Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: Midori No Esupuri    23/05/2015    0 recensioni
[WARNING: MYSTRADE//established!relationship]
Mycroft torna a casa tardi da lavoro e trova la tavola apparecchiata e tutto pronto per quella che dovrebbe essere "serata romantica" ma Greg ... Beh, Greg è dormiente sul divano.
#prompt suggerito per il drabble weekend sulla pagina facebook 'We are out for prompt'
Dal testo:
Mycroft si avvicinò, in silenzio, guardando il corpo del compagno, la camicia aperta per metà e un braccio sugli occhi, le maniche arrotolate ma comunque macchiate in alcuni punti di sugo rossastro. I capelli scomposti, l’altro braccio lasciato andare pigramente sul ventre e la bocca leggermente aperta, si avvicinò ancora fino a fermarsi a pochi centimetri dal compagno e lo fissò, senza dire una parola o muoversi. Era così naturale in quel momento, la pelle del volto resa lievemente aranciata a causa del fuoco nel camino, che quasi aveva paura di toccarlo.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lestrade, Mycroft Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Too late

Si abbandonò con un lungo sospiro contro il sedile dell’auto, in rigida pelle nera, e guardò il rado traffico notturno scorrere al di là dei vetri oscurati della Bentley. Le ventitré e quarantasette minuti, un orario meno tardo del normale, ma che comunque lo lasciava con l’amaro in bocca. Avrebbe preferito uscire diverse ore prima e passare la serata con Gregory, era da una settimana circa che non trovavano tempo da passare insieme ed era frustrante per il politico: il compagno riusciva a lavargli di dosso qualsiasi stress con la sua sola presenza, non era necessario un contatto fisico. Non sempre almeno, anche se Mycroft doveva ammettere che quello fosse un ottimo modo per rilassarsi e svagare la mente. Era stata una sorpresa, tra l’altro, rendersi conto che l’amante nascondeva una grande passione dietro quel sorriso cordiale. Si passò inconsciamente una mano alla base del collo, dove probabilmente era ancora visibile un alone dei morsi lasciatigli da Gregory. Evitò di ricordare quanto era avvenuto diverse notti prima, quando lo yarder aveva deciso di sfondare le barriere del proprio autocontrollo sessuale e aveva riversato il fiume del proprio eros sul corpo pallido del politico, al quale non era stato lasciato nemmeno il tempo di riprendersi tra un rapporto e l’altro.
Deglutì, ripensando a quei momenti particolari non aveva chiaro se ne avvertisse la mancanza o se fosse contento di non doverli rivivere ogni sera, decise di evitare quella particolare area del proprio palazzo mentale e scese dall’auto scura, senza curarsi troppo di salutare l’autista. Non che lo facesse di solito, nessuno meritava il suo saluto o la sua attenzione, nessuno che non fosse Anthea o Gregory naturalmente.
Si incamminò lungo il vialetto che separava il cancello dal portone d’ingresso, girò la chiave nella toppa ed entrò nell’elegante villa color crema, ne era particolarmente orgoglioso visto il lusso che la casa trasudava in ogni suo dettaglio. Non avrebbe mai potuto vivere come suo fratello, in un appartamento anonimo e disordinato, dove a stento c’era lo spazio necessario a camminare. Gli venivano i brividi solo a pensarci.
-Gregory?- chiamò una volta entrato, sfilandosi il cappotto e poggiandolo con cura all’appendiabiti. Infilò l’ombrello nell’ombrelliera e accigliò lo sguardo, non ricevendo alcuna risposta. Era insolito, era certo che il compagno sarebbe rientrato presto quella sera, Anthea lo aveva informato della sua uscita da Scotland Yard. Percorse l’ingresso, attraversando l’arco che dava sulla cucina, e venne travolto da un odore di pasta, misto a quello più acre dell’aceto bianco per condire l’insalata, sotto al quale si poteva percepire anche il sentore dei una bistecca cotta sulla griglia.
-Gregory?- chiese ancora, a voce più alta, entrando in cucina. Davanti a lui si ergeva il tavolo circolare apparecchiato con semplicità ed eleganza al tempo stesso, una tovaglia color panna reggeva due bottiglie di vino, due coppie di piatti, un paio di bicchieri – da champagne, puntualizzò mentalmente – e delle stoviglie coperte da altri piatti puliti. Mycroft aggrottò le sopracciglia, notando una candela giunta quasi alla fine dello stelo ancora accesa, e si guardò intorno alla ricerca del compagno. Doveva essere opera sua, perché di certo i suoi cuochi non avrebbero mai messo dei bicchieri da champagne al posto di quelli da vino, e comunque la bottiglia era di una qualità scadente. Gregory doveva averla comprata per forza al supermercato, lo si poteva capire perfettamente dall’etichetta.
-Dove sei, Gre..!
Si fermò sulla soglia del salotto, completamente vuoto, eccetto per la figura scomposta dello yarder steso sul divano di pelle bordeaux. Mycroft si avvicinò, in silenzio, guardando il corpo del compagno, la camicia aperta per metà e un braccio sugli occhi, le maniche arrotolate ma comunque macchiate in alcuni punti di sugo rossastro. I capelli scomposti, l’altro braccio lasciato andare pigramente sul ventre e la bocca leggermente aperta, si avvicinò ancora fino a fermarsi a pochi centimetri dal compagno e lo fissò, senza dire una parola o muoversi. Era così naturale in quel momento, la pelle del volto resa lievemente aranciata a causa del fuoco nel camino, che quasi aveva paura di toccarlo. Alla fine non resistette e abbassò una mano per accarezzare il suo braccio scoperto dalla camicia, fino ad intrecciare le dita sottili con i capelli argentei, e si abbandonò nella poltrona a lato del divano. Gregory lo aveva evidentemente atteso, dopo aver cucinato la cena, e non poté evitare di sentirsi in colpa per quelle ore di ritardo, per le quali non aveva nemmeno avvisato. Sospirò, lasciandosi andare contro lo schienale della poltrona, ma poi lasciò che le labbra si piegassero in un lievissimo sorriso. La prossima volta ci avrebbe pensato lui alla cena, ma per il momento era più piacevole guardare il compagno dormire.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Midori No Esupuri