La lampadina fa on e off mentre la testa cade in un sogno di realtą fatta di polvere bianca che sale verso uno spazio senza stelle senza pianeti da visitare
mi sento solo quassł, in mezzo a supernove che esplodono e buchi neri che assorbono la mia anima infangata di polvere candida
il bian coniglio che me la donó disse che era buona, spezzata da una linea che corre guidata da persone senza peso per gente senza fato
gente che smette di vivere presto perché non č vivere quello che li aspetta, ma una dolorosa agonia inferta come da carta che taglia la carne, di un corpo rigido ormai inerme
dammi la tua mano viaggiamo su Venere per esplodere in un vulcano, un vulcano di acqua freddo come il ghiaccio
un ghiaccio duro come il ferro, ferro freddo come il sangue che mi attraversa distrutto dalla scelta presa, crocifisso da aghi e spine a cui la mia vita si č arresa
mi indebolisco sempre pił arrivando alla questione, il mio cuore esplode il mille frammenti, mentre il dolore oltre ogni immaginazione assale la mia ultima convinzione
sono morto da tempo ormai e ne l'inferno ne il paradiso mi aspettano ma un limbo di ospedali di persone amiche che non reputo leali