Serie TV > Dr. House - Medical Division
Ricorda la storia  |      
Autore: Astrid    05/01/2009    7 recensioni
« Io aspetterò, il tuo silenzio più bello. Ma ti piace davvero, lasciarmi senza fiato? »
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Allison Cameron, Greg House
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Breathless ~ Senza Fiato

 

Ti ho rincorso per così tanto tempo che ormai pensavo di essere sul punto di perdere ogni speranza. Immagino ti sia reso conto della grande sorpresa che ho provato, quando ho ascoltato quelle tre, piccole, per tanti insignificanti, parole.

“Monta sulla moto”

Un passaggio, un breve, rapidissimo passaggio verso casa mia. Eppure ho provato a fare di tutto, pur di ottenere un’ora, un’ora soltanto, di tempo da sola con te, durante questi anni di lavoro insieme. Tempo da trascorrere a parlare, dei miei e tuoi progetti, delle cose che ci piacciono e di frivolezze simili. Queste banalità a cui tu fingevi di essere attaccato, per riempire i minuti di silenzi vuoti, e che a me sembravano veramente tanto poco costruttive. Io adoravo i tuoi silenzi. E dire che li adoro tutt’ora, sai. Perché è in quei silenzi che riesci a dirmi le cose più belle. Il tuo sguardo parla per te. Il tocco delle tue mani è d’una delicatezza a cui la tua lingua non saprà mai accedere. Ma mi va bene così. È te e solo te che voglio, è te e solo te che desideravo quel giorno, e, per non so quale fortuna divina, se un dio davvero esiste, te e solo te è ciò che ho avuto quel giorno stesso. Fermati a prendere un tè con me, House, per favore. È difficile pregarti anche solo per queste sciocchezze, ma non m’arrendo facilmente, lo sai.

E per una volta, non ho dovuto fare tutta la fatica da sola. Se ci penso adesso, a qualche giorno di distanza, mi sembra ancora un fatto irreale. Come se si trattasse ancora di una delle mie fantasie, le tenere e banali fantasie della dottoressa Cameron, l’ingenua, in cui tu, fissandomi con quegli occhioni enormi e blu, anziché sbattermi la porta in faccia in un ennesimo rifiuto, apri le braccia e mi stringi, forte, ricambiando il mio abbraccio.

È con un sorriso malinconicamente vittorioso che ti ricordo che tu hai ricambiato molto più, che un semplice abbraccio, quella sera. La tua mano ha sfiorato me e poi liberato il tavolo della cucina di ogni impiccio in un sol tocco deciso. Meglio che prendere una bustina di tè dalla credenza, vero?

Immaginavo la nostra prima volta – ovviamente, data la nostra situazione, in un’ottica ai limiti dell’impossibile – come un incontro passionale, estremamente eccitante, ma, anche piuttosto violento. Ero sicura che tu mi avresti fatto male. Perché, non sei tipo da mezze misure, perché, forse avresti immaginato che io fossi troppo buona e presa da te per reagire in qualche modo, o forse perché la tua misantropia ti avrebbe portato facilmente a quell’istinto di superiorità, che ti autorizzava a fare di tutto, persino mentre facevi l’amore con me. Amore; poi.  Sapevo dall’inizio che sarebbe stato amore solo per me, e per te invece l’ennesima notte di sesso. Eppure, per qualche strana ragione, non sarebbe stato il solito sesso. L’avresti fatto con qualcuna che sapevi tenesse veramente a te, con tutto il cuore. Eppure ero sicura, nonostante non disposta per questo a fermarmi, che non avrebbe cambiato nulla della tua prospettiva, e nulla si sarebbe ripercosso sulle tue azioni.

Scoprii di avere ragione solo sui primi due punti delle mie aspettative. Fare l’amore con te è stato passionale ed eccitante oltre ogni limite, ma, purtroppo per me, affatto violento. E dico purtroppo perché forse questa è stata una violenza nella non-violenza. Se solo fossi stato più brutale e meno dolce, quella notte, forse per me sarebbe finita lì; mi sarei resa conto che neppure venendo a letto con te avrei potuto sperare in qualcosa di più, perché dal modo in cui mi avresti trattata avrei finalmente imparato a capire che la nostra relazione sarebbe potuta giungere sempre ad un massimo di solo sesso, se non altro da parte tua. Sicuramente, solo da parte tua. Ma me ne sarei fatta una ragione, più o meno presto, cercando di vedere la realtà o fingendo di farlo, ad ogni modo. E allora perché quando mi è scappato quel “ti amo”, quell’orribile, dolcissimo, imperdonabile errore mentre ero avvinghiata a te, irrimediabilmente legata con corpo e, dannatamente, spirito, tu mi hai guardata negli occhi, per un istante interminabile, con uno sguardo di cui, lo so, sono capaci solo gli innamorati? Non credevo saresti mai stato capace di disarmarmi. Il mio obiettivo, a dir la verità, era far sì che accadesse il contrario. Farti, arrendere, in qualche modo, stupendoti. Tu mi hai fatta sospirare, perché il mio cuore ha mancato più d’un battito, quella notte. Ed ora che ti guardo, fuori da quella cucina, la vita di tutti i giorni mi sembra un inferno; e quando i tuoi occhi si fermano su di me, per motivi futili, o puramente casuali, non riconoscendo più Quello sguardo, il Mio sguardo, quello di cui i tuoi occhi non sembrano più capaci, è il vuoto ad ogni respiro. Un baratro così profondo, che il fiato mi si spezza nel petto, e le parole muoiono in gola. E resto così, senza possibilità di scelta. Appesa, per l’ennesima volta, tra l’incudine e il martello, in attesa del mio carnefice, che m’ha fatta innamorare. Io aspetterò, il tuo silenzio più bello. Ma ti piace davvero, lasciarmi senza fiato?


  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Dr. House - Medical Division / Vai alla pagina dell'autore: Astrid