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Autore: lallab    23/05/2015    0 recensioni
Sofia e Mattia, si conoscono ad una festa e passano la serata in spiaggia, cose sussurrate che riveleranno la dolcezza di questo ragazzo, che cambierà l'atteggiamento chiuso di Sofia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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                                             A te, che mi hai fatto sentire bella per qualche ora, dedico il mio ricordo...

Stringo il telefono e fisso il tramonto, sono a Gaeta, il posto più magico del mondo,
qui si intrecciano mito e leggenda a partire dalla notte dei tempi, da quando la
nutrice di Enea: Gaieta muore qui, dando il suo nome ad una splendida e soleggiata
cittadina, abbarbicata su rocce, sospesa in un tempo immortale. Mi chiamo Sofia,
ho diciotto anni e sono di Roma, sto trascorrendo alcuni giorni da Alice, la mia amica
delle elementari, che ho iniziato a rifrequentare quest’anno
–ehi chi era?- mi raggiunge lei, alzo lo sguardo e lei accenna con il mento al
cellulare nella mia mano, lo guardo
–oh, un mio amico, vuole che il 5 lo accompagni ad un diciottesimo- lei mi guarda
maliziosa, di sottecchi
–solo un amico?- annuisco
–ceeerto che sì, guarda che te lo direi se così non fosse!- mi da una gomitata giocosa
e a braccetto ci avviamo verso la pizzeria.
Giorni dopo, sono in ginocchio, mentre costringo la zip della valigia a chiudersi
sopra il telo mare, sbuffo dalla sforzo e riesco a chiuderlo
–sei pronta Sofy?- annuisco
–va bene faccio manovra, ti aspetto fuori dal vialetto- esco di casa trascinando
la valigia
–tirati dietro la porta! I miei tornano tra poco tanto!- chiudo la porta d’ingresso e mi
avvio verso la macchina azzurro polvere di Alice.
Tornata a Roma, l’aria afosa mi travolge, non essendo mitigata dalla brezza del mare
e cento volte peggio, sistemo la valigia dentro casa e inizio subito a disfarla,
faccio partire il primo carico di bucato con l’asciugatrice, i miei non ci sono: crociera
nel mediterraneo con mio fratello, preparo la valigia per stasera, devo ripartire tra
un’ora e tornerò domani, sbuffo, metto dentro un vestitino carino le scarpe con i tacchi,
un paio di cambi di biancheria e i pinocchietti per domattina.
Scendo in garage e metto la valigia nel portabagagli, passo a prendere
Francesco e Clara, i miei amici, invitati alla festa, infilo gli occhiali mentre
salgono in macchina e imposto il navigatore, sorrido a Francesco seduto
dietro e partiamo alla volta di Sperlonga. Arrivati mi informano gentilmente
che la festa è in piscina, con la mia estrema intelligenza, non ho portato
il costume e ,avendo fatto il pieno, ho lasciato a casa la carta prepagata,
scendiamo in spiaggia, saluto il festeggiato: Michele e appena mi presento,
noto uno sguardo di gentile cortesia da parte del suo amico che ci presenta
subito come Mattia, alzo lo sguardo e lui fissa Clara.
Loro vanno a farsi il bagno e io rimango al sole per qualche minuto
–dai sofy!!- mi chiama Clara
–non ho il costume!- lei agita la mano
–che ti frega!! Mutande e reggiseno!- anche gli altri mi chiamano, mi faccio coraggio,
perché non è io sia una modella, ho i fianchi molto larghi, anche se il sole preso a
Gaeta aiuta a migliorare l’aspetto, entro in acqua schizzando Clara, nuotiamo
insieme a largo, con bracciate ampie e regolari
–allora? Che gli hai fatto?- mi chiede dopo un silenzio totale
-a chi?- chiedo curiosa
–a Mattia, non hai visto come ti fissava?- scuoto la testa
–guarda che è te che guardava- lei ride,
-certo come no! Prima mentre ti spogliavi, ti stava mangiando con gli occhi, fidati,
un uomo interessato si vede.
Esco dall’acqua e mi avvolgo nell’asciugamano che mi porge la mia amica
–grazie mille- lo stringo attorno al seno e ci avviamo verso casa di Michele,
villa con piscina sul mare, c’è qualcosa di più sensato? Entriamo e assistiamo
ad uno spettacolare tuffo di Francesco, appena ci avviciniamo al Tiki Bar
allestito, noto che Mattia prepara i drink, rigorosamente analcolici data l’ora,
Clara mi indica con il mento un gruppo di persone tra le quali noto Anna una
nostra amica di teatro che chiacchiera con le gemelle, sorelle di Michele,
Nicole e Laura, la raggiungiamo e mi salta al collo entusiasta. La musica
inizia ad alzarsi e la luce del tramonto ci avvolge, iniziano tutti a buttarsi in
piscina, e cedo di nuovo all’invito di restare in intimo, Francesco cerca di
rimorchiare una ragazza bionda molto carina che è appena arrivata, mentre
io, Clara e Anna restiamo insieme, ridendo e scherzando, appena usciamo il
vento fresco della spiaggia vicina ci fa rabbrividire, così ci avvolgiamo nei teli,
balliamo fino a stancarci, battiamo i denti dal freddo, così entriamo in casa per
cambiarci ed andare in spiaggia a passare la notte, arriviamo sulla sabbia
gelida, stendiamo i teli e mi sdraio a pancia in sotto, Anna è stata
piacevolmente “rapita” da un ragazzo Daniele, mentre Clara parla con
un certo Giorgio che ci prova spudoratamente, provo a dormire dato che
dovrò guidare, ma un paio di teste si appropriano del mio corpo,
sorrido quando sento Francesco sbadigliare sulle mie spalle,
mentre la testa di Mattia è sul mio sedere, mi sollevo facendoli sbattere contro la sabbia
–ehi ma che modi!- scoppio a ridere, mi sistemo i capelli quasi asciutti,
Francesco mi fa una linguaccia e si sdraia per conto suo, Mattia anche
si sdraia, restando girato verso di me
–oh, ma chi abbiamo qui M…Ma..- lui completa il nome per me
–Mattia- sorrido e mi sdraio accanto a lui, rabbrividisco e lui mi stringe,
mi irrigidisco a quella vicinanza inaspettata, ha un giacca di pelle nera
che apre e mi permette di toccargli il petto coperto dalla maglietta grigia,
ha un cappuccio di felpa alzato, mi rannicchio contro di lui, iniziamo a
chiacchierare, scopriamo di essere cresciuti nella stessa zona, poi mi chiede
–quanti anni hai?- sorrido a due centimetri dalla sua bocca
–diciotto- mormoro
–tu?- chiedo a mia volta
–io ne ho venti, vado all’università- annuisco
–mmm e che vuoi fare da grande?- lui sorride
–il manager- sorrido
–se sarò un’attrice mi farai da manager, vivremo a Los Angeles- lui annuisce
–sì, il piano mi piace- continuo ridendo
–mi comprerò un’opel mokka bianca- alza un sopracciglio
–scherzi vero?- dice ironico
–okay allora, voglio una Porsche Cayenne!- lui sorride
–già si ragiona- sospiro
–dove abiti?- lui mi sfiora il naso sorrido quando mi dice il quartiere
–mm pieno di coattelli- annuisce
–sì insopportabili ahaha e si capisce soprattutto dal taglio di capelli- poggio una 
mano sulla sua guancia
–e tu come ce li hai tagliati i capelli?- gli scopro la testa dal cappuccio
–mmm da scemo- mugola, sorrido
–sì in effetti sei un po’ coattello- gli rimetto il cappuccio, continua a sfiorarmi la
bocca con la sua, non voglio arrivare ad una cosa troppo intensa, ho paura di
rimanere scottata, lui strofina il naso perfetto sulla mia bocca, sorrido mentre
mi stringe ancora di più. L’alba ci coglie impreparati, abbiamo parlato un sacco di tutto,
siamo stretti in un abbraccio mozzafiato, con la mia testa tra il suo collo e la
spalla inspiro il suo odore, le sue mani mi accarezzano la schiena, mi da un
bacio sulla guancia strofinando gli occhi stanchi sui miei zigomi
–sei bellissima lo sai?- sorrido
–grazie- sta per avvicinarsi con la bocca, quando una voce amichevole e scherzosa ci raggiunge
–allora? Si quaglia qui?- ci solleviamo, io arrossisco alla vista di Michele che
avanza verso di noi completamente vestito
– quand’è che ti sei cambiato?- gli chiedo
–circa sei minuti fa, tesoro- mi porge la mano, e mi sollevo, togliendomi la sabbia dai pantaloni
- allora che avete combinato voi due?- Mattia si alza e mi guarda, si morde un labbro
–per mia sfortuna niente, mi sarebbe piaciuto combinare qualcosa con te- si avvicina
e mi lascia un bacio poco sotto l’orecchio,lasciandomi in preda a brividi continui,
sorrido a Michele che mi fa un occhiolino
–te ne vai Ma?- mi giro, lui annuisce
–sì, sono distrutto- mi abbraccia
–ciao meraviglia- mi lascia un bacio accanto alle labbra mi fa un occhiolino e sparisce.



Tutto ciò è accaduto realmente, i nomi non sono reali, Mattia ora è fidanzato, lo vedo ogni tanto quando pubblica foto con la sua nuova ragazza, devo dire che è molto bella, soprattutto molto fortunata, è un bravissimo ragazzo molto dolce e premuroso, credo che sia stata una di quelle esperienze che devono rientrare nella vita di ogni adolescente. Con affetto Lallab


 
  
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