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Autore: Fenrir_23    20/05/2015    4 recensioni
Cosa succede appena Rin decide di seguire Sesshomaru? E quel Kimono nuovo che indossa quando la vediamo di nuovo con lui... da dove verrà?
“Perché … quando l'ho scorta nel bosco, dilaniata dalle zanne dei lupi, ho provato il desiderio … di salvarla?”
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jaken, Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                       KIMONO


Il suono lieve e impercettibile di passi irregolari, stanchi, e l'odore di terra, sangue secco e essere umano si stavano facendo sempre più distanti.

“Quella cucciola d'uomo continua a seguirci, mio signore.” Commentò aspramente Jaken. “È davvero fastidiosa, volete che pensi io a farla smettere di tediarvi?”

Sesshomaru guardò alle proprie spalle con la coda dell'occhio … quella sciocca bambina, da quando l'aveva riportata in vita con Tenseiga erano passate ore, eppure lei non aveva smesso di seguirlo nemmeno per un istante. Aveva continuato a camminare dietro di lui, incerta e zoppicante, fragile; senza lamentarsi, senza dare segno di cedimento alcuno.

“Jaken, tu mi aspetterai qui.” Mormorò il demone staccandosi da terra, la lunga pelliccia sulla sua spalla che fluttuava nel vento.

“Ma … mio signore!”

Prima che il servitore potesse continuare la sua protesta, il demone cane era già sparito nel cielo notturno, lasciandosi dietro l'immagine della bambina umana, che lo fissava dal basso con quei suoi grandi occhi scuri, pieni di ammirazione e speranza.

 

 

 

“Sesshomaru, cosa ti porta qui?”

Shiruku si passò una mano dalle lunghe dita affusolate fra i capelli argentei, osservando con sguardo enigmatico colui che aveva davanti.

“Oh ...” Si fece sfuggire un sospiro sentitamente dispiaciuto. “Noto che la tua bella veste è danneggiata, hai forse bisogno che io provveda a ripararla?”

Il demone non si sprecò a dare spiegazioni, si limitò ad osservarla, restando in silenzio.

Shiruku era una femmina di demone cane dalle basse capacità combattive, ma grande e abile sarta, un tempo servitrice del grande generale: per lui, si era sempre occupata di tessere le migliori vesti, adatte alla battaglie.

Amava vivere in solitudine in un antico palazzo nobiliare abbandonato, sospeso nel cielo e interamente colmo delle sue creazioni.

“Una riparazione da nulla … “Commentò la femmina, sparendo fra cumuli di fili di seta e pregiate stoffe, per tornare stringendo fra le mani delicate un lungo filo d'argento, che annodò fra i lembi strappati del Kimono di Sesshomaru: in pochi secondi, il pregiato tessuto tornò come prima.

“Ecco hai visto?” Commentò Shiruku, vantandosi del proprio lavoro.

Sesshomaru continuò ad ignorarla, ma posò lo sguardo su una veste color arancio e giallo limone, completa di una cintura del colore dell'erba dei boschi. Era appesa fra le opere di Shiruku che pendevano dal soffitto, sospese nel nulla, alle spalle della sarta.

“Uh? Cosa?”

Lei lo guardò come si guarda qualcuno che è appena impazzito. “E che te ne fai di un kimono da cucciola, come quello?”

“Dammelo e taci.”Tagliò corto il demone cane, sfoderando uno sguardo poco paziente.

“Fa come vuoi ...” Shiruku afferrò l'abito delicatamente, come se maneggiasse qualcosa di molto fragile e caro, poi lo porse a Sesshomaru con una smorfia stizzita.

“Dovresti ringraziarmi, almeno.” Mormorò, tentando una debole protesta. “Oh, potresti fermarti qui, stanotte, questo posto è così vuoto … sai.”

Le parole della femmina di demone si persero nel nulla. Sesshomaru era già sparito.

 

 

 

La bambina era ancora là dove l'aveva lasciata, insieme a Jaken e al drago a due teste. Si era addormentata ai piedi di un grande ciliegio, ma quando Sesshomaru si posò a terra e il suo servitore lo accolse con quella voce squillante che si ritrovava, si ridestò dal sonno e puntò i suoi occhi sul demone cane.

Lui si trovò a scrutarla con curiosità: che cosa voleva dire quello sguardo? Quella cucciola, si era forse illusa di poter trovare cure e attenzioni in uno come lui? Che sciocca … l'aveva riportata in vita solo per testare il potere di Tenseiga, ma non aveva intenzione di occuparsi di lei. Eppure …

“Tieni.” Disse solamente, gettandole addosso il Kimono che aveva sottratto a Shiruku.

“Vai a lavarti, puzzi di sangue.”

Eppure, perché davanti allo sguardo incerto di quella creatura così debole e indifesa, sentì di non poterla abbandonare?

“ … ha paura che io possa sparire.” Pensò. “ … Jaken, accompagnala al fiume.”

“C- cosa?” Protestò il piccolo demone, decisamente stupito e contrariato.“Ma, mio signore ...”

Sesshomaru sfoderò uno dei suoi sguardi migliori.

Jaken ...”

“Perché l'idea di lasciarla a se stessa mi fa sentire … inadeguato?” Continuò a domandarsi il demone, mentre osservava la bambina che si allontanava insieme al suo servitore.

Istintivamente, portò una mano sull'elsa di Tenseiga.

“Perché … quando l'ho scorta nel bosco, dilaniata dalle zanne dei lupi, ho provato il desiderio … di salvarla?”

 

 

 

   
 
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