. 
 




Mystic Falls - 70 anni dopo. 


Seduto sulla poltrona, con la sua dose giornaliera di sangue in mano, Damon Salvatore trascorse così i suoi ultimi settant'anni dal sonno perenne dell'amore della sua vita, in attesa del suo risveglio. 
Tra la sofferenze dell'abbandono di una madre, per la seconda volta, uccisa dalle sue stesse mani dopo aver distrutto la sua amata Mystic Falls, dopo la morte del suo adorato amico Alaric, morto d'infarto a sessant'anni, felice di ricongiungersi alla sua famiglia.
E adesso si trova lì seduto, ad attendere la morte della sua più cara amica Bonnie, dopo anni pur sentendo la mancanza di Elena Gilbert non rimpiange di aver donato la vita a Bonnie, che negli anni successivi si costruì una famiglia, una casa, un lavoro e perfino un cane, Bonnie aveva trascorso la sua vita al meglio, era stata felice, con i suoi amici, i suoi figli, suo marito, certo le era sempre mancata una parte di sé, la sua più cara amica, il senso di colpa in parte la lacerava dentro, per questo ogni giorno
andava fuori dalla cripta di Elena, senza che nessuno lo sapesse, a parlarle raccontandole la sua vita. 
Con le lacrime agli occhi Bonnie era sul letto della sua camera, con le rughe che le marcavano il viso, un sorriso alle persone che erano in stanza, e i capelli grigi in disordine,  Caroline è li in piedi tra le braccia di Stefan, pronta a lanciarsi in un pianto sconsolato, l'amica le fa cenno di avvicinarsi e senza esitare lo fa. 
Bonnie prende la mano si Caroline a sé, e sorridendo le sussurra «Grazie Car, ti prego di non essere triste, abbiamo avuto un cammino insieme e adesso è giusto che io vado, e che la nostra Elena finalmente viva la sua lunga vita, così com'è giusto che sia» Caroline si limita ad unnire soffocata dalle lacrime, Bonnie sposta lo sguardo su Stefan adesso «Prenditi cura di lei» lui annuisce abbassando lo sguardo «Stefan» lo chiama
alzando lo sguardo dice: «Si?» 
«Ti prego, chiamalo» sussurrò, subito Stefan capì di chi stesse parlando, così senza fiatare va via, alla ricerca di suo fratello Damon. 
Quando entrò in casa lo trovò sempre li, seduto a guardare il fuoco, mentre picchiettava le dita sul bicchiere oramai vuoto, sospirando Stefan si ferma e con un sospiro dice: «E' arrivato il momento Damon» 
All'udir di quelle parole Damon scatta, e voltandosi verso il frattello annuisce deglutendo.
Era seduto accanto a lei, con un velo di malinconia disegnata in volto, sicuramente non si aspettava di affezionarsi così tanto a lei, non pensava di fare quella scelta anni prima, ma sapeva che era quella giusta, sessant'anni cos'erano per un'anima immortale come quella sua? Almeno era quello che continuava a ripetersi ogni giorno, ogni ora, ogni secondo quando nella sua mente tornava il sorriso di Elena. 
Bonnie lo guarda con ormai la faccia colma di lacrime, lui le accarezza la mano sorridendo «Hei Bon Bon, sei messa male eh?» dice lui sdrammatizzando, le scappa un sorriso scuotendo il capo «Sei il solito Damon, proprio come sessant'anni fa» 
«Con un pezzo mancante» sussurra lui, lei si fa seria e portando la sua mano sul volto di Damon dice: «Salutamela tanto Damon, vorrei tanto vederla per un'ultima  volta, vorrei tanto riabbracciare la mia Elena» 
Damon li si avvicina e guardandola negli occhi le dice: «Bonnie, dimmi che hai passato una vita lunga e felice, senza rimpianti, dimmi che la mia scelta non è stata vana ... dimmi che non ho fatto male» 
Le scappa una risata dalle labbra «Damon Salvatore, è stata la vita più lunga e meravigliosa che il cielo potesse donarmi, ho amato, ho avuto dei figli meravigliosi, ho vissuto la mia vita giorno per giorno, ora per ora, persino gli ultimi momenti sono perfetti» 
Damon chiude gli occhi assaporando quelle splendide parole, deglutendo un ultima volta la vita di Bonnie Bennet si spense, in un pomeriggio di Mystic Falls, nella sua casa, insieme alle persone che ama. 
Con le lacrime sul volto Damon si avvicina alla sua fronte baciandola «Addio Bon Bon» così saluta la sua amica. 
Poi scatta in piedi e dice: «Elena» 


Nello stesso istante in cui il cuore della Bennet cessò di battere, quello di Elena Gilbert che si trovava nella cripta dei Salvatore, inizio a battere ancora, la ragazza sentì pian piano il suo corpo riprendere  vita, così come lei, che alzandosi con un respiro affannoso si ritrovo in quella bara, respirò a fondo dimenandosi. 
Si guardò le mani e sorrise, uscì dalla bara scrollandosi di dosso la polvere che negli anni si era creata sui suoi vestiti «Elena» sentì, voltandosi all'istante, vide dinanzi ai suoi occhi una Bonnie Bennet invecchiata, i capelli grigi contornavano il suo incarnato scuro, le rughe abbellivano il suo viso 
avvicinandosi a lei, posò una mano sul suo viso, con le lacrime agli occhi sogghignò «Bonnie» l'amica annuì abbracciandola poco dopo a sé «Sei sei viva, non può essere»
Bonnie la fermò un'attimo «Non lo sono, sono morta poco fa Elena, ma  mia nonna insieme alle antenate mi hanno permesso di abbracciarti un'ultima volta, non potevo lasciare questo mondo senza vederti un'ultima volta» 
Elena iniziò a piangere scuotendo il capo, in segno di rifiuto ma Bonnie le tenne ancora mani «Elena, devi sapere che ho vissuto una splendida vita, ho avuto dei figli sai?»
«Davvero? Ti prego raccontami tutto»
«Ho poco tempo, non posso ... ma come promesso ho annotato tutto»
«Mi sei mancata Bonnie»
Posando una mano sul volto dell'amica, sorride per guardarla un'ultima volta «Addio Elena, Ti voglio bene»  
E dopo queste ultime parole, Bonnie svanì lasciandola li, in attesa che qualcuno venisse a cercarla. 
«No, Bonnie» 

In lontananza si sentendo delle urla «Elena» era la sua voce era Damon, fu li che il pianto triste si trasformò in un pianto di gioia «Damon»  urlò d'istinto anche lei. 
continuarono così per dei minuti, finché entrambi riuscirono ad aprire la cripta, dopo di ché, i loro sguardi s'incontrarono e li, un sorriso partì dalle loro labbra, Elena tremava e Damon la guardava
come se avesse visto  la cosa più bella del mondo  «Come sono stati gli ultimi sessant'anni?»  chiede lei scherzosa. 
«Un'inferno, ma anche sereni, perché sapevo che prima o poi t'avrei rivisto, amore mio» 
Fu li che Elena si scaraventò sul suo amato, baciandolo  in un modo passionale, amandolo, raccontandogli in quella stretta tutto il dolore che provò non avendolo con sé. 
E Damon, la strinse, piangendo tra le sue braccia, come se fosse tornato un fragile umano, amandola, ed amandola, ed amandola. 
Ma adesso non dovevano avere più paura, adesso potevano stare insieme, e vivere insieme la loro vita. 
   
 
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