3 anni.
3 anni dopo l'apertura del portale e l'incontro con i draghi appartenenti a 400 anni prima.
Di Rogue Cheney nessuna traccia. Ma Sting lo sapeva, sarebbe tornato. Il ruolo del cattivo non era mai stato il suo forte, sapeva anche quello. Rogue si era lasciato trascinare dal Rogue del futuro, finendo nelle tenebre più profonde come quest'ultimo. Lasciò la gilda di Sabertooth senza avvertire nessuno a parte Sting, che cercò ti fermarlo ma inutilmente.
-inizio flashback-
-Proprio adesso che non ci distingue nulla da Fairy Tail tu decidi di andartene?- disse Sting, afferrandolo nuovamente per il mantello.
-Voglio solo attuare la mia vendetta. Troverò chi ha ucciso Frosch, dopodiché vedrò cosa sarà meglio fare.-
-Di certo non siamo nati a questo mondo per farci opprimere dalle cose.-
-...-
-Io invece voglio solo che tu non te ne vada. O almeno lascia che io venga con te..-
-Se mi ami lasciami andare e scappa prima che me ne accorga. Il mio cuore è troppo oscuro perché possa importarmene, abbandonami al mio destino, se sono solo non posso odiare. Non potevo immaginare una vita senza la tua luce ma tutto ciò è stato strappato via per sempre. Io non merito di averti. Quindi risparmia il fiato, io non ti ascolterò, penso mi riesca piuttosto bene. Vorrei solo non esserti stato amico così da riuscire a ferirti alla fine.-
-fine flashback-
A Sting vennero in mente quelle parole, quelle parole piene di significato dette da Rogue, il suo Rogue. Con la testa altrove e i pensieri offuscati da quelle parole, non si accorse che qualcuno si stava avvicinando a lui. Costui gli posò una mano sulla spalla, quasi ad invitarlo a voltarsi. Così fu.
-Minerva.. cosa ci fai tu qui?- Ai suoi occhi si materializzò la figura di una di una ragazza non più giovane di lui, dai capelli lunghi e neri e gli occhi di un verde che spiccavano al castano. -Sono venuta a vedere come stavi, sei via da parecchio ormai, stavo iniziando a preoccuparmi. - disse, prendendogli il mento tra il pollice e l'indice della mano.
-Le tue inutili preoccupazioni non mi riguardano.- Ribattè.
-Neanche il fatto che il tuo amichetto d'ombra sia tornato non ti riguarda?-
-Rogue è qui?!- Disse quasi urlando dopo essere scattato in piedi e dopo aver afferrato Minerva per le spalle in cerca di una risposta immediata.
-Proprio così. E' alla gilda, se ci tieni tanto a saperlo.- la ragazza si pentì di averlo avvertito di ciò, lo aveva finalmente tutto per sè e se lo lasciava scappare così?
Senza pensarci due volte e senza avere la conferma che fosse vero, Sting si precipitò alla gilda. Arrivò, e quello di Minerva non era stato uno scherzo. Si ritrovò Rogue davanti ai suoi occhi e si trattenne a non saltargli addosso. Quest'ultimo si voltò di sua spontanea volontà e quando vide Sting gli fu indifferente, per poi rivoltargli le spalle allontanarsi fuori dalla gilda. Sting lo seguì nuovamente in cerca di spiegazioni, nient'altro. -anche se palesemente gli mancava, e pure tanto.- Rogue rallentò, sapeva che Sting lo stava seguendo. Poco dopo si voltò a chiedergli cosa volesse. Sting rimase in silenzio, aveva così tante cose da dirgli che non sapeva da dove iniziare. Allo stesso tempo temeva che egli potesse andarsene di nuovo, da lui. Così lo afferrò per un polso e lo -letteralmente- sbattè contro il muro della gilda che stava dietro di loro. Rogue inizialmente non reagì. Poco dopo invertì le posizioni, facendo combaciare i loro corpi e le loro labbra. Uno strano rossore si impossessò delle guance del biondo, che ancora sorpreso l'osservava, nonostante stesse ricambiando il bacio. Dopodiché gli chiese l'accesso con la lingua, cosa che non gli fu negata. Iniziò così un bacio passionale che coinvolse entrambi, a tal punto di provocare loro un'erezione. --- Minerva, dopo che Sting la piantò lì senza dire nulla, tornò alla gilda per cercarlo e assicurarsi che non fosse in compagnia di Rogue. Arrivata alla gilda, di Sting e Rogue non c'era traccia, così decise di incamminarsi all'esterno della gilda. --- Impegnati nelle loro effusioni, Rogue e Sting si resero conto a stento che qualcuno si stava avvicinando. Ricordavano passi femminili -visto e sentito il palese rumore di tacchi- Essi si staccarono l'uno dall'altro e si allontanarono in un luogo non molto distante dalla gilda di Sabertooth. Minerva, non avendoli trovati neanche all'esterno rientrò nella gilda per accertarsi che fossero rientrati. Ci misero poco ad allontanarsi da Sabertooth e una volta lontani abbastanza si sedettero sotto i rami di un grande salice e si scambiarono un altro -e forse ultimo- bacio passionale. Passarono ore a baciarsi -e non solo-. Fino a quando,senza accorgersene, si addormentarono l'uno accanto all'altro.. mano nella mano.
Ombra e luce.
Per sempre.