Mente ubriaca di pensieri oscuri Allontanata da quei graffiti nei muri Che avevan illuminato quegli occhi mai più chiari
I colori, i pensieri, era come volare Tra i cieli, e attraverso lo specchio guardare Leggere quel libro e la spada brandire
È impensabile che un anima così pura Così libera, così sicura Possa essersi arresa tra quelle quattro mura
Non se n'è andata, vive qui dentro È fuggita da quel posto, ma in questo momento Quell'anima vien ricordata da altre cento
Perché mai un cuore deve esser comandato E mai l'intelletto venir incatenato per un idea che lo stato sociale ha condannato Perché è in noi, ciò che nelle fiabe vien chiamato Regno Incantato