-Siete stati davvero in tanti a presentarvi ai provini-iniziò a parlare Mr.Gomez, un talent-scout di fama mondiale-ma purtroppo nessuno di voi è stato all’altezza, eccetto uno, o meglio UNA.-tutti i maschi fecero un sospiro di malinconia, di tristezza.
-E quella persona è….-
“forza sbrigati”pensava Erika”tanto se perdo è meglio, io qui non ci volevo nemmeno venire, è stata mia madre a costringermi. Ho anche stonato. Bhè si, certo, l’ho fatto apposta ma non credo se ne siano accorti.”
-Erika!-
-Nooooo!- dissero le altre ragazze presenti nella stanza.
Erika rimase lì, imbambolata. Cosa fare ora? Cosa avrebbe fatto? Sua madre corse ad abbracciarla.
-Non sei contenta piccola?-le disse sua madre.
-Io… e ora?-
-Ora-interruppe Mr. Gomez-Cominciamo a lavorare! Allora, per prima cosa dobbiamo trovarti un nome d’arte, poi dovremo trasferirci a Los Angeles per cominciare a lavorare al disco con lo staff e…-
-Los Angeles?-interruppe Erika.
-Si, dovrai salutari tutti i tuoi amici.-
-Ma…ma… no! Quando li rivedrò?-
-Non presto piccola, non presto…-le disse la madre in tono dolce.