Prompt: Castelli in aria
Pepper sentì singhiozzare,
inarcò un sopracciglio e si leccò
le labbra. Appoggiò la ventiquattrore nera sopra il tavolino
e si diresse in
quella direzione.
- Tony e gli altri Avengers
dovrebbero essere usciti –
pensò. Raggiunse la porta e la aprì. Steve
dall’altra parte si voltò di scatto
facendo ondeggiare il ciuffo biondo, chiuse gli occhi e si
pulì il viso umido
di lacrime con la mano.
“Lei signorina
è?” chiese. Pepper alzò il capo,
facendo
ondeggiare le lunghe ciocche oro rosso ai lati del suo capo.
“Virginia Pepper
Potts” disse con tono professionale. Steve
aveva sulle spalle lo scudo e le bretelle che lo tenevano ritto gli
stringevano
le braccia nude e muscolose. Rogers si passò la mani sui
pantaloni e si voltò,
guardando la finestra davanti a sé. La luce pallida e
biancastra del sole
invernale illuminava la sua figura muscolosa, con la schiena curva e
piegata in
avanti.
“Io sono Steven Rogers.
E’ un piacere conoscere la fidanzata
di Stark” disse. Pepper si mordicchiò il labbro
vermiglio e si massaggiò il
capo.
“Non siamo più
fidanzati. Sono solo la sua assistente
delegata” rispose. Si sedette accanto a Steve e si
piegò in avanti. Dalla gonna
grigia del tailleur estrasse un fazzolettino di pizzo candido con
ricamate
le
proprie iniziali e lo porse al capitano.
“Tenga”
sussurrò. Steve avvampò e lo prese, strofinando
il
mento sul petto, i muscoli del collo erano gonfi e tesi.
“Pensavo che dopo Ultron
voi foste andati a farvi una gita
in una casetta di campagna” biascicò. Pepper si
rialzò in piedi facendo
cigolare il letto, raggiunse la finestra e aprì la tendina.
“Quella vita non fa per
Tony. Mi ha chiamato e mi ha fatto
intendere che si sente troppo una brutta persona per rovinare la vita
anche a
me. E’ sempre stato abbastanza egocentrico da non lasciarmi
scelta e sì che lo
sa che era l’unica persona che anche io avessi”
disse. Aprì la finestra facendo
entrare l’aria gelida. Si voltò verso Steve e si
grattò la guancia.
“Vuole uscire? Questa
stanza ha bisogno di cambiare aria, ma
lei è mezzo nudo, non vorrei si prendesse
qualcosa” disse. Rogers si passò il
fazzolettino sopra il naso, sfregandolo fino ad arrossare la pelle.
“Non mi posso ammalare con
il siero, grazie. Si chiede
perché io sia qui, invece che con gli altri?”
chiese. Pepper annuì e si voltò,
guardando Steve stringere le ginocchia.
“Sto aspettando i New
Avengers, oggi abbiamo un incontro. E’
per evitare vadano anche loro per aiutare e distruggano la
città. Non sono
ancora pronti” biascicò.
“Mi dica, Tony ha distrutto
anche i suoi castelli in aria? E’
per questo che … la vedo un po’
depresso?” chiese Virgina. Steve guardò il viso
di Pepper e negò con il capo.
“E’ morta la mia
fidanzata da un mesetto a questa parte e …
perciò … la ringrazio per il suo tatto”
sussurrò. Potts si sporse verso di lui
e gli mise una mano sulla spalla.
“Quando sarà
abbattuto, potrà contare su di me per sentirsi
meglio”. Propose. Steve le sorrise, piegando le labbra
carnose e rosate.
“E ci conto che lei faccia
lo stesso” rispose.