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Autore: ilGattoElaVolpe    21/05/2015    8 recensioni
Prendiamo due fangirl mentalmente instabili, avete presente? Bene, ora prendiamo le povere vittime della loro OTP e teletrasportiamole nel mondo dei supereroi, uno dalla parte dei buoni e l'altro dalla parte dei supercattivi. Aggiungiamo dei complici problematici, un passato oscuro e un tizio che vuole distruggere il mondo. Cosa mai potrebbe uscirne fuori?
''Will aveva capito da subito che la sua giornata avrebbe preso una piega diversa. Come conferma delle sue intuizioni, un equipaggio nemico aveva fatto incursione nella loro base militare e senza lasciare tracce lo aveva catturato. Era naturalmente un bersaglio più facile di Grace, il coraggioso e superfigo eroe fulminante, che era a differenza sua protetto da ogni genere di attacco esterno. Quel giorno la faccenda si sarebbe conclusa come sempre: cattura, chiacchierata con il Signore Del Male (la sua parte preferita...ehm..cioè..quella meno monotona), salvataggio da parte della squadra del tizio buono sopracitato e fuga verso un posto che sprizzava meno morte dalle pareti. Tipico.''
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: I sette della Profezia, Nico di Angelo, Quasi tutti, Reyna, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

Come farsi rapire da un supercattivo estremamente affascinante e rimanere in vita (o quasi)

Nico era nel suo studio. Continuava a rigirarsi nella sedia pensando alle solite cose: dominazione del mondo e parziale distruzione, estinzione della specie umana e animale (soprattutto zanzare, pensò scacciandone una via con la mano). Insomma un vero e proprio cliché per il suo personaggio. Si, perché quando sei il cattivo più temuto d'America e del mondo, tanto per fare i modesti, non ti preoccupi mica di sciocchezze come scuola, lavoro o amore. Nico soffocò un conato di vomito quando si ritrovò proprio a pensare, anzi a nominare soltanto quel frivolo e inutile sentimento da esseri umani.

 Reyna arrivò proprio in quel momento distogliendolo dai suoi pensieri. L'agente segreta portava un uniforme simile a quella dei poliziotti che risaltava il suo fisico atletico, e i capelli legati in una treccia scura che le scendeva fino al petto.

 Nico salutò con un cenno del viso la ragazza che a quanto pare portava buone notizie. Cioè..buone nel senso del male. Buone nel senso che sono buone per il bene del male e..beh..avete capito.*

 -Quale biondo ossigenato devo sorbirmi oggi?- Disse lui con il solito tono impassibile.

 -Will Solace signore, per l'ottava volta.-

 Nico sbuffò e scese le scale del palazzo per ritrovarsi davanti all'entrata della prigione sotterranea. Non poteva dire che il biondino gli fosse totalmente indifferente, dalla prima volta che lo avevano imprigionato per cercare di estorcergli informazioni su Thunderman, in quanto suo amico, fedele consigliere, braccio destro eccetera, le loro conversazioni si erano fatte sempre più sofisticate e vagamente interessanti. Digitò la combinazione segreta della serratura e aprì la porta.

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 Will aveva capito da subito che la sua giornata avrebbe preso una piega diversa. Come conferma delle sue intuizioni, un equipaggio nemico aveva fatto incursione nella loro base militare e senza lasciare tracce lo aveva catturato. Era naturalmente un bersaglio più facile di Grace, il coraggioso e superfigo eroe fulminante, che era a differenza sua protetto da ogni genere di attacco esterno. Quel giorno la faccenda si sarebbe conclusa come sempre: cattura, chiacchierata con il Signore Del Male (la sua parte preferita...ehm..cioè..quella meno monotona), salvataggio da parte della squadra del tizio buono sopracitato e fuga verso un posto che sprizzava meno morte dalle pareti. Tipico.

 

 Una presenza oscura ed estremamente sexy aprì la porta della stanza e vi trovò un Will Solace con un espressione tra l'annoiato, il curioso e il terrorizzato. Si, perché anche essendo uscito sette volte indenne da quel luogo si trovava pur sempre in territorio nemico in compagnia di un supercattivo potenzialmente dotato di poteri sovrannaturali, in grado di: ucciderti/farti uccidere da un esercito di morti/farti sbranare da un esercito di animali morti/farti sprofondare all'Inferno aprendo un varco nel terreno. Non necessariamente in quest'ordine.

 Nico esordì con -Ti trovo bene, Solace.-

 -E tu sei sempre deliziosamente macabro, Nico caro, ora passiamo al dunque.-

 -Fossi in te non mi rivolgerei alla mia persona in questo modo. Ti ricordo sempre che posso annientarti con uno schiocco delle dita.-

 Fantastico, pensò Will, quella frase non l'aveva aiutato per niente a tranquillizzarsi. Sembrava che Nico percepisse le sue paure più nascoste, ma scacciò subito dalla mente quel pensiero, cercando di riprendere un minimo di lucidità mentale.

-E per quale oscuro motivo non l'hai già fatto, avendone avuta l'occasione una decina di volte?-

 -Sai bene cosa voglio da te, Solace.-

-E tu sai bene che non ti darò una sola informazione, Nico. Tra parentesi, dovresti trovarti un soprannome da supercattivo, sai, di quelli che finiscono in -man o roba del genere. Farebbe più effetto nelle conversazioni. Io ti suggerirei re-della-tragedia o signor-il-buio-è-la-mia-casa.-

 Senza rendersi conto di essersi spinto oltre il limite, si ritrovò gli occhi scuri come l'abisso di Nico che lo guardavano, scintillando di rabbia. Will non fece in tempo a darsela sanamente a gambe che si ritrovò avvolto in una coltre di nubi scure. Si accorse subito che non somigliavano a quelle di un cielo in tempesta, ma emanavano malvagità e disperazione, come delle anime dannate.

-Nico, caro, non f-farai sul serio, v-vero?- Balbettò il biondo, in preda al panico. Non che non si sapesse difendere, ma era stato perquisito e privato di ogni arma, anche se dubitò potessero servire in uno scontro con.. fantasmi (?). La presenza di quelle ombre, come se non bastasse, era riuscita benissimo a rievocare tutte le sue paure e i sentimenti di rabbia, odio e rancore che prima vagavano in una parte remota del suo cervello. Un'altra parte di sé, quella intelligente, probabilmente, si rese conto che tutto quel posto, Nico compreso, era stato concepito per indurlo a pensare negativamente, in modo quasi malvagio. Volevano corromperlo, magari farlo passare dalla loro parte? Quello che stava vivendo ora era forse parte integrante del piano?

 -Nico per favore! Possiamo parlarne!-

 Stranamente le sue parole ebbero effetto, e il trambusto di voci dell'oltretomba finì all'istante. Will però si ritrovò il viso di Nico a pochi centimetri dal suo, la mano di quest'ultimo che lo afferrava per il colletto della maglia, e un'espressione quasi folle dipinta in volto. Will non lo era riuscito a vedere mentre era avvolto in quel turbinio di ombre, ma avrebbe potuto scommettere qualsiasi cosa che si stesse crogiolando nelle risate più da sadico represso della storia.

 -Parlarne eh? E io che pensavo avessi un minimo di cervello sotto quella zazzera di capelli ossigenati.-

-Non è colpa mia se una semplice battuta ti fa scatenare le fiamme dell'inferno e, per la cronaca, io sono biondo naturale!**-

 Lo sguardo di ghiaccio di Nico ora sembrava potergli perforare l'anima e Will si maledisse un centinaio di volte per averlo provocato in modo così esplicito per la seconda volta nella giornata, forse inconsciamente desiderava la propria morte.

-Ora ti conviene scappare Solace, e non farti rivedere più per l'eternità.-

 Disse l'altro dirigendosi verso l'uscita, il mantello che svolazzava dandogli un'aria se possibile ancora più inquietante.

-Io, con mio grande rammarico però, non posso fare nulla per aiutarti.-

 Nico chiuse la porta a chiave, gettando probabilmente quest'ultima in un abisso senza fine giusto per precauzione, e da dietro le sbarre mormorò -Addio, Will Solace, è stato un vero piacere.-

* Liberamente tratto da Megamind

** Sul serio non l'avete riconosciuta?

Ah, stupidi mondani.....

Angolo delle autrici(perchè, se non si fosse capito, siamo in due...)

*parte la musica*

Io sono il gatto ! 

Ed io la volpe!

Siamo in società....di noi (non) ti puoi fidar!!!!!  

 *finisce la musica*

Ciao e un biscotto a te, persona che sta leggendo e non è ancora scappata!

 Ma a me non piacciono i biscotti...

E tu non avresti dovuto scrivere, ma continuiamo. Io, signore e signori, sono l'autrice di questo sensazionale, meraviglioso, indimenticabile capitolo!

Be' , aspettate di leggere il prossimo che, tra parentesi, arriverà tra tre settimane, e che , soprattutto, scriverò io.

 Certo come no. Ora i ringraziamenti. Ringrazio la mia compare che ha avuto l'idea di questa storia malsana, *si commuove* i miei genitori che mi hanno messo al mondo e beh, ho finito perchè il computer non lo ringrazio neanche sotto tortura.

Dopo il breve sproloquio di questa pazza, vi volevo ringraziare per aver letto il primo capitolo e  vi invito caldamente a recensire, vi regalerò tanta cioccolata! (Perchè, cara Volpe, é con la cioccolata che si corrompe, non con i biscotti). 

Cosa vuoi saperne tu, sei solo un gatto. Io, da brava pervertita, vi invito a cogliere il doppio senso presente in una delle battute di Nico (ah, Nico... *contempla adorante la sua immagine*).

Non te ne eri accorta nemmeno tu, all'inizio...

Dettagli.

Ci vediamo alla prossima!
Love and sugar

ilGattoElaVolpe

 

 

 

 

   
 
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