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Autore: Diamont Duchess    20/05/2015    2 recensioni
"Non potrai prendermi, Clarice. Gli agnelli urlano ancora. Li senti..? "
Clarice Starling , Agente dell'FBI, è ancora sulle tracce del pericoloso serial killer Hannibal Lecter evaso anni prima dalla prigione di Memphis.
Dopo anni la donna è ancora ossessionata dal cannibale. Dopo anni i suoi sonni hanno lo psichiatra come protagonista. Nella mente dell'Agente si ritrovano , nessun vetro li divide.
L'inconscio a volte può giocare brutti scherzi.
Genere: Introspettivo, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clarice Starling, Hannibal Lecter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Un sapore metallico nella sua bocca si mischiava alla sua saliva . Si era morsa il labbro evidentemente durante la notte , non c'era altra spiegazione a quel sapore così strano che aveva invaso la sua bocca dipingendo una smorfia di disgusto sul suo volto. 
Quella sensazione pareva persistere, Clarice continuava a deglutire, ma tutto pareva essere inutile , il sapore rimaneva ancorato alle sue labbra.
Si mosse prima verso destra girandosi nell'ampio letto vuoto da troppo tempo, le coperte tirate su fino alle spalle. Una sensazione di gelo avvolse le sue membra , doveva svegliarsi , ma non trovava le forze per aprire gli occhi. I denti lentamente affondarono nel labbro inferiore , altro sangue invase la bocca dell'agente Starling il cui sonno pareva ancora più disturbato. Non era la prima volta che aveva difficoltà di notte, il suo sonno era sempre stato agitato del resto da quando poteva possederne memoria.
 
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 Clarice , mi riconosci? Erano anni che non avevo l'onore di posare lo sguardo su di te, Agente Starling 
 
Una voce, solamente una voce nell'oscurità della mente di Starling . Quella voce che pareva essere stata dimenticata dalla sua parte cosciente , era sempre nella sua memoria ritornando con prepotenza nei sogni. Non era la prima volta che udiva quella voce calda e penetrante nelle sue orecchie di notte , ma quella volta sapeva d'essere diversa.
Sensazione, paura , presentimento? Sapeva che quella visita notturna sarebbe stata diversa , non era paura quella che stava provando in quel momento, ma un'innaturale calma che avvolgeva ogni sua membra.
L'oscurità avvolgeva la persona di Clarice Starling immobile , ritta , vestita semplicemente ed ordinariamente , i capelli in disordine come sempre.
 
Dove guardi, Clarice? Non ti ho insegnato nulla in questi anni? Pensavo di esser stato un buon maestro per te... Sbagliavo, Agente Starling?
 
Di nuovo una voce, nessun corpo , ma quella voce non aveva difficoltà ad associarla ad un volto tristemente famoso nel mondo . Lo cercava con gli occhi, allungava le braccia nell'oscurità, esse roteavano senza metà, ma nulla di fronte a sé. 
 
Agente Starling, pensi di trovarmi in questo modo futile? Impegnati, Starling, impegnati... 
 
Non riusciva a rispondere a tono a quelle provocazioni , sentiva d'essere impotente di fronte ad una sola voce. Cercò di aprire le labbra, quella strana sensazione metallica iniziò ad invadere - questa volta in maniera più insistente - la sua bocca. Fu costretta a serrare le bocca un'altra volta. Puntò gli occhi verso l'oscurità, avanzò di qualche passo, sapeva di avanzare verso l'ignoto, ma lì avrebbe trovato Hannibal Lecter , lì era solita ricordare le loro lunghe chiacchierate, imparare dai dettagli , cercare di ricordare l'uomo che da troppi anni gustava una libertà immeritata . Clarice aveva il compito di prenderlo, di mettere la parola fine alla sua vita in libertà, ma per farlo avrebbe dovuto scavare dentro se stessa , solo lì avrebbe trovato le risposte , solamente dentro sé Hannibal Lecter risiedeva da anni infestando la sua memoria e i suoi sonni.
Una fioca luce nell'oscurità si palesò agli occhi cerulei di Starling.
 
Non è la vista a guidare tutti i sensi, Clarice, trovami... Per te del resto è così importante catturarmi che saresti capace di barattare la tua stessa vita per la mia libertà. Ho ragione, Agente Speciale Starling...?
 
Un uomo di spalle ora si mostrava agli occhi di Clarice. Una tuta blu alquanto lercia ricopriva il suo corpo snello quanto agile . L'olfatto fu investito da un profumo di fresco per qualche secondo , un nuovo profumo si mischiò al primo : era sangue , erano cadaveri in putrefazione. Era giunta finalmente , quello era un triste segnale che da parecchio tempo aveva imparato a riconoscere. Deglutì, la sua gola emise un rumore strano. Il cuore pulsava fin troppo in fretta rimbombando in quel silenzio sinistro. Era certa che Hannibal avrebbe potuto sentire il suo sangue scorrere velocemente nelle sue vene.
 
Buonasera Dottor Lecter....
 
Le braccia libere lungo i fianchi, Clarice come sempre era pronta a fronteggiare l'uomo che da sette anni cercava , quel cannibale sociopatico in fuga per il mondo , l'unico uomo che era stato capace di aiutarla nella sua scalata nell'FBI barattando ciò con i suoi più pericolosi e tetri scheletri.
Lo psichiatra si voltò , parve alla donna che non respirasse quasi da quanto fosse concentrato nel guardarla.
Non era cambiato nulla , il tempo nella sua mente non era avanzato , ma arrestato , si distorceva a piacimento della donna e dei suoi bisogni.
 
Clarice ... Mi fa piacere rivederti in luogo angusto come questo. Cosa ti porta qui? Qualche moina per acciuffare qualche nuovo pazzo? Mi stavo annoiando qui regalato nella tua mente. Dovresti farmi visita più spesso, sarebbe scortese da parte tua . Sai bene cosa ne penso a riguardo...
 
La voce metallica rimbombava nell'anima di Starling , penetrava ogni parte del suo essere . Quella voce era stata capace di scuoterla anni fa ancora non aveva alleggerito la sua morsa sulla sua persona. Chiuse gli occhi per una breve frazione di secondo . Era dentro di sé che avrebbe trovato le risposte , era fronteggiando se stessa ed i suoi ricordi che avrebbe compreso la vera natura di Hannibal Lecter.
 
Nessun pazzo questa volta , Dr Lecter, dovrebbe esserne soddisfatto. Sto iniziando a pensare più a me stessa .... 
 
Lo psichiatra alzò la mano destra , fermò il suo discorso sul nascere accennando un sorriso ed  esibendo gli spaventosi incisivi bianchi capaci di lacerare carne umana . Scosse il capo protendendo il busto verso la donna. Nessuna protezione , nessun plexiglas a dividere questa volta i due nemici , vicini come mai erano stati. Clarice non lo temeva, non le avrebbe mai fatto del male.
 
Non mentirmi , Clarice. Ti conosco come nemmeno tua madre potrebbe mai conoscere sua figlia. Sei qui per me, sei qui per fronteggiare i tuoi ricordi . Cosa pensi di trovare , piccola campagnola ? Pensi davvero che scavando dentro di te troverai risposte?
 
Una breve pausa , il dottor Lecter allungò la mano verso il volto di Clarice fermandosi prima di sfiorare la sua guancia incuriosito dalla reazione che avrebbe avuto la donna . Impassibile , Clarice rimaneva ritta nella sua posizione, osservava solamente gli occhi dell'uomo. 
Quasi soddisfatto , il Dr Lecter fece ricadere il braccio commentando l'accaduto.
 
Potresti trovare dentro di te qualcosa che non ti soddisfi , Clarice... L'inconscio è una bestia strana da controllare, tu ne sei capace? Non credo.... 
 
Era sempre il solito il Dr Lecter, sempre pronto a punzecchiarla facendola sentirle inferiore quanto inutile. Era un provocatore, lo era sempre stato del resto, non doveva stupirsi, avrebbe dovuto del contrario.
 
Pensa sempre questo di me, Dr Lecter...? Pensa davvero che non sarei mai capace di fronteggiarla? Ha sempre avuto del resto questa alta considerazione di me... Sono qui per imparare dal passato ed applicare gli insegnamenti nel presente....
 
Un nuovo sorriso , questa volta assai diverso , apparve sulle labbra del Dr Lecter il quale si mosse verso Clarice incalzandola con lo sguardo e con voce sempre più penetrante.
 
Cosa vuoi imparare da me , Agente? Pensi che sia così sciocco da permetterti di prendermi, Clarice? Pensi che nelle nostre conversazioni, nei nostri ricordi tu possa trovare qualcosa? No, Clarice, la risposta è solo una... Rischi rimanendo qui, Agente Starling . Nessun vetro ci divide, mi temi , Clarice...?
 
La distanza fra loro era stata completamente annullata , era il suo incubo più ricorrente. Senza sbarre , vetri che dividevano i loro corpi che cosa ne sarebbe stato di lei? Rimane immobile ancora una volta, sentiva la fronte sudare, quel sapore strano della bocca, i denti affondavano nuovamente nel labbro inferiore.
 
Agente Starling, l'inconscio può distruggere una persona. Domani non ricorderai nulla di ciò , nulla. Sai Clarice, la nostra mente è straordinaria : annulla ciò che può provocare in noi ansie e turbamenti. Temo che queste tue visite possano lenire la tua vita lassù, Agente . Non potrai prendermi , gli agnelli urlano ancora. Li senti , Clarice? 
 
L'uomo distese il braccio dietro la spalla destra di Clarice indicano un punto impreciso . Un lamento sordo iniziò a farsi sentire , Clarice iniziò a tremare. Hannibal Lecter poté notare quei suoi movimenti innaturali provocati dal terrore. Sorrise portando la stessa mano sulla spalla della donna adagiandola con delicatezza.
 
Clarice, il male attira l'uomo . I lamenti sono tornati , l'incubo ricomincia , la caccia è ricominciata , Agente Starling... Ci rivedremo lassù ...  
 
La donna senza parola osservava i movimenti dell'uomo , non rispondeva alle sue parole. Le loro conversazioni erano sempre così, erano l'uomo a svelare i suoi scheletri, a parlare per lei rendendo palpabili i suoi problemi. Fissò gli occhi di Hannibal Lecter , erano così vicini , la sua mano calda sulla spalla, inspirò profondamente : era odore di sangue quello che avvertiva. Era spaventosamente vicino al suo volto , nuovamente.
 
"... Clarice, non bere , il tuo fegato potrebbe risentirne .  Preferirei sentire altri odori su di te che non quello di un cognac scadente . Ci rivedremo, Clarice .... 
 
Il respiro della donna s'interruppe quando l'uomo alzò la sua mano adagiata sulla propria spalla per raccogliere qualche ciocca dei suoi capelli. Chiuse gli occhi, tremava ora per la paura . Sentiva che l'uomo inspirava a pieni polmoni il suo odore. Forse si beava del respiro della sua paura. Piano sentì l'uomo scendere sul suo collo, il ghiaccio avvolgeva ogni sua membra , non riusciva a muovere nessun muscolo...
 
... Presto , Clarice.... Le Idi di Marzo non sono lontane e io non  sarò Cesare e tu Bruto , Clarice Starling... A presto, Starling... 
 
L'uomo affondò con violenza i denti sul suo collo penetrando nella sua carne , il sangue pulsava più velocemente, un dolore sordo iniziò a pervadere la sua gola . Sentiva caldo , sentiva il sangue scendere lungo il suo collo, il dolore si propagava in tutto il corpo...
 
 
Clarice Starling aprì gli occhi di scatto, la schiena si mosse, si mise seduta, il respiro irregolare. Era seduta , il pigiama pareva esser incollato alla sua pelle per via del sudore che l'avvolgeva. Cos'era stato a svegliarla così repentinamente? D'istinto si toccò il collo , percepì i battiti del cuore essere fin troppo veloci. Lenta la mano si posò dietro la sua testa reggendola . Doveva smettere di bere , doveva smettere di pensare ad Hannibal Lecter. Era certa di averlo sognato, non ricordava come. Non se ne impressionava , Hannibal Lecter era la sua ossessione.
Dall'altra parte del mondo Clarice Starling era la sua ossessione, quella dello psichiatra Hannibal Lecter, il Cannibale.
   
 
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