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Autore: Steffa    03/01/2009    3 recensioni
[Spoiler!]
Era ancora perso nel buio tetro dell'incoscienza, quando per la prima volta dopo anni mosse il suo vero corpo, si rannicchiò su se stesso in posizione fetale, rabbrividendo.
Una sensazione che probabilmente non avrebbe ricordato, eppur la prima alla quale il suo corpo reagì, il freddo del pavimento sul quale giaceva, nel bel mezzo di un cerchio alchemico.

[Rieccomi con una one-shot, questa volta narra del ritorno di Alphonse, in pratica si svolge dopo la fine dell'anime...
Spero possa piacervi! ^^]
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Altro personaggio, Rose Thomas
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Returned To Life




Era ancora perso nel buio tetro dell'incoscienza, quando per la prima volta dopo anni mosse il suo vero corpo, si rannicchiò su se stesso in posizione fetale, rabbrividendo.
Una sensazione che probabilmente non avrebbe ricordato, eppur la prima alla quale il suo corpo reagì, il freddo del pavimento sul quale giaceva, nel bel mezzo di un cerchio alchemico.
Non si destò nemmeno quando una mano lo sfiorò tremante, come per capacitarsi della sua presenza.
Una giovane donna dai violacei capelli, un ciuffo che le ricadeva sulla fronte di un acceso rosa, era china su di lui, mentre si domandava chi mai fosse.
Eppure quei lineamenti le parevano così familiari, quei capelli corti e biondi, per un momento la verità le parve del tutto impossibile, ma la conferma giunse inaspettata.
" Fra...tellone..."
La voce del ragazzino era proprio quella di Al, come scordarsela?
Nonostante fosse leggermente diversa, non più ridondande dall'interno di un'armatura, ma semplicemente dalle sue labbra, in modo naturale.
Si guardò intorno in cerca di lui ma non c'era, da nessuna parte.
Le sfuggì un singhiozzo, portandosi una mano alla bocca per soffocarne altri.
Era ritornata in quel posto dopo poche ore, lasciando il suo bambino al sicuro, protetto, avvisando con un messaggio anche quell'uomo dell'esercito, che le aveva chiesto informazioni su Edward ed Alphonse.
In un primo momento non aveva voluto dirgli niente, ricordando l'espressione di Ed quando le aveva detto di lasciarlo da solo, che avrebbe riportato Al, ma giunta a quel punto non se l'era più sentita, quindi l'aveva informato ed era scesa per prima, da sola ed un poco intimorita di quello che avrebbe potuto trovare.
E davanti a lei c'era il corpo di quel ragazzino, il corpo di Al, nudo e rannicchiato, di Ed non vi era alcuna traccia.
Ne fu sin troppo consapevole, si era nuovamente sacrificato per riportarlo indietro, aveva dato la sua vita perchè il fratello avesse il suo corpo.
Degli scalpiccii alle sue spalle la fecero voltare spaventata, mentre nascondeva il corpo del ragazzo con il proprio, nel tentativo di proteggerlo, come se avesse potuto fare qualcosa contro un ipotetico nemico.
Invece vide poco distanti dei militari che s'avvicinavano velocemente, in testa quell'uomo immenso, dalle spalle possenti e la fronte corrugata.
" Allora? Cosa c'è qua sotto?" le domandò con tono di voce formale e duro.
Lei sussultò spaventata dalla sua voce, così fredda, quindi scosse il capo per mostrare la sua quasi totale inconsapevolezza.
" C'erano gli Homunculus... Ed ha combattuto... Poi è arrivato Al e..." la voce le tremava, non riusciva a ricostruire la situazione, sconvolta dalla rivelazione che le si era presentata di fronte.
" Cosa stai nascondendo?" una voce più pacata, incontrò lo sguardo di un uomo dai capelli biondi, tra le labbra teneva una sigaretta accesa, ma sembrava essersene dimenticato.
Un poco riluttante, si scostò mostrando loro il corpo di Al, disteso in quel modo per terra, quasi fosse un giocattolo abbandonato.
Forse, a prima vista, si sarebbe potuto scambiare per suo fratello maggiore, poi le differenze saltavano evidentemente agli occhi: il corpo decisamente più minuto, nonostante tutto, i capelli corti e d'un biondo più scuro, tententi al castano, la pelle più candida e ovviamente quel braccio e quella gamba entrambi di carne, non auto-mail.
L'uomo che le aveva parlato con gentilezza s'avvicinò al ragazzo, per constatarne probabilmente le condizioni, mentre l'omone s'accostava a lei, l'espressione parve ingentilirsi.
" Io sono Alex Luis Armstrong, Maggiore dell'esercito." si presentò, prestando però attenzione al suo sottoposto che s'era lasciato sfuggire un'esclamazione sorpresa.
" Maggiore, questo ragazzo assomiglia maledettamente a Fullmetal.." commentò incredulo.
" Ho notato Havoc... Forse lei potrà darci una spiegazione?" domandò quindi a lei, gli occhi che esprimevano gentilezza, chissà come non l'avesse notata prima. " Prima di tutto chi è lei?"
" Io... Sono Rose, sono... Un'amica di Edward ed Alphonse Elric." disse mestamente, chinando il capo.
Con un cenno il Maggiore la invitò a proseguire, mentre con la coda dell'occhio vedeva l'altro soldato sfilarsi la giacca della divisa per coprire il corpo di Al e prenderlo poi tra le braccia.
" Quel ragazzo.... Quel ragazzo credo sia... Alphonse." disse infine con tono insicuro, lanciandogli un'occhiata.
L'espressione sorpresa del Maggiore fu la stessa che le si era disegnata a lei stessa sul volto poco prima.
" Ma come è possibile? Voglio dire... Al era..." cominciò Havoc con tono nervoso, osservando ora attentamente il ragazzo che teneva tra le braccia e che inconsapevolmente gli si era aggrappato con una mano alla camicia. " E poi questo ragazzino non dimostra più di dieci anni... Alphonse ne ha quattordici se non erro..."
Fu zittito da un gesto del suo superiore, che rivolse la sua attenzione alla giovane donna.
" Sa dirmi altro, Rose?" domandò ancora.
" Edward... Mi aveva chiesto di lasciarlo solo, dopo che Al si era sacrificato per ridargli il braccio destro e la gamba sinistra, lui ha deciso di riportarlo indietro, di ridargli il suo vero corpo..." rispose tentennando un poco.
L'omone annuì leggermente, quasi fosse sovrappensiero.
" Quindi che fine ha fatto Edward?" chiese un momento dopo.
La ragazza scosse il capo sconsolato, non lo sapeva, anche se temeva il peggio.
In quel momento la voce di Al si fece di nuovo sentire debole ed incrinata, sempre inconfondibile in ogni caso.
" Fratellone..." chiamava nuovamente ed anche i due militari poterono riconoscerla, la stessa che proveniva da quell'armatura.
" Credo sia il caso di riportarlo a casa..." borbottò Armstrong, liberando il passo prima alla ragazza che avanzò insicura, seguita subito dopo da Havoc.
Prima di seguirli, lanciò una rapida occhiata nei dintorni, vi erano segni di battaglia, ma neanche un corpo, men che meno quello dell'alchimista.

Si rigirò più volte tra le morbide lenzuola del letto, rabbrividendo a quel contatto fresco.
Si passò una mano tra i corti capelli, sospirando mentre poteva vedere fuori dalla finestra i colori dell'alba che s'apprestava a presentarsi, lacerando il cielo scuro della notte.
Era passata una settimana da quando era stato riportato a Resenbol, aveva dormito incosciente per altri tre giorni e poi s'era ridestato tutto d'un tratto, ritrovandosi con delle sensazioni che non aveva più provato in quegli ultimi anni.
Il calore del sole, la morbidezza della pelle, i capogiri per la debolezza ed altre mille, eppure gli parvero totalmente normali, perchè l'ultima cosa che ricordava era quella stanza, durante un temporale, assieme a suo fratello, quando volevano tentare una trasmutazione umana.
Non aveva nessun ricordo degli ultimi anni, il suo corpo era quello di allora, così come la sua mente.
Subito però aveva domandato di suo fratello, dov'era il suo nii-san?
L'avevano lasciato nell'angoscia per una giornata intera, dicendogli che per il momento doveva pensare a recuperare le forze, mangiare e riposare.
Zia Pinako e Winry si prendevano cura di lui, s'era stupito nel vedere Winry così cresciuta, che diavolo era successo?
Poi finalmente arrivarono delle spiegazioni, lui ascoltava incredulo, mentre gli venivano raccontati anni di vita completamente persi nell'oblio, non presenti nella sua mente e nei suoi ricordi.
Si ritrovò anche in difficoltà a mangiare, il suo corpo rigettò diverse volte quello che tentava di ingerire, l'amica lo tranquillizzò, dicendogli che probabilmente avrebbe dovuto riprendere l'abitudine a quelle cose.
Dormiva poco di notte, ritrovandosi completamente senza sonno, a rigirarsi nel letto proprio come in quel momento, pensando ai racconti fantasiosi, che di fantastico in fondo avevano ben poco a quanto pareva, che gli avevano propinato.
Un paio di militari erano arrivati a fargli visita, parlottando per lo più con la zia, visi sconosciuti per lui, anche se Winry l'aveva informato che li aveva incontrati durante i suoi viaggi insieme al fratello.
Si sentiva terribilmente fuori posto, anche in quel momento, mentre si tirava su a sedere, artigliando il lenzuolo con le dita della mano.
Sapeva in un certo qual modo che lui non si sarebbe dovuto trovare lì e nel mentre si domandava dove fosse il suo nii-san, avrebbe tanto voluto averlo accanto a sé per sentirsi rassicurare che andava tutto bene, per farsi prendere in giro per le sue paure.
Era solo a quel mondo, solo veramente quella volta, zia Pinako e Winry gli erano accanto, ma non era la stessa cosa.
Eppure sapeva che suo fratello era là fuori, da qualche parte e lui non l'avrebbe abbandonato, l'avrebbe cercato e sarebbe riuscito a ritrovarlo.
Per poter mettere in pratica quei propositi, avrebbe anche dovuto studiare l'alchimia, si sarebbe dovuto impegnare come non mai, ancor più di quando era con il fratello ed avrebbe convinto la sua maestra a riprenderlo con sé per insegnargli tutto quel che sapeva.
I primi raggi del sole nascente lambirono la campagna fuori dalla finestra della sua camera e mentre una solitaria lacrima gli solcava il volto, cristallina e veloce, s'impegnò a mantenere quella promessa fatta a se stesso, ma in particolar modo rivolta a suo fratello.
" Ti troverò nii-san."

Angolino dell'autrice
Non ho la minima idea del perchè mi sia ritrovata a scrivere una simile storia...
Credo abbia preso il sopravvento la mia piccola mente bacata, mentre ero in uno stato di dormi-veglia, ascoltando l'ost di Vampire Knight e le parole si sono formate poco per volta sul foglio bianco...
Non ho mai letto nulla del dopo risveglio del nostro tenero Alphonse, quindi eccolo qui...
Ok, non credo sia nulla di speciale, ma di già che c'ero, l'ho pubblicato, almeno potrete dirmi voi che cosa ne pensate! ^^
Spero di non aver fatto nulla di scandalosamente schifoso!
Di già che ci sono, voglio ringraziare chi ha letto l'altra mia one-shot, ossia Don't Forget Me, grazie a Liris che ha commentato e l'ha messa tra i preferiti, mi spiace di averti fatta deprimere, ma mi sono depressa anche io scrivendola, quindi immagina a che punto sono arrivata... -.- Inoltre un ringraziamento anche a inuyasha94 che l'ha inserita tra i preferiti! ^^
Concludo con un grazie a chi leggerà questa cosa... XD e a chi vorrà recensire! ^^
Ciau, kiss.
  
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