Astrid
era sempre stata una ragazza molto
coraggiosa e forte piena di grinta e qualcuno diceva anche piena di
sfacciataggine…. Ma quel pomeriggio sull’isola
piena di scogli dopo aver visto
Hiccup completamente svenuto tra le braccia di Stoick, la notizia della
sua
gamba che era stata tagliata allora in quel momento era scoppiata a
piangere
tra le braccia di una Testa Bruta anch’essa preoccupata dalle
condizioni del
ragazzo…. Aveva tentato di smettere ma le lacrime rotolavano
fuori dal suo viso
come un fiume in piena e non cessavano neanche mentre era in volo col
suo Uncinato
Mortale di nome Tempestosa col quale stava accompagnando gli ultimi
vichinghi
all’isola di Berk. Tutti quelli che aveva accompagnato le
avevano chiesto cosa
le fosse successo e se stava bene ma soppratutto se il drago fosse
sicuro, ma
l’unica risposta che dava ogni volta era solo assicurare che
il drago non gli
avrebbe fatto nulla e che potevano stare sicuri. Aveva provato anche ad
andare
a trovare Hiccup ma Stoick era stato chiaro, nessuno poteva andare a
farli
visita almeno per la prima settimana visto che il ragazzo aveva bisogno
di
assoluto riposo e tanta tranquillità. Ed ora seduta sul suo
letto a pensare a
come poter entrare ed farli visita senza che nessuno se ne accorgesse e
voleva
rivedere soppratutto Hiccup di nuovo in piedi con la sua solita aria
allegra ed
i suoi occhi verdi pieni di tanta sincerità dove si sarebbe
volentieri immersa
per poter vedere e sentire i soliti sentimenti contrastanti che provava
per
quella lisca di pesce a cui voleva alla fine un mondo di bene. Erano
stati
amici da bambini, le loro famiglie si conoscevano da sempre ma poi non
sapeva
bene quando fosse iniziato il precipizio ed da un giorno
all’altro la sua vita
e quella di Hiccup se era divisa per qualche strano motivo che ancora
non
concepiva perfettamente. Non sapeva ancora il motivo ma sentiva il
cuore quasi
sanguinare e aveva l’innata voglia di andare da lui e
stringerlo almeno fino a
quando non si sarebbe svegliato e non l’avrebbe pregata di
lasciarlo per il
troppo male alle ossa, per questo scese di fretta le scale e seguita
dalla sua
fedele Tempestosa andò a mettersi dietro la casa del capo,
sali in groppa al
suo drago che con attenzione la avvicinò alla finestra
fortunatamente aperta
della stanza dove riposava Hiccup, quindi con agilità salto
cercando di fare
meno rumore possibile e lentamente si avvicino al letto dove un Hiccup
pieno di
bende e cerotti stava dormendo tranquillamente. Lentamente si sedette
al suo
fianco e fece poi un cenno a Tempestosa che se arrivasse qualcuno
doveva
avvertirla, poi si giro verso il ragazzo e rimase a fissarlo immobile
per
qualche secondo, le parole che aveva cercato di memorizzare nella mente
per
preparare il discorso che avrebbe voluto farli ma alla vista del
ragazzo le
parole si erano bloccate nella gola e non cera verso di farle uscire
dalle sue
labbra. Rimase ha fisarlo per quasi una decina di minuti e poi con il
cuore in
gola alzo una mano e la porto alla fronte del ragazzo per poter
toglierli i
ciuffi di capelli finiti sugli occhi, la mano lentamente scese
giù fino alla guancia
per poterla accarezzare e la trovo morbida e calda per la febbre che
cera stata
il giorno prima. Rimase ad accarezzare la guancia per un lungo momento
in modo
ritmico a tempo con il respiro del ragazzo, si sdraio al suo fianco
continuando
ad accarezzare la guancia fino a quando due parole sussurrate da Hiccup
non le
fermarono la mano ma soppratutto il cuore che in un colpo si gonfio di
amore
puro per quella lisca di pesce: Astrid.