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Autore: LoveRobsten    16/05/2015    0 recensioni
"Non credevo che amare significasse credere cecamente nella persona che ami; non pensavo
che sarei riuscita ad essere me stessa con qualcuno, ma chissà per quale ragione adesso ci stavo riuscendo!!
Stavo per la prima volta credendo in qualcosa che potesse rendermi felice, sapevo che avrei rischiato di schiantarmi al suolo ma era più forte di me, volevo a tutti i costi provare per una volta ad essere felice!!"
Spero che questa storia vi piaccia e la prima che scrivo.. Quindi scusatemi se non sono abbastanza brava ma volevo provare a scrivere qualcosa e lo sto facendo!!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Drug..

"Love is like a secret. It's fun to have a secret. It makes you feel special"
~Cit
( L'amore è come un segreto. È divertente avere un segreto. Ti fa sentire speciale)

KRISTEN

le urlo dalla porta. Sono le 8:55 e per le 9 dobbiamo stare a lavoro.
< Tranquilla ci accompagna Thomas! > dice lei uscendo tranquillamente
< Si ma è da più di 10 minuti che aspetta fuori in macchina > le faccio notare.
< Shh.. Andiamo? > chiede lei 
< Sei impossibile! > 
Entriamo in macchina e ci dirigiamo in centro.


Più tardi...


ROBERT

< Ehi Pattinson! >
< Ciao Eric! > rispondo.
< Senti ti va di suonare qualcosa stasera? > mi chiede. Non mi va ma mi devo pur guadagnare da vivere.
< A che ora? > 
< Ci vediamo verso le 10! >
< Va bene! >
< Non vuoi sapere quanto ti pago? >
< Sempre il solito no? >
< Beh si! >
< A stasera! >
< A dopo Rob! > chiudo la telefonata e mangio il mio toast. 
Sono nella caffetteria della signora Fits, adoro questa donna. È gentile, premurosa, sembra di essere a casa quando si è qui dentro.
Sono seduto ad un tavolo in un angolo, Madison, la barista mi guarda dal bancone. È carina ma non è il mio tipo.
Squilla di nuovo il cellulare, è Thomas.
 < Thomas che vuoi? >
< Ciao anche a te Rob! Dove sei? > 
< Alla caffetteria perché? >
< Sempre là eh tu! > 
< Thomas che vuoi? > sono ancora arrabbiato con lui anche se lui non lo sa.
< Mi ha telefonato tua madre! > 
< Oh perché? >
< Mi ha detto di parlarti, e di convincerti a tornare a Londra! >
< Perché mai? >
< Non me l'ha detto. Vuole parlare con te da vicino. E mi ha detto di riferirti che è una cosa urgente e che se non le telefoni per dirle quando andrai da lei sarà costretta a venire lei qui! >
< Si va bene la chiamo! >
< Robert mi raccomando >
< Si! Ciao! >
< Ciao! > 
Chiudo la telefonata. Cosa vorrà mai mia madre. Thomas ha detto che è urgente. Aah! Sarà qualcosa che riguarda mio padre sicuramente. Più tardi le telefonerò. 
Alzo lo sguardo dal piatto quando sento una voce familiare. Una figura davanti al bancone cattura la mia attenzione. È Kristen! Perché diamine la incontro sempre. Nella mia caffetteria per giunta. Lei si volta verso di me e mi fissa. Che faccio? Ci fissiamo, le faccio cenno di avvicinarsi ma lei non lo fa resta al bancone. Mi alzo e mi avvicino.
< Mi eviti? > le chiedo.
Lei si volta ed io mi perdo in quegli occhi verdi.
< No! > sbotta lei
< Perché non sei venuta al mio tavolo? > 
< Perché dovevo venire? >
< Anche solo per salutarmi! >
< Ciao Robert! >
< Ciao Kristen > affermo e lei sorride.
< Senti posso parlarti un secondo? > le chiedo ma lei mi fissa.
Alla fine annuisce.
< Ci sediamo al mio tavolo? Non mi va che gli altri ascoltino! > 
< Si.. > 
Ci dirigiamo al tavolo e ci sediamo uno di fronte all'altro.
Nessuno parla. Forse dovrei iniziare a dire qualcosa!
< Kristen...io volevo chiederti scusa per il mio comportamento! > rivelo
< È passato Robert! > 
< No, non è passato! Ho visto come mi hai guardata l'altra sera. E non riesco a togliermelo dalla testa. Eri terrorizzata. Avevi paura! Paura di me! > dico le ultime parole in un sussurro.
< Robert, non ti considero un mostro se è quello che pensi! > afferma lei. Ma si sbaglia. Sbaglia a non considerarmi un mostro. Io lo sono.
< Posso farti una domanda? > 
< Certo! > rispondo 
< Rispondi con sincerità però! > cosa sta per chiedere? Annuisco.
< L'avresti fatto? L'avresti fatto lo stesso anche se non fosse stato Max? > chiede con un filo di voce.
Perché me lo chiede? L'avrei fatto? Forse si. Forse no.
< Kristen...no non l'avrei preso a pugni se fossi stato certo che, di chiunque altro si fosse trattato, non fosse stato uno stronzo come Max! 
Quindi no, credo di no! >
< Bene, non l'avresti preso a pugni! Mi fa piacere! >
< Non l'avrei preso a pugni ma, questo non significa che l'avrei lasciato ballare con te in quel modo.
> lei mi guarda e sorride.
< Robert un amico non fa così! >
< Già un amico! > sospiro. 
< Che hai? > mi chiede 
< Ehm...niente! > mento
< Non ti credo! > si alza sta per andarsene.
< Te ne vai? > chiedo
< No, vado a prendere un caffé! ne vuoi uno? >
Annuisco. La vedo che si avvicina al bancone. È bellissima, indossa un pantalone con giacca coordinata e i capelli le ricadono in morbide ciocche sulle spalle. Si volta, mi fissa ed io mi perdo in quegli occhi verde smeraldo.
Il telefono squilla per l'ennesima volta, stavolta è un messaggio. È mia madre:
Robert, chiamami al più presto! 
Sbuffo!
< Problemi? > mi chiede Kristen
< Oh no! > mi allunga il caffè
< Grazie mille! > continuo
< Di niente! L'ho preso macchiato spero vada bene! >
< Adoro il caffé macchiato! >
< Siamo in due allora! > sorride.
< Sei bellissima quando ridi! > lei mi fissa sgranando gli occhi. Forse ho esagerato. 
< Ehm...grazie! > 
Inizio a bere il caffè.
< Mi sa che devo andare! > afferma
< Di già? > chiedo
< Già...la mia pausa pranzo non dura tanto! > 
< Ma non hai neanche mangiato! > 
< Oh...ho bevuto il caffè sono apposto! > 
< Per me non sei apposto! >
< Invece lo sono! > mi risponde
< Ti devo un pasto! > le dico
< No, non è vero! > dice timidamente
< Si che è vero! Quando vogliamo fare? >
< Cosa? >
< Scegli pranzo o cena! Io preferisco la cena così abbiamo più tempo! Ma se vuoi per il pranzo va bene lo stesso! >
< Robert! >
< Kristen! >
< Non puoi! Noi non possiamo! > dice abbassando gli occhi
< Perché? > le chiedo portando i suoi occhi nei miei
< Perché tu vuoi essere mio amico e.. >
< E... > insisto
< Ed io non voglio essere tua amica! Ma tu non lo capisci!.. Scusa fa finta che non ho detto nulla! > prende la borsa e se ne va.
Non vuole essere mia amica perché? 
Butto i soldi sul tavolo ed esco fuori.
Mi guardo in giro non la vedo. Mi volto verso sinistra, verso il centro e la vedo. Sta letteralmente correndo.
Come fa con quelle scarpe?
Le corro appresso, riesco a raggiungere.
< Kristen! > l'afferro per un braccio e lei si volta. Sta piangendo? 
< Robert che diamine vuoi ancora? > 
< Perché piangi? >
< Non sono affari tuoi! > mi urla 
< Si invece! >
< No! >
le chiedo
< Niente non farci caso! >
< Kristen ti prego! >
< Cosa cambia Robert eh? Tu vuoi essere mio amico ed io ti rispetto ma non credere che io lo accetti! > mi dice con rabbia.
É più forte di me. L'afferro e le nostre labbra s'incontrano. Mi é mancato così tanto il sapore delle sue labbra. Le nostro lingue si fondono diventando una sola. Le cingo i fianchi con le mie braccia. Ecco qual'è il mio posto in questo fottuto mondo. Ed è così fottutamente bello. Sono egoista lo so. Dovrei lasciarla andare ma non ci riesco. 

Lei è droga per me. La più potente.

Ci stacchiamo solo per riprendere fiato. Siamo nel bel mezzo della strada, ma non mi interessa. Voglio solo lei in questo momento.
< Kristen! > sussurro quasi senza fiato.
< Robert! >
< Cosa cavolo mi hai fatto? > chiedo
< Quello che tu hai fatto a me! >
Ridiamo entrambi.
< Devo davvero andare! > dice 
< No! > sospiro
< Si! >
< Ci vediamo dopo? > chiedo
< Beh.. >
< Dimmi di si! > 
< Se proprio vuoi! > sussurra
< Perché tu non vuoi? > chiedo in preda al panico.
< Robert..io non ti capisco. Il minuto prima vuoi essere mio amico e il minuto dopo mi baci! Non mi fraintendere ma io ho già troppi casini! > afferma guardandomi negli occhi.
Sono un casino per lei. Ho sbagliato, non dovevo baciarla. 
< Scusami, non dovevo baciarti! > affermo distogliendo lo sguardo da lei.
< Non devi scusarti Rob! Voglio solo capire! >
< Capire? >
< Si Robert! Capire! Io non ti capisco! Perché mi hai baciata? >
< Perché mi andava di farlo! >
< Ah ti andava! Fai sempre tutto quello che ti va senza pensare agli altri? > mi sta quasi urlando contro. Non capisco è arrabbiata?
< No Kristen! Sei arrabbiata? >
< Robert non sono arrabbiata ma non comprendo il tuo comportamento. Prima mi chiedi di restare a dormire a casa tua, passiamo insieme una giornata a mio avviso stupenda, poi sparisci per una settimana. Poi ritorni da me ubriaco, dormiamo insieme e tu sparisci per un mese!  mese Robert! Quattro settimane senza avere tue notizie. Quattro settimane passate a capire cosa c'era di sbagliato in me. Poi quando finalmente capisco che forse in me non c'è niente di sbagliato ma che forse non ti interesso tu compari di nuovo. Prendi a pugni un ragazzo solo perché ballava con me, mi chiedi di essere amici e poi mi baci! Scusa ma io davvero non ti capisco! > sbotta arrabbiata. 
Ho sbagliato tutto, sin dall'inizio. Non dovevo portarla a casa mia, chiederle di restare. 
Ma soprattutto non dovevo sparire per un mese senza neanche lasciarle un messaggio. È normale che sia arrabbiata. Chiunque lo sarebbe.
< Perdonami! Ho sbagliato tutto lo so! Non volevo che succedesse tutto questo! >
< Robert ormai è passato! Ti chiedo solo di prendere una decisione! Non possiamo essere amici e poi mi baci! Non ho bisogno di altri problemi! > afferma e si volta per andarsene.
La dovrei fermare, forse si aspetta questo! O forse vuole che la lasci stare. 
Resto fermo con le braccia lungo i fianchi e la guardo mentre si allontana da me. Non riesco a muovermi, a correre da lei e fermarla. Sta succedendo esattamente come nel sogno. Lei sta scappando via da me.


KRISTEN

Cosa cavolo crede di fare? Andare via e tornare quando gli pare e piace? E no, ha sbagliato persona. Non ho bisogno di altri problemi! 
Anche se Robert non può considerarsi un problema. Ma perché cavolo ho dovuto incontrarlo? 
Dannate lacrime che non cessano a scendere. 
Mi fermo, ho la vista offuscata per colpa delle lacrime. 
Guardo l'ora sono in ritardo, diamine! 
Il telefono squilla è Klaudia.
< Pronto? >
< Kristen, dove sei? >
< Sto arrivando! C'era la fila in caffetteria! >
< Sbrigati! Tra 10 minuti Richard sarà qui! > 
< Okay! Sono all'entrata! > chiudo la telefonata.
Diamine Richard! 
Tra tanti giorni il nostro capo ha scelto il più adatto per presentarsi in azienda.

< Sei impossibile! > mi dice Klaudia mentre afferra la mia giacca.
< Zitta e andiamo! > affermo.
Siamo nella sala delle riunioni.
Ci siamo tutti, i capi di tutti i reparti sono riuniti in questa stanza con il direttore.
< Vi starete chiedendo perché mai vi ho riunito tutti qui oggi... A breve lo scoprirete.
Sapete tutti che la nostra è un'ottima azienda. Lavoriamo nel mondo della moda, delle pubbliche relazioni e in questi tempi aziende di questo tipo stanno decollando. > Richard è un uomo sulla trentina, potremmo dire che è il classico uomo d'affari, ma non ha creato lui tutto questo. Suo padre l'ha fatto anni prima, puntando su una tipologia di azienda che a quei tempi era un salto nel vuoto. Lui è stato fortunato, si è trovato un impero bello e fatto. C'è anche da dire che comunque riesce a gestirlo in maniera brillante. 
< Come ben sapete però esistono centinaia di aziende di questo tipo, la concorrenza, buona o scarsa che sia, c'è! Nessuno di noi vorrebbe perdere il proprio stipendio giusto? 
Non voglio che pensiate che stiamo andando in fallimento perché non é così. Siamo un'azienda brillante ed è proprio per questo motivo che dobbiamo prevenire. Non possiamo in nessun modo arrivare al punto di dover curare. Curare vorrebbe dire licenziamenti e sapete tutti che né io né tantomeno mio padre vogliamo licenziare qualcuno di voi. Conosciamo ognuno di voi anche se non personalmente, sappiamo bene quanto valete. Altrimenti non sareste qui giusto? 
Bene, oggi sono qui per dirvi che la nostra azienda ha bisogno di espandersi, di crescere ancora di più. Siamo una delle aziende leader in questo campo, ma non possiamo permettere che il nostro lavoro sia messo in discussione da piccole aziende che nascono da poco. Non lo ammetto né lo accetto. Dobbiamo portare il nome della Waldorf in tutto il mondo. I migliori stilisti, i padri della moda dovranno affidarsi a noi. I fotografi, i registi, gli attori più celebri, ognuno dovrà rivolgersi a noi. Il nome della Waldorf dovrà essere al primo posto nelle loro liste. Dovranno chiamare noi, per ogni cosa. 
Non sto qui a dirvi come svolgere il vostro lavoro, se siete qui è perché ne siete capaci.
Sono qui per chiedervi di credere nella nostra azienda.
Abbiamo in mente dei progetti, dei grandi progetti per tutti voi.
Apriremo delle filiali, inizieremo con le principali capitali della moda. Fino a ricoprire con il nome della nostra azienda tutto il mondo.
Tutte le persone che contano e non dovranno conoscerci.
Sapete che abbiamo già alcune filiali in America, adesso dovremo iniziare a spostarci.
Abbiamo già scelto la prima capitale, si trova quasi dall'altra parte del mondo, ma in questo modo avendo due aziende alle estremità potremmo iniziare la nostra scalata.
I lavori sono terminati due giorni fa.
Londra è pronta per la Waldorf.
Ora vi chiedo la Waldorf è pronta per Londra? > tutti restiamo senza parole. Londra!
Si trova davvero dall'altra parte del mondo.
< Questa è la centrale! Sapete bene che verranno scelte da qui le persone che inaugureranno la nuova filiale. Ovviamente ci concentreremo su persone che possono spostarsi più facilmente. Potete rifiutare ma sappiate che la nascita di nuove aziende affiliate alla nostra porterà benefici a tutti!
Bene è tutto, vi chiedo di pensarci, se tra di voi c'è qualche volontario si può fare avanti!
Vi lascio al vostro lavoro, vi terremo aggiornati. Vi prego di riferite tutto ciò che ho detto oggi ai collaboratori dei vostri reparti! Signori, signore vi auguro buon lavoro! > Saluta Richard andandosene.

< Wow Londra! > sospira Mike.
< Amico, io ci voglio andare! > afferma Luke.
< Ragazzi credo che ognuno di noi qua dentro vorrebbe andare a Londra e da lì iniziare il giro. Insomma da lì si può andare a Parigi, Madrid, Milano e chi più ne ha più ne metta! > continua Caroline.
< Chissà quanto pagheranno poi! > dice Klaudia.
< Di sicura tanto! Ora basta sognare e torniamo a lavorare su! Altrimenti altro che Londra ci ritroveremo in mezzo alla strada! > affermo.
< Sei la solita guastafeste passerotto! > scherza Luke.
< Sta zitto tu! Lo sappiamo che vuoi andare a Londra solo per provare qualche biondina londinese. > lo stuzzico.
< Quante volte devo dirti che non devi essere gelosa! Tu sei l'unica per me! > mi dice Luke con un sorriso.
< Oh scusami se lo dimentico sempre! Dai basta scemo! Andiamo a lavorare! > 
< Ve bene! Ragazzi andiamo su infondo il passerotto non ha tutti i torti! > afferma Luke.
< Quando smetterai di chiamarmi così sarà sempre troppo tardi! >
< Zitta e fila a lavorare! > dice ed io sbuffo.


Inutile dire che tutti i colleghi del mio reparto erano più che entusiasti all'idea di trasferirsi a Londra. 
Anche a me piacerebbe lo ammetto, ma non mi dispiacerebbe neanche restare qui.
Infondo questa è la mia casa, io ho tutto qui!
Ma chi voglio prendere in giro voglio restare qui solo perché qui c'è Rob!

< Andiamo? > chiede Klaudia che come ogni giorno a quest'ora sbuca dalla porta dell'ufficio per tornare insieme a casa.
< Si! > prendo la giacca e la borsa e spengo il computer.
< Allora che ne pensi? > mi chiede nell'ascensore.
< Di cosa? >
< Di Londra ovvio! >
< Beh devo dire che mi piacerebbe andarci! > rivelo
< Ma? > 
< Ma mi dispiacerebbe anche lasciare LA siamo nate e cresciute qui. Mi sembra normale che sia un po' dispiaciuta all'idea di lasciare questa città no? >
< Beh si! Anche a me dispiacerebbe ma non ti nascondo che forse cambiare un po' aria possa farci più che bene! >
< Non posso darti torto! > 
< Senti Thomas viene a cena da noi! Ha detto che verrà anche Robert! È un problema? > mi chiede mentre usciamo dall'ascensore.
Robert diamine!
< No nessun problema! >
< Sicura? >
< Sicura...cosa cuciniamo? >
< Beh dovrai preparare tu qualcosa prometto che ti aiuterò! >
< L'avevo intuito! Solo cosa prepariamo? > chiedo
< Oh non lo so! >
< Bene, non sei proprio d'aiuto! a che ora verranno? >
< Oh per le 8! > dice
< Sono le sei dobbiamo sbrigarci! >
< Già...facciamo un salto al supermercato? >
< Direi di si! E comunque la prossima volta che organizzi una cosa simile ti pregherei di dirmelo almeno un giorno prima e non due ore! > l'ammonisco scherzando
< Va bene scusami! > dice sorridendo.

Siamo nel supermercato non ho idea di cosa preparare. Robert è un cuoco eccezionale, anche se ho assaggiato una sola cosa da lui cucinata.
< Idee? > chiedo a Klaudia che sembra un pesce fuor d'acqua!
< Eh no qui l'esperta sei tu! >
< Facile così! Puntiamo su un primo piatto o un secondo? Almeno in questo puoi aiutarmi? >
< Direi secondo! Ho un'idea! >
< Miracolo! > affermo ridendo
< Che ne dici del pollo al curry? > 
Mmh.. Il pollo al curry si può fare. A volte le vengono delle idee buone.
< Buon'idea! Allora serve vediamo un po'. Il pollo, il curry, i pomodori, le carote, le zucchine, le cipolle, i peperoni e le mele! Dai su sbrighiamoci che deve cuocere un bel po'! > affermo iniziando a correre tra le varie corsie.

Arriviamo a casa e in un lampo posiamo la spesa.
< Vado a fare una doccia > dico a Klaudia e mi dirigo in camera mia.
Do un'occhiata all'ora e mi rendo conto che sono già le 7 passate. Devo letteralmente volare.
Faccio una doccia veloce, evito di lavare i capelli. Di tempo non ne ho!
Indosso un paio di jeans skinny, una camicetta a mezze maniche color fango e un paio di stivaletti dello stesso colore.
Un trucco leggere e lascio i capelli sciolti che mi ricadono in morbide onde sulle spalle.
Vado in cucina dove trovo già Klaudia, quando vuole sa essere veloce.
< Allora cosa dobbiamo fare? > chiede
< Tu inizia ad apparecchiare non vorrei finire all'ospedale stasera! > le dico prendendola in giro e lei mi fa una linguaccia.
Prendo tutto quello che mi occorre e appoggio il tutto sul ripiano della cucina. Prendo le mele e inizio a sbucciarle e a tagliarle, dopodiché le metto in una ciotola con dell'acqua.
Alle otto in punto mentre il pollo sta ancora rosolando sentiamo il campanello. Io e Klaudia ci guardiamo a vicenda.
< Va' ad aprire su! > la incito.
E lei schizza verso la porta.
Sento dei passi, mi volto e vedo Robert in piedi davanti a me.
< Ciao > sussurro
< Ciao! > dice
< Ciao Kristen! > mi saluta Thomas
< Ciao Thom! Come va? > chiedo
< Bene! Ho portato il vino! > 
< Grazie! > sorrido
Prendo la bottiglia e la metto in frigo.
Inizio a tagliare le verdure.
< Serve aiuto? > chiede Robert
< Non ce n'è bisogno grazie! Siediti sei ospite stasera! > dico calma
< No dai! Voglio aiutarti! > insiste 
< Va bene! Inizia a tagliare le cipolle, sono lì! >
< Vuoi farmi piangere? > chiede
< Non ti preoccupare le ho messe nell'acqua prima che veniste voi! >
< Meno male! > afferma ridendo
< Allora come va? > chiedo 
< Beh potrebbe andare meglio! >
< È successo qualcosa? > chiedo
< Oh..niente di grave! > 
< Non vuoi parlarne, capisco! Finito di tagliare lumacone? >
< Si! Comunque non sono un lumacone. > dice mettendo il broncio.
< Si invece. > lo stuzzico 
Mi si avvicina mentre giro il pollo.
Poggia le mani sui miei fianchi.
< Hai un odore squisito! >
< Ti starai confondendo con il curry! È un odore forte! >
< No tu odori di miele. Sai di Muffin al miele! > mi sussurra all'orecchio.
Oh mio Dio! Se continua così non risponderò di me!
< Muffin? > chiedo per cambiare discorso
< Si! Adoro i Muffin al miele! >
< Per questo mi chiamasti Muf l'altra notte? > chiedo ricordandomi della notte trascorsa con lui.
< Si! > rivela
< Ti va di tagliare le fragole? > chiedo sperando che si stacchi da me.
< Certo! > certo dice in un sorriso mozzafiato.
Gli sorrido mi dirigo al frigo, noto Klaudia e Thomas sul divano che si baciano, sono davvero carini insieme.
< Prego! Sono già lavate! > gli dico porgendo le fragole.
< Bene! > afferma e si mette una fragola in bocca.
Come si può invidiare una fragola fino a questo punto?
< Ne vuoi un po'? > mi chiede notando che lo stavo fissando. Annuisco debolmente, lui mi afferra e fa incontrare le nostre labbra. Non è proprio questo che intendevo ma va bene lo stesso.
Ci stacchiamo. Lo fisso e scoppio a ridere.
< Buona eh? > mi chiede
Annuisco assaporando la fragola.
Spengo il fuoco, dopo quasi un'ora il pollo è pronto. 
Robert ha terminato da poco di tagliare le fragole.
Klaudia ci raggiunge e portiamo il pollo in tavola.

< Allora come va al lavoro? > chiede Thomas.
< Beh..l'azienda si sta espandendo! Presto apriranno una filiale a Londra e alcuni di noi dovranno trasferirsi > dico
< Londra? > chiede Robert
< Si! Londra sarà una prima tappa, presto, se tutto va bene, apriranno filiali anche a Parigi, Madrid, Milano! Le principali capitali della moda insomma! > risponde Klaudia.
< Dovrete trasferirvi anche voi? > domanda Thomas
< Non lo sappiamo ma se non vogliamo possiamo rifiutare! > rispondo.
< Voi volete andarci? > chiede Rob.
Io e Klaudia ci guardiamo.
< Beh..Cambiare un po' aria ci piacerebbe ma lasciare Los Angeles sarà dura nel caso! > rivelo 
< Non pensiamoci adesso dai! > afferma Klaudia.
Già meglio non pensarci. Robert mi guarda. Diamine, non farlo.
< Kristen questo pollo è squisito! > afferma Thomas con la bocca piena e gli sorrido.
< Se vuoi t'insegno a farlo! Perché se aspetti che Klaudia cucini qualcosa morirai di fame > dico prendendo in giro la mia amica.
< Non ti preoccupare tesoro! Prenderemo cibo d'asporto! > gli dice dolce Thomas
< Perché neanche tu sai fare un uovo al tegamino vero Thom? > scherza Robert.
Tutti scoppiamo a ridere. 
È una serata fantastica. Siamo 4 ragazzi che si divertono insieme. 
D'un tratto ho voglia che tutto ciò non finisca mai.


Iniziamo a sparecchiare. Danno una mano anche Robert e Thomas anche se abbiamo detto più di 300 volte che non ce n'era bisogno.
Metto a posto le stoviglie, Robert è appoggiato al bancone. È così bello da togliere il fiato.
Thomas e Klaudia sono andati in camera sua. Io sono rimasta con Robert.
< Allora.. > dico
< Allora? >
< Che ti va di fare? > chiedo prendendo dell'acqua dal frigo. 
Me ne verso un po' e lo mando giù in un solo sorso.
< Questo! > dice e le nostre labbra s'incontrano per la seconda volta stasera.
Dischiudo le labbra permettendo alla sua lingua di incontrare la mia. Mi stringe i fianchi ed io metto le mani nei suoi capelli.
< Scusami per oggi! > afferma senza fiato
< Shh! > lo zittisco
< Preferisco anche io baciarti credimi ma.. Ho bisogno di dirti quello che voglio dirti! 
Non voglio essere tuo amico, non mi basta! Sono egoista perché so che potrei farti del male. Tu non lo sai ma io sono un mostro. Finirò per farti soffrire. Avrei dovuto lasciarti stare dall'inizio. Ma sono egoista te l'ho detto. Non mi basta esserti amico. Non voglio esserlo. Voglio baciarti ogni fottuto istante. Voglio sentire il sapore della tua pelle. Voglio vedere il tuo sorriso tutti i giorni. Voglio fare l'amore con te. Voglio litigare con te. Voglio fare pace.Odio vederti ballare con qualcun altro. Anche se non è Max! 
Quindi scusami ma sono un fottuto egoista e ti voglio tutta per me! >
Resto spiazzata a quelle parole. Non vuole essere mio amico. 
Io cosa voglio? Voglio lui ovvio.
Faccio incontrare nuovamente le nostre labbra. 
So che molto probabilmente questa cosa andrà a finire male ma ho solo voglia di baciarlo. 
< Ti va di vedere un film? > chiedo
< Sul divano? > domanda
< Se vuoi! >
< Abbracciati? > sorrido alla sua domanda.
< Dai vieni! > gli dico e lo prendo per mano.
Ci sediamo sul divano con la coperta addosso. 
Metto un film di cui non so neanche il titolo.
Robert mette il suo braccio intorno a me e mi abbraccia.
< Posso farti una domanda? > chiedo in un sussurro 
< So già cosa vuoi chiedermi. > sospira.
Davvero? Come fa? 
< Ah si? > chiedo curiosa
< Si! > afferma sorridendo
< Ah..sentiamo allora! > 
< Vuoi sapere perché ho cambiato idea! Perché ti ho baciata! > 
Resto senza parole. Sono così ovvia? Ma cavolo lo voglio sapere! 
< Allora? > chiedo continuando
< Kristen...non lo so! Non riesco a stare lontano da te! Te l'ho detto. > rivela.
< Bene! > sussurro
< Bene? > chiede ridendo
< Non va bene? > chiedo preoccupata.
< Va più che bene! > afferma e ci baciamo di nuovo.

Dopo 1 ora il film finisce lo intuisco dai titolo di coda.
Robert non ha detto una parola né tantomeno io, ma mi è piaciuto stare con lui. Anche senza fare niente. È stato bello.
< Bel film! > dice io non ci ho capito granché pensavo solo a lui, al suo braccio intorno ai miei fianchi e alle sue labbra.
< Dici? > chiedo
< Beh si! Non è il tuo genere vero? >
< Beh non amo particolarmente film senza fondamenta reali! > affermo
< Stai per caso dicendo che gli alieni non esistono? > chiede
< No non dico questo, ma addirittura inscenare una battaglia umani-alieni mi sembra un po' eccessivo! > affermo ridendo
< Touché! >
< Forse in futuro succederà veramente! Forse no! Chi lo sa? > chiedo dicendo cose senza senso.
< Del futuro non m'interessa questo precisamente! > rivela
< Si forse noi non ci saremo più quando e se accadrà! > affermo.
Thomas e Klaudia escono dal loro nido.
Mi sposto da Robert e lui mi fissa.
< Ehi bellissimi! > afferma Klaudia
< Bentornati! > dice Robert
< Vi siete divertiti? > chiede Thom
< Kristen non tanto abbiamo visto un film che non era suo genere! > continua Robert.
< Oh che film? > chiede Klaudia sedendosi accanto a me.
< C'erano degli alieni che combattevano contro degli umani! > affermo senza interesse.
< Bene un film senza fondamenta reali proprio il genere di Kris! > dice ironica Klaudia.
Robert guarda prime lei e poi me.
< È tardi! Dovremmo andare! > dice Thomas
< Ti accompagno alla macchina > afferma Klaudia alzandosi
< Ciao Thomas > lo saluto abbracciandolo.
< Quando vuoi sei sempre il benvenuto sappilo! > continuo
< Grazie Kristen! Robert puoi darmi due minuti? > chiede e lui annuisce.
Si dirige verso l'auto con Klaudia.
Robert si alza e mi tira a sé.
< Perché ti sei allontanata prima? > chiede 
< Beh..non lo so mi è venuto naturale! > dico scrollando le spalle.
Si avvicina e mi bacia, un bacio appassionato.
< Ci vediamo domani? > chiede in un sussurro.
Annuisco debolmente.
< Perché non parli? > chiede
Rido nervosa.
< Sei fottutamente stupenda quando ridi! > afferma stringendomi di più a se.
< Ho segnato il mio numero nel libro sul bancone! > dice togliendo le sue mani dai miei fianchi.
< Cosa? Quando? > chiedo sorridendo
< Prima quando tagliavi le verdure! > afferma con un sorriso.
< Tu non hai il mio però! > affermo
< Allora dovrai chiamarmi tu! > dice, mi da un bacio sulla guancia e se ne va.
< E se non lo facessi? > chiedo maliziosa
Lui mi guarda sorride e si avvia verso l'auto. 
Dio quanto è bello.
Klaudia rientra e mi sorride.
< Levati quel sorriso stupido dalla faccia! Non è successo niente! > l'anticipo.
< Niente? È impossibile! Non ci credo! > dice guardandomi di sottecchi.
< Credici perché è così! Abbiamo guardato un film, orrendo tra l'altro, sul divano! > ma è stato lo stesso fantastico continuo mentalmente.
< Si va beh. > dice 
< Tu piuttosto che hai fatto? > dico puntando il dito
< Ci siamo solo baciati e coccolati. > 
< Oh una Klaudia dolce! > dico ridendo e lei mi butta un cuscino in faccia.
< Andiamo a dormire su è tardi! > dice.
< Buona notte Klaudia! > affermo
< Notte Kris! > 
Vado in cucina, apro il libro e trovo scritto a matita il numero di Robert e una nota: "Chiamami o mandami un messaggio appena leggi, voglio mangiare ancora le fragole con te! "
Sorrido come una stupida. Prendo il cellulare compongo il numero e lo salvo in rubrica.
Vorrei chiamarlo ma potrebbe essere con Thomas e non voglio che si sappia di noi per ora. Anche perché non riesco a definire quel noi!
Decido di mandare un messaggio:
" Le fragole adoro mangiarle col cioccolato! "
Premo invio. Sento un vuoto bello nello stomaco. Spengo le luci e vado in camera mia.
Il cellulare vibra:
" Mmh...mi piaci sempre di più!
Buona Notte Muffin! "
sorrido a quel nomignolo.
Decido di mandare un ultimo messaggio: 
" Piaccio a tutti caro mio! 
 Notte anche a te! ".
Poso il cellulare sul comodino e chiudo gli occhi.


ROBERT

Guardo il cellulare, mi ha risposto.
Dio quanto mi piace questa ragazza, perché provo una cosa simile per lei? 
Leggo il messaggio: 
"Piaccio a tutti caro mio!
Notte anche a te!"
E no tu devi piacere solo a me!
Vorrei dirglielo ma non voglio spaventarla. Mi lascio andare sul letto. La vorrei qui con me in questo momento. Questa casa è vuota senza di lei. Non so neanche perché io ci viva da solo qui, Thomas mi ha chiesto un'infinità di volte di andare a vivere con lui ma ho sempre rifiutato. Ho sempre voluto avere uno spazio tutto mio, dove poter essere me stesso. Dove lasciarmi andare. 
È notte fonda quando scivolo nel sonno.


********
Eccomi! Ci ho messo un po' lo so, ma credo sia ben ripagato il tempo atteso..Ringrazio tutti coloro che seguono la mia storia..come sempre vorrei capire se la storia vi piace, potreste lasciare una recensione!
Beh buona lettura, al prossimo capitolo!
Baci Lia!
  
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